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Museo italiano di antichità classica — 1.1884/​85

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Comparetti, Domenico: Iscrizioni arcaiche di Gortyna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9011#0281

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- 269 -

capitolo importante. Egualmente elaborato era esso
nelle leggi di Solone, che molto in ciò si assomi-
gliano a questa cretese, e in quelle di Charondas.
Cfr. Meier u. Schòm. Att. Frac. p. 468 sgg. e Her-
mann-Thalheim, Gr. Eechtsalterth. p. 57 sg. Mùller
d. Dorier II, 193 sgg.

Col. VII, 1. 20 redi £7iì TtQstytócmi, qui e sotto va
inteso che ciascuna (in ordine di età) si deve
maritare col maggiore rispettivamente.

1. 23 ìàt, come in Omero, così nel nostro testo,
oltre ad sic, fila, troviamo adoperato questo
dat. i(ò, qui e col. Vili, 8, ed là (eia) col. IV, 52.

1. 28-29. Non può sposarne cioè una seconda alla
morte della prima. Qui 6 èmfiàXXwv è il consan-
guineo avente diritto alla mano dell'ereditiera se-
condo la legge sopra formulata, quello cioè che
poco dopo e spesso è più esplicitamente chiamato
ó èmftàXXcov ónvisv. Fra gli aventi diritto non sono
esplicitamente nominati i Agli delle sorelle del pa-
dre quantunque esplicitamente contemplati nella
successione ; ho detto sopra il perchè (ved. la nota
a col. V, 9-8) ; per la stessa ragione non son con-
templati i parenti della madre che pur lo erano
in Atene ; cfr. Hermann-Thalheim Gr. Becìisalterth.
p. 59. La legge ha indicato sopra esplicitamente
quei gradi di parentela che sono i primi in tal di-
ritto; tutti gli altri consanguinei da parte del pa-
dre o dell'avo sono designati col titolo generale
di im^dklovreg e certamente questi sono compresi
e tutti esauriti quando si dice a Un. 49 al S'sm-
[iàXXon< ,urj sl'tj xrX.

1. 30 àvwooc, così sempre, non mai uwoog.

1. 36 ànóÒQonoq, cioè non ancora èqofisvg (1. 41)
benché già rjfilar, pubere; cfr. la nota a col. I, 41.

1, 37 fjfilmv, in questa forma si presenta costan-
temente rjpàoo in questa epigrafe.

1. 43 Tùk xaófGiàrc, i cognati che non sono af-
fatto contemplati nè nelle successioni nè nei ma-
trimoni colle ereditiere, esercitano su queste
certe attribuzioni di tutela o sorveglianza come
qui e più sotto vediamo (col. Vili, 14 sgg.) Ved.
la nota a col. Il, 18.

1. 46 dvoìg, il M è chiarissimo nel disegno. Prima
di prender nota di questa forma converrebbe po-
tersi accertare se non vi sia errore (come più
d'una volta è confuso il N e il M) e non abbia
a leggersi dvoTv.

1. 49, qui, come altrove in questa epigrafe, abbiamo
un saggio di strano laconismo d'espressione. Si
intende però che con sì brevi parole (lasciando
anche sottinteso ànvisS-^ai) si è voluto esaurire
tutti i gradi di consanguineità, come abbiam
detto sopra (1. 28). Se colui che secondo la legge
deve sposarla non la sposi dentro due mesi dopo
l'intimazione del giudice, essa può sposare un
altro, dando però sempre la preferenza al con-
sanguineo, se ve ne sia.

1. 51 oTif.il, è noto, particolarmente in Omero,
ohi; per oaiig di cui il primo elemento rimane
indeclinato. Del tutto nuovo però è il n nel da-
tivo che troviamo, e sempre, nel nostro testo.
L'ereditiera, quando sia già da marito, non è
obbligata ad aspettare, per maritarsi, che colui
a cui toccherebbe sia pubere, come neppure è
obbligata ad aspettarne il rimpatrio s'ei non vive
nel paese (cfr. VIII, 36 sgg.)

1. 55, supplisco secondo il senso che mi par certo
benché le condizioni della lezione in questo luogo
non mi pèrmettano di nulla affermare sulla cer-
tezza del supplemento nei suoi particolari.

Col. VIII, 7 sg. L'altra metà degli averi dev'esser
data all' èmfiàXXwv che avea diritto a sposarla
e eia lei fu ricusato. Qui mi parrebbe includere
un valor pronominale.

1. 14 sgg. a prevenire per quanto si potesse ogni
contestazione per parte degli aventi diritto, prima
di lasciare la piena libertà alla ereditiera di spo-
sarsi fuori di quel cerchio si bandiva nella tribù
esser la mano di lei disponibile e si fissava un
termine. Pubblicazioni o richieste pubbliche, ben-
ché in altra forma e circostanze, avean luogo
anche in Atene pei matrimoni delle ereditiere;
cfr. Meier u. Schòm. Att. Proc. p. 470.

1. 18. come in altri luoghi, qui è lasciato sottin-
teso il verbo che dev'esser ripetuto nell'apo-
< losi, oTtvlsv. Notevole queir /; xa se abbiamo detto
che vuol includere l'idea di da quando abbiano
detto.

1. 20 àvvvaiai, occorre più di una volta questa
nuova forma secondaria di cerva che è àviveo
qui adoperato al medio.

1. 20 sgg. in questo articolo è lasciato sottinteso
" e si mariti ad un altro e ne rimanga vedova „
che si deve indovinare da queir iaTstsxrarai.

1. 25 sgg. ai eyoaxtai, cioè sopra 1. 4 sgg. per un
altro caso di simile rifiuto per parte dell'ere-
ditiera. Qui la differenza sta neh'esserle stato

Museo italiano di amichila clastica — Voi. I. Punt. III.

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