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Mirri, Ludovico [Editor]; Carloni, Marco [Editor]
Vestigia delle terme di Tito e loro interne pitture — Rom, [1776] [Cicognara, 3796]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3836#0001
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M°L

Par/c Prua

e tSzevttrhe ( autiere tisqiidi/ieper la loro situazione ci'e ni iteparte delle C/erme
di {Tito, non si ,rono sollevate alalie vecchie rovi/te a di nostri la prima volta
flit nono già e/se discopeite nel /Conte/lecito di /eonejr./ japquauio dagli Scritto:
ri ili oiie teiuppch^ ad o/servarne fi) 1 L 'o///partii nenti^g li Staccili sottili, e le//-it -
Jure con .ri llu/erse lizzane, e in copia tanta, e cosi bene intese, tutta /Coma viconeor
„s('S,rii lo Zelo di dialo vico /lltrrC 1 ègozuiute dld itttiir secondando In onesti gior-
ni d litoti t/tisto neld'eeoio/ servendo al i/tv/uatttiiio Ceino di'Pio vi./Ti//i.,con
, 'tu' re (//ni felicemente la Cdarotà delle Cose fdti\o//iane, è ritornato caliselo a tra ver
so dii/ra/id ./use, e nittrftc alla scopetta ai aveste C antere/ scavando //go vomente
entro le medesime riempiute guì,o dalla ignoranza/dallaillaidii,chiamo nel 1774.. la
/òlla deoliSnteude/iti^ fra queste macerie adammirare le loro f/iiture, ed il rispet-
to medesimo, clic il 'tempio dato rotore na se r loto per dictasette secoli a cari no:
bile e sorprendente lavoro .
&Cedfbgae Vatleanep celebri Pennelli in esse impietrati/'aperapii'li'nome dato lo-
ro tlall immortale ICttf/aclc f Intende izitùi hi Cffe/nibbli'ca delle Ielle <. Irti'citi sur
, ''ti'afidele/ riconoscono l'orti/Ine dalle Camere/Ite diro/Ld di Sfilo. dui ecco il pai
(/rande api'tirato di lode/he dar sf possa a queste Stanze, ed all' Cipero t/ntvi
aiiinmztata : imperciocché se quoto divino /Irte/lei' evi sin? Czj famoso Scolare (./io:
„vautil ' da Udine)essendo andato a vedere in qiw Sotterranei le scoperted'ttttire, ed
„ a mi turatane la bellezza, estimatone tfvalore^ restarono sopra ino do presi ila quella per
Joiv nuova 1 uni tiem t II operare-/troppo chiaro urgouieiito, che iptatito /fipoi da essi tinniti:
_ pinato, edesei/ttito in tal sorta di pitture, tutto derivo da questa loro sorpresa, loj finn
ficaio ntit/lwrc dltpiesto alle C antere di itilo ' i/edere nn ICa/fuele, ài di cui mente rete
ingelosire hi jVàiuro istessa f4 luticilaesVo di Uintdlloestri starsi se aza batter pai
peate innanzi queste 'Jitture/ di quelle nuove idee mempwndo la sua vasta/àntiteia,
Jcvrsene di esse un oggetto d'imitazione, contepàcez/a gài dell' Cose pia Ielle che dalli
/recai raeeoc/lievap dall' più rinomati 11 io nini tenti acid Irtesparsle nell'Slalàieperoqni doi/e
Sdiate le lodi pertanto, chesitrdnitarotw alle ddoc/c/e di'S^a/fàrle, ed a old salvo Ile alla me:
moda deffostcritiittc ridondano in queste Camere che o in si rendono al fidili licore che
meritavano tueiOre meno discanipare dalleinuuxecd del/feinpo. ( òsi pure tutta quella,
erudizione, die /li'p/v inessanellospingersi'leCopie di quelle cfój/qe per l' Ciuvpqservir
deve intieramente ditregio ali Opera, die ogp/isi espone, e di strada a ragio/uirne Snutilesa :
rei diuujue a'ripetereclw da questi'Camere dette di fftto/ che Grotte parsi appella vano, pe e :
clieWtteivate dal'rovinar delle i/erme sape■rion,il'vocabolo di0ivttesco a questo qenere di
UJitturci è derivato, e che la vag/iezzap bizzarria di suniliSenne Iti Ira per se la licenza dell
^d/te aecaraataglt dagli vonuniedalla inwuiginazwnepsifà 'belai del qvsto/d approvazio:
ne di tutte lJ Sta le più luminose .
I buse Citruvio fòt vissuto appunto negli diurei t/iarni vile nascere in Slama questo
pasto, e se ne dolse, aviti ep tip tire tulito rispondersiphe la Sottima aki>o none,che della
. i atura una Simncu/iiu'/ die la ttatura stessa lui nulle, e nulle stravaganze.. Ivran
no o/posto forse albi sua austerità, che l'io? inopi quale veglia e vive per bopa'i fra
tristezze, talora quainlo dorme,co ito no i sogni a rallegrarlo/e che lene spesso si odo.
no contare questi sogni per diletto, godendo l'anima di certe combinazioni irreoo lari
e sica vai/ariti che in mezzo del sonno gli accozzarono ui capo gà spiriti animali; Cd oh
quante le volte tor/mrebbe a sognare,se^ fosse in stai balia. Sono t sogni il grottesco del:
la dita umana;e sepuxecurtw quelle idee casualmente combuiate/ stixuiameiite dor-
mendole perche 'piacer noti debbono queste iiiunaqu/iadocchi aperti? l d'i per buona oeit
tura risponde vasi a Vàruxriopa chi di esso seguisse la severitti;giacché le sue querele altro er. '
Jztto non produssero, clw laperrèzione di questa Sàtura : tanto c/ie c/idunatisi i qui eeeel:
UimSdtori senezzipirono le mura diqueste Camere;la ziujgiupceziza delle qiutti 'fa'bene ar:
poine/Oarec/wadornarle concorressero iizuglwri t {eteflclp creile quella leqiuifPotestas

(11 C/ionil'.. /'///c/uni nei Uà cu'veri incetti.-ietta it'ittma .

Iz ) Vpila .'/'re/he. alle .Ce,?pe Vaticane . iati .lutatoti Selle JiSelle mirtilli S/i-otnniTjz .

Ol piatip'ictioSScllort netta J&ejcriz. tietU^nuiuhri/iìSt/Jt'ate S<i yiapie/e nelle L 'antere Vaticane colà dei'e/jaita ttell't/ntej//n>, e
ara-Map un ce/uyarate attpipettepcy.ai- <ìicect>.r'\ 1 ellajrua"Seaota.ecallisaacenSatlasirineucirena le j/'eaùttitreepii
Stuccai e tùstwlùmir-iceii-andele aalte rci'ùie diifioma, di iZii/cl/e Cazzuole, eph Sa preda Sic. no ti s intende perc/u tiSia'
CJ&tariaeUsjCopj/C Valicanetiellaloro ey^re/àzioiiexitande quote rrudestme parole, aòtiiano lattaio a pie'pariqueleà ' sZlomn■,
gettando tutLi la otaria sopra ì7i'i> otte Pezzuole: Sarebbe stato mai quel rncàcsinw contrario^ l ùnte, Catpèce riempire le
( artiere tu I/ito,perette /.>tà non fbutf/erv luce?

. ''a/a-///,',/ Cauzf'C /ielle a/iwiai'verj-ia/u atf . ippe/idice dea/iatttidu *silosaici, eyitture /iella y'aiepialJ. c/ie arprc
ine la Cupola- n'oli a/iùio tZernpio credute di' ~3cu?co, ora dt S. Costanzajtzi&ri di ^Portn Zf'ùijwii lux riltYZZ.t> dipiu:
dicare, che da quo-Irrottesela' /tutttzi den'vavit insuas liu/unnodipioturas cTtavhael ille Sanctius. Se vedesse le

diUtardopiùlilvru/itentespaziiweetitrequelle tiuu\idesdtiate al tuff O,alconi0ae,edallapiovia letti.

z/titto ciòdie qui si e'premesso, si rende non meno ade S,vgge Vaticane cenante die alle
presenti Camere;rude non sarà presunzione dedlirriil mettere aporie lOperasuadiqiw:
stiappàiusie colla pubblica beneiiieivnzaalsiio Zelo di eternare queste IP ài a re ne.rara
degna oh rimprovero ài sua lasittpa, che stimo a Ita prati qà/lmatorl delle belle . à-ti, co:
me là/unmo agli editori delle .dcgpe,se noti più ancora; e che quasi ràiplava tute
le antiche . t{a drl aldi sopra de'novelli ' lorf/hrti ricevano nella pompa della loro coni :
parsa le universali accia/nazioni: moltopiàpfie alpreqti> di sHaestre, alla dote della
bellezza ttnurono queste Càmere tlvatito della venerabile .. Initcliilà. Servirono ledopoe
dlfdUir/àele ad accennare quali potevano essere le no liti idee ilet/h antichi d'iito ri, clic
fiorirono nel pia bel .Secolo di Slama .queste Camere patinino vedere quah esse/àrono vi:
/òtti\essendt>• e'disegna te, e dipintetal'quali esse erano nella loro pili 7 lori do età .

ddn soli quattordici mesi si sono disotterrate q itene Càmere, con/eticità delineate, incise con
accuratezza, colorite biavamente, e date al pubblico;peri 'he alla celerità dellaSatibri:
ca inddataà ila d veto ino tv/ corrispondesse la prestezza di questi dDisegn/e non se ne
de/rutidasse dingo tempo la comune espetttizione. fa acciocché tutto tacciasi spetlitamenie,
non sarà prezzo dell'Cp era il trattenere qtd iudiscrclai/ieiUe i Séttviifra dapale, ed ertati \
idoiti antiqua* te.. VlJn/'. ' ( av.'S net tesi/jinelle j tee f/Z)/naiu>. Inticlti/d le rtiorda/l'à
vllalliiettretriameiitce te/naiper avventura' /ossevichi alla.'Càuta delle STrnw di i/ito tir
elsa da Ini, non s'aqquietassepivrà ili 'che tuoIto sotldts/àrst 'nella sua scoperta dea li Or.
ti di. Ilecenate sulle 1 une dell'Ctqudie occupatali parte dalle nostre l/èmìe. Cerchisi
poi da ehi vuoleprà questi confini/ l'oscura stanza '$/'inciti nactpteSiùre dovesi 'ergesse ilfet
tizonti) ad essa vicino,e perche' vi a fpl idi-r/iw diE/rafano, ora di. {ariano queste 'fitianest
iiomanuserò, che noi non ci smarrire/110 in rintracciarlo.

_> 1 eces.rat'ta tosa beusisarebbe ilpretuetiere qui l'opinion nostra dettataci dalla esperienza dell'epe.
raiiicdcsitiut/hequeste ( altiere non s'appartenganoputite alla i àsti,edàbt,:zo dilTàoo di c/uec/iesia,
co/tu pensò taluuo/t/a soltanto adivo di.'fniotu lessero iiiipiegaie,qiuuitio le molte ragtonicle cel
persuadono, tlO/l ucnusero ditiuamente esposte 1 iella Sdscrirdoue diqueste Jlatcsslienu/'tituicutc
itile'V'téuiteinteriore esuperiore delle■ iiiedesimei/erme, esce oemeluiallti luceceliOpcrtiliitta.- Ibipoic/ie
censi replicate diligenze intende il. dima Ilasoddq/iti.LOiiedegliC l'uditi edetipubblico dài/upi/uie ;
piissinooi'tisotitKriù'/iziogliarooiiieiiiiehediilLieosiiwdoiie della daòricqitali''alterno ornato delle ( a/nere,
edalvicino. ùqaedottoscopeitesi recentemente nellescuro/uileoancin ditésadell'accennata opinione .

S1cilici so/10 Iclamerescopeiieedicui se ice/òtta ledelissium i opùi. iiontiitle però de.ninate alli'd>Ou/ni/iia al
tre di esse al passeggio, aurea vai/• co/m bicorne dindio la menzionata ///scrizione. Sii tre parti costi
tinte tutte iiuieine da 1. r. ( 'arte dispenscrassi diuisa quest 'Opera: e le dette ( arte disegnate, e colo:
irte bravanunte conterranno oltre leddlureegli'Stucchidellc'dàreti,quelle ancora de', fordini,, lei
ti t/oltee delle dribtuie ove vene sono t buie si e ddebniettte osservato il disegno, cosipure con
aavratezza laboriosa sic imitato dcobriw.. Idre però infóndo inare.altre in rosso, inqialb in
ldti/k'0,iiiaen.kdaùuuro,iiintrcliutOj'oiiLnlipinteqtittià/b le liaruw osservate.

Quella vaghezza, diciiisiprepianopluvitichis.anii Originati itoti è certamente scanala in questa fuze :
celta/divi perchè vanerotture ecorrosioni ' oitjtirò mpe vano il'bellavoro, giudicarsi di supplirvi,
non qldcoli invenzionetùxccui appostila da qnaiekelnctiscreto/mei con quello, ohe dall'
. bie, oppine dall'opera stessa veniva somministrate. C ome dagli. danzi 'potè disegnarsi/di òlosseo
tutto cdtl. Hausoleodi '. iiigiisto/bJlole. id/aiui/ cento altri i/o/nani icdi/izi; e /ioti sisbiu/ltv
punto nelncstco Secolo a sostituire le L òlonne mancanti al'Sonico delif'aulheoii, senza Sminarne in
svea/rso l'inuenzwnr/m facili senerimasti 1 don supplementi 'negli atlace/u, compartimenti cb' lòiee riqtta:
da'/incassi/cose suuititionclie e' con/liseelvelle' fossero: anzi'più'fàcili 'ancora giaccia non so:
lai nente dalle d eggi . i/rhiiettonic/ie velavano indicati twbotutiviteni ,]nui esse mio nelle 1 -upet:
tweSarcu 'd'ognistanza replicata l'Opera medesima, in una di q nelle wo varasi elòfite nell'ultra manca:
va,perrip/Lviede'sttoird\im'tnetiti-CsavwdwiqiuqivskCivnereqm
avranneorado ili»'abulico e chiunque i>orràq>roin'eitirsene,tlando.An/liiumSùicC(dlqclu,separatii

presenti Camere,/- nejàces.fe il evntionto colle Opere di' lui ette citiamo aiuJtamente J^ece/Uiarum Sictarum jà -
Ciaf /ri/iceps. Se ne d/sda-eire . ■
(4/J Stipetasi aor-ortw di'ce/ti V~>ilettanti iljàmoso .'S/istieo del s8em/>o-.

tradotto dal Sa'.-I/ori.

.site Aie est Scapitaci, timuit .pio sospite vinci
SZerutn maona y'arens et manente /neri-

Quoti è quel di a//àet, cui vivo vinta
, esser torneo .\altir<t e //torto estinta .

/.'/ .Zìi'-7- e■ S. ae rat ione pi/ute/uiii/i ^-tedi/iciis.

IO) iVurmts cele/ter OMruetis dice Sveto/iio, parlando net tiv- F. diquelle di Vito . /in i/ Vansavono
am/navversion, ivi ci avverte, ohe tutti ti Juox/Vanosoriiti ./oidi Veienràer . ^ta il Celeriiersi.

tette site
Si con l'iene

pur anche Valli rlspettamle^i/itìchltàsarehhesenipre deqruzdelpia brillante tfahi'netto .
w l on dovrebbeaa'alcu/wrimanere■ ora l'appetitoverame strano diavere le Copie di'queste Camereco/:
le rotture tutte e strapazzi chefòf/rono g inviaime; quando nella adesse resagli per/e% ione est veg-
gono inporte quali sano/ come erano tutte intiere nelpnmo loro stato: e/addo ve ricopiandone le
maneanze/ non compaa'rebbero quelle che/ltrono, coti o/fèsa a/dania/tti/ìe/si dell'iàitiqiuina.fs:
.ribaciano tutt'ora ogni avanzo,ed ogni sasso^ chesap/na di a ittico:pure si Ottimo bene presso escla -
mare stille superbe SZottwne reliquie;ofiquantobdlo sarebbe il vedere e ili/eatro di. darceli/il i/o:
tv dld/ìi inno/ il Cerchio. Itiir.rtuiqe ilifempiò della !/ ace quali essf erano 11/1 giotvio 'Sda se perca l
so inverse tutt'ora un gusto .<•/ 'raro, che/ny/risse all'usata dispendiosa /altea ilmeriio diunanilnulti
t /ideiti nisriruosa nelle patti ut icora qnù guaste e cadenti e die in luogo di contemplare /ì/ure loloiv.
ne Vivi Sion Cvmeis? 'compiacesse ci ivipezzo di' Carta òiat tea lilifirn 'lui voluto contentare ancora
questo valatombendo due Carte d queste Canwe quali esse si ritrovai io, e come amarci lieti l'austerissl
uu » t iiittifuario. k da in compenso diqucsta supertlua zòtica aura li luto/e licenza benipiuz disequ/iun/ereclie
questa/èdeltii digionw In gioivo peritiràilsiu)prepd,dùnaiwuinuuw,cheleina/asoaqiaccionoaniioveper.
dlte/daqidapochidìistiico/ivetra'cassare dalle Catte put esatte quello, dusd s/mnite iipqticriavudibi
benemerenza di cosi vintile relu/tisitti no/ Che seiliwstroqiensie/x• asolerà'e/Tato/ convenisse la■ niaggiorpa/:
te degli f/nlendenti'in desiderare queste Sitture lacere/'inancantipion si avràpenadlcot/unarrlrrvu/ra:
zzandoanzi 'quello'economia di 'lavoro/di denaro, elvrie nsulterà daquestaubbidiétixa.Jllvceratuujle
a/tre t 'dite compiteper cotinp che amano intiere queste Jùinzee neltuigldrpunto divista per ani:
mirare iti esse la dintana e la bntìfura degli illustri . Irte >iel di' quel Secolo.
. Afo/i e riuscito peto egualnCdi' accomodarsi a tante voglie ahuiedobli vari se/ituneati di quelli/he
hanno viste/udito nascere quest' Opera piacendo ad'altriavere di queste Camere un sol Quar:
to, adulatilo gllsfiid/ alpregitn grande; ed7altripcn credettero inutili quelli Quadri disfinti
in ntagaior/mrna, diesi datino, e sano l'imiamenio migliore e la/vnti/dà saporita evali
.dm anti dell'antico Seiiuello.. Uasetlquacere a tutu è divenuto Impassila lesati/ l'Opera ben
pax/ti di tppdi vai/ p e usai 11 e/itlpe ressereessi tutti ' nuìni/rstllneflz/ delle cornimi premure/
dlquella lode/ riputaziv ne eoe gode la grande d/npresgpnnm ancora tlelhi siui C 'otiq'iiisti.

cffQuadri onora mentovati ' nonpànnogià la minorparù' dellaSaccalta/perii'numero che /di'
uneafxXYeperl'eccellenza de?InvoraSono dittasti essi molto ben visibili'all'occhio persincaee
del SlgCdraiwesco SnuigleunczSlttorc Caiacco, die ha potuto contemplarli pochi paini diseosfo e rC
trarli e/àtland vi qitezie ( arte. Sue sozzo altresì ' tipipuretutte/parseperli'f/rottesapce/zuxclièdci
loro non acltialevap vpittore abilità,. 1 cpotilzc è codino divariare dei9/q/efsodvtioislqjiit e azmegw
thque/lei àrteram/neyiiaMtidfòxu?ra
(/llalvnplpiiuvliitiuipaite/iepcfgaiitiiiwl/òtteiratoinqi^
i/otiaruedceiir,iti/siiiupeiiplu'lidliOiy uitl,l^
dtnenloMlSnclsoreSigf daiTO Caihndt/Cmatioen^

oi,t Stampe viti ."puiahif)//tpiu'appariscono, eitel/òpruvitevittircalle Copie dipinte enei'perphionaale
Sialnonv dittiti/'que/tiSrofefsort'deriverà ancora l'u/dve/yiile appiovadone/heaffettano quptiSdture
. i-dlvaie dalla voracità deal Ianni e dalle tenebre di qtw Seco Il/he syucccaerw avde/zdaco'puì hunàwsi.

, Ispirai ut ora le Camere /squillile albi inunortautà con raaéSne e con vanto piti/àuro di qiullo, che da
vanii nel crescere upieme colle rolupti tmmeiu'e mtuppotehè veagan/lnon solamevi qiu/ie Cmte a
colorirltratteptui dalle Stampeprome/sa loro ano pnù'lunga Vita. SS qtufte Stampe altre
iietòito ani ztiotl altre affettano t ' So/xfp'/d'altre C/iict/fcme: tutte però pre/ltmouo di 'la/ciane a
ifloma con die cvnsvbzr.n nelle sue perdite, edalle pili eulte ^/dazioni un nuovo Invito a con-
templare le di lei Crvidezze^pti lejuepti/se rovine -

u ila quando a quellq/òrzga cui nulla rtfùde/eder dov/anno/qutfletPatiiree qtie/le Stampe;e/sepitr
vivera/vw i/gieme col nome i/ii/nortale'del tirando Sbrtùfiee PIO Vi/òtto ildiciil/qnardo benignand
ri colio cdlctflord ed di bene della dia ili ovvi ottiene oggi un fduro q/llo tutta quefia Opera ad ut'con/ceca
tuuCadenvmo !e/iiperbeinuravifldtatit'ci'otìuiatedel'Sem/oo Vincitore:ma nou/èntiià mai danno alar,
no l'eterna r/winona/ laJ laeftd di un tifòicipc, che della/i/a S)tv uditi/ieri qzie S oliando tutto.
o/ovis annua piena .

più alta brevità dell' V//ipe/o di '/ito, oda//' flittene dei lit>. dee;li Spettacoli, ti aitate cosilo tletf'étpf:

cjram. z - '

dxic ubitniramur Tselooiet /nunera V/ier/nczs -

e parlava appunto delle £sqtiiline .
/q/ Vtrenesii Vi/itieA - SrZam . tom. i.pctr/. Zi. n . Jjg. e seoiienti'.
/S/ Svet. toc. cit. vVatas est......propè Septizeyniiun strrautis^lecti&i.tf cal'icttto vere perparuo, ctotrscii/o /ta/ti

i/ianct adAuc, et ostenditur . -

fai ..ti. ^4, Vati/seo ani/ruidv. adpict. vèt. tai. iti Ctyptis i/io/ncerepertas lai. 2. Qtux apotessi ^dedpiciaaa

easde/n /Aennas/'/iti'/portasse spectarunt qiuuprtpcmum^H'txarù^tnurriejruniiqii^m fuccessores

aitxùse, additiscrue stfniS,etpictiirts^escOTt'iasse,^\ardinuSrejèrt-
lio) Onesto f'araora/ò e un fafryìzi'o apèrta unicamente aV' ^Altare della . /laicticeaxa .
 
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