SPIEGAZIONE
DELLE TAVOLE
IN RAME
r
V_>4arta Geograsica dell’Italia antica di D’Anville, con la
parte fisica nuovamente disegnata dal Sig. Poirson.
Tav. I.
Pianta topograsica di Volterra antica e moderna, misurata
e disegnata nell’anno 1809: le mura segnate a buono mostrano
quella porzione che rimane in piede: le punteggiate indicano
l’andamento delle rovinate. Vedasi Tom. I. pag. 114> e Tom.
II. pag. i3o.
II.
Pianta topograsica di Populonia e suoi contorni sino al ma-
re, misurata e disegnata nel 1809: niun altro vestigio di ope-
ra etrusca ivi esiste,eccetto quella porzione di mura circonda-
rie segnate a buono : gli altri residui di antiche fabbriche so-
no dei tempi romani. Vedasi Tom. I. pag. 117, not. 2. pag.
128, not. 2. Tom. II. pag. i3o.
III.
Pianta topograsica di Rosselle misurata da Leonardo Xime-
nes nel 1774, e verisicata sul luogo nel 1809. Benchè nella
pianta annessa all’ Esame dell’ esame di un libro sopra la ma-
remma Sanese vedansi segnati i fondamenti di una torre con
due esterioi i recinti, delineati anco nella tavola presente, non
mi è riuscito trovare altra sicura traccia se non di quello con-
trassegnato a buono, visibile vestigio della rocca. Errò poi
quell’ illustre matematico in asserire su la fede altrui, che cer-
ti residui di antiche fabbriche che vedonsi su le salde di un
poggio verso occidente, sossero avanzi d’un Ansiteatro, di cui
dette nella citata opera anco la pianta e l’alzato ; son questi
pochi sondamenti d’un edisizio romano. Vedasi Tom. I. pag.
126.
IV.
Pianta topografica di Cossa e suoi contorni sino al mare,
misurata e disegnata nei 1809. tutte le antiche città etru-
sche è questa la xneglio conservata quanto alle sue opere mili-
tari. Oltre la parte inseriore delle mura che sussistono quasi
per intero, vi si veggono anco diverse torri interne ed ester-
ne. Hanno queste i due sianchi retti con un fronte sormato
da una saccia convessa verso la campagna, e sporgono intera-
mente suori delle mura : le torri interne si alzavano a cavalie-
re, e potrebbe credersi che sossero destinate ad uso di specole.
La mostra della porta n° 6, si presenta in squincio, o sia coi
d,ie petti obhqui : convien osservare in questa l’incastro della
cataratta o saracinesca, che sorse era doppia nel lato opposto
per la ragione addotta da Vegezio(i).Può notarsi anco la sor-
ma quasi circolare della città, acciocchè il nemico fosse da più
luoghi scoperto. Vedasi Tom. I. pag. 127, not. i,Tom. Il.pag.
129.
II suolo di dentro, oggi boscaglia, è pieno di sotterranei ad
uso di conserve d’ acqua ch’ erano destinate a supplire la man-
canzadelle fonti. Fattura del medio evo son le vestigia dell’e-
disizio n° 3 di pietre tufacee collegate con calce, che serv'i
sorse ad uso di chiesa, quando Cossa risorse sotto nome di
Ansidonia, nè molto più antichi possono essere 1 residui d’un
arco satto di pietre collegate con calce di rozza costruttura.
V.
Pianta topograsica di Fiesole misurata e disegnata nel 1808.
L’arco d’una porta n° 2 si riconosce di struttura diversa da
quella delle mura di vera costruzione etrusca, e può credersi
lavoro dei tempi romani. Opera romana sono egualmente gli
avanzi del teatro, di cui vedesi oggi scoperta gran parte della
scalinata : è credibile che questo venisse edisicato quando su
colà dedotta una colonia da Silla, e i suoi soldati, arricchiti
col rnezzo della guerra, voleano godersi nei municipj tutti i
piaceri della capitale. VedasiTom. I. pag. 127, not. 2.
VI.
Pianta topograsica di Cortona misurata da Franeesco Mar-
chi, celebre architetto militare, secondo il disegno originale
(1) Quae annulis serreis, ac sunibuspendet, ut si hostes intraverint de/nissa eadem extinguantur inciusi. De re militari IV, i\.
DELLE TAVOLE
IN RAME
r
V_>4arta Geograsica dell’Italia antica di D’Anville, con la
parte fisica nuovamente disegnata dal Sig. Poirson.
Tav. I.
Pianta topograsica di Volterra antica e moderna, misurata
e disegnata nell’anno 1809: le mura segnate a buono mostrano
quella porzione che rimane in piede: le punteggiate indicano
l’andamento delle rovinate. Vedasi Tom. I. pag. 114> e Tom.
II. pag. i3o.
II.
Pianta topograsica di Populonia e suoi contorni sino al ma-
re, misurata e disegnata nel 1809: niun altro vestigio di ope-
ra etrusca ivi esiste,eccetto quella porzione di mura circonda-
rie segnate a buono : gli altri residui di antiche fabbriche so-
no dei tempi romani. Vedasi Tom. I. pag. 117, not. 2. pag.
128, not. 2. Tom. II. pag. i3o.
III.
Pianta topograsica di Rosselle misurata da Leonardo Xime-
nes nel 1774, e verisicata sul luogo nel 1809. Benchè nella
pianta annessa all’ Esame dell’ esame di un libro sopra la ma-
remma Sanese vedansi segnati i fondamenti di una torre con
due esterioi i recinti, delineati anco nella tavola presente, non
mi è riuscito trovare altra sicura traccia se non di quello con-
trassegnato a buono, visibile vestigio della rocca. Errò poi
quell’ illustre matematico in asserire su la fede altrui, che cer-
ti residui di antiche fabbriche che vedonsi su le salde di un
poggio verso occidente, sossero avanzi d’un Ansiteatro, di cui
dette nella citata opera anco la pianta e l’alzato ; son questi
pochi sondamenti d’un edisizio romano. Vedasi Tom. I. pag.
126.
IV.
Pianta topografica di Cossa e suoi contorni sino al mare,
misurata e disegnata nei 1809. tutte le antiche città etru-
sche è questa la xneglio conservata quanto alle sue opere mili-
tari. Oltre la parte inseriore delle mura che sussistono quasi
per intero, vi si veggono anco diverse torri interne ed ester-
ne. Hanno queste i due sianchi retti con un fronte sormato
da una saccia convessa verso la campagna, e sporgono intera-
mente suori delle mura : le torri interne si alzavano a cavalie-
re, e potrebbe credersi che sossero destinate ad uso di specole.
La mostra della porta n° 6, si presenta in squincio, o sia coi
d,ie petti obhqui : convien osservare in questa l’incastro della
cataratta o saracinesca, che sorse era doppia nel lato opposto
per la ragione addotta da Vegezio(i).Può notarsi anco la sor-
ma quasi circolare della città, acciocchè il nemico fosse da più
luoghi scoperto. Vedasi Tom. I. pag. 127, not. i,Tom. Il.pag.
129.
II suolo di dentro, oggi boscaglia, è pieno di sotterranei ad
uso di conserve d’ acqua ch’ erano destinate a supplire la man-
canzadelle fonti. Fattura del medio evo son le vestigia dell’e-
disizio n° 3 di pietre tufacee collegate con calce, che serv'i
sorse ad uso di chiesa, quando Cossa risorse sotto nome di
Ansidonia, nè molto più antichi possono essere 1 residui d’un
arco satto di pietre collegate con calce di rozza costruttura.
V.
Pianta topograsica di Fiesole misurata e disegnata nel 1808.
L’arco d’una porta n° 2 si riconosce di struttura diversa da
quella delle mura di vera costruzione etrusca, e può credersi
lavoro dei tempi romani. Opera romana sono egualmente gli
avanzi del teatro, di cui vedesi oggi scoperta gran parte della
scalinata : è credibile che questo venisse edisicato quando su
colà dedotta una colonia da Silla, e i suoi soldati, arricchiti
col rnezzo della guerra, voleano godersi nei municipj tutti i
piaceri della capitale. VedasiTom. I. pag. 127, not. 2.
VI.
Pianta topograsica di Cortona misurata da Franeesco Mar-
chi, celebre architetto militare, secondo il disegno originale
(1) Quae annulis serreis, ac sunibuspendet, ut si hostes intraverint de/nissa eadem extinguantur inciusi. De re militari IV, i\.