PARTE PRIMA. 59
cumenti relativi al David; da pag. 473 a 478 Docu-
menti relativi all'allogagione delle statue dei dodici apo-
stoli fatta a Michelangelo per S. Maria del Fiore. A
pag. 478, Lettera di fra Sebastiano del Piombo a Miche-
langelo del dì 15 ottobre 1512, nella quale gli rende conto
di un abboccamento avuto col Papa (Giulio II), in cui
aveagli detto che Raffaello, vedute le opere di Miche-
langelo, avea lasciatala maniera del Perugino. - Tom. III :
a pag. 18, Lettera di Michelangiolo a Cosimo I, scritta
da Roma il dì 1 novembre 1559, in cui gli parla di diversi
disegni che a sua richiesta ha preparati per la chiesa
di S. Giovanni dei Fiorentini; a pag. 22, Lettera del
duca Cosimo I a Michelangelo del dì 22 dicembre 1559,
nella quale, lodandolo per il disegno fatto per quella
chiesa, lo prega a dirigerne la costruzione; a pag. 25,
Lettera del Buonarroti al Duca del dì 5 marzo 1560. Gli
dirige Tiberio Calcagni con i disegni per la chiesa dei
Fiorentini, e lo assicura che appena avuta la sua approva-
zione, sarà posto mano all'opera, e che egli vi attenderà con
tutto lo zelo. A pag. 29, Lettera del duca Cosimo a Miche-
langelo del dì 29 marzo 1560, con cui gli promette di pre-
sto risolversi e di favorire la impresa quanto potrà; e gli
soggiunge di avere incaricato il Vasari di dirgli alcune
cose attinenti al suo servizio. A pag. 35, Lettera di Mi-
chelangelo al Duca del dì 25 aprile 1560, nella quale loda
i disegni presentatigli dal Vasari per le sale di palazzo
vecchio, e gli propone di rialzare di 12 braccia la sala.
Loda pure il disegno di una fontana da porsi in mezzo alla
sala, fatto dall'Ammannato. A pag. 36, Lettera di Cosi-
mo I a Michelangelo del dì 30 aprile 1560, per tributargli
nuove lodi per il disegno della Chiesa di S. Giovanni dei
Fiorentini. A pag. 673, Lettera di Michelangelo a fra Se-
bastiano del Piombo, scritta da Roma intorno al 1532, dove
gli espone i suoi progetti sul modo di svincolarsi cogli
eredi di Giulio II per il monumento di lui, non potendo
cumenti relativi al David; da pag. 473 a 478 Docu-
menti relativi all'allogagione delle statue dei dodici apo-
stoli fatta a Michelangelo per S. Maria del Fiore. A
pag. 478, Lettera di fra Sebastiano del Piombo a Miche-
langelo del dì 15 ottobre 1512, nella quale gli rende conto
di un abboccamento avuto col Papa (Giulio II), in cui
aveagli detto che Raffaello, vedute le opere di Miche-
langelo, avea lasciatala maniera del Perugino. - Tom. III :
a pag. 18, Lettera di Michelangiolo a Cosimo I, scritta
da Roma il dì 1 novembre 1559, in cui gli parla di diversi
disegni che a sua richiesta ha preparati per la chiesa
di S. Giovanni dei Fiorentini; a pag. 22, Lettera del
duca Cosimo I a Michelangelo del dì 22 dicembre 1559,
nella quale, lodandolo per il disegno fatto per quella
chiesa, lo prega a dirigerne la costruzione; a pag. 25,
Lettera del Buonarroti al Duca del dì 5 marzo 1560. Gli
dirige Tiberio Calcagni con i disegni per la chiesa dei
Fiorentini, e lo assicura che appena avuta la sua approva-
zione, sarà posto mano all'opera, e che egli vi attenderà con
tutto lo zelo. A pag. 29, Lettera del duca Cosimo a Miche-
langelo del dì 29 marzo 1560, con cui gli promette di pre-
sto risolversi e di favorire la impresa quanto potrà; e gli
soggiunge di avere incaricato il Vasari di dirgli alcune
cose attinenti al suo servizio. A pag. 35, Lettera di Mi-
chelangelo al Duca del dì 25 aprile 1560, nella quale loda
i disegni presentatigli dal Vasari per le sale di palazzo
vecchio, e gli propone di rialzare di 12 braccia la sala.
Loda pure il disegno di una fontana da porsi in mezzo alla
sala, fatto dall'Ammannato. A pag. 36, Lettera di Cosi-
mo I a Michelangelo del dì 30 aprile 1560, per tributargli
nuove lodi per il disegno della Chiesa di S. Giovanni dei
Fiorentini. A pag. 673, Lettera di Michelangelo a fra Se-
bastiano del Piombo, scritta da Roma intorno al 1532, dove
gli espone i suoi progetti sul modo di svincolarsi cogli
eredi di Giulio II per il monumento di lui, non potendo