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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Brizio, Edoardo: Relazione sugli scavi eseguiti a Marzabotto presso Bologna: dal novembre 1888 a tutto maggio 1889
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0179

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ESEGUITI A MARZABOTTO PRESSO BOLOGNA

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vengono gli oggetti in terracotta pubblicati nella tav. IX
sotto i numeri 27, 22, 21 e 33. Il primo è un clipeo
(diam. m. 0,32 nella sua maggior larghezza) col busto
di una figura femminile alata le cui ascelle sono at-
traversate da correggia. Un foro visibile presso l'ascella
destra dimostra che il clipeo era applicato a qualche
mobile o parete. Analoga destinazione dovea avere il
dischetto (diam. 0,20) riprodotto di faccia e di pro-
filo sotto i num. 22 e 33. Il pugno chiuso (n. 21) alto
m- 0,13 deve avere appartenuto a qualche statua di
grandezza quasi naturale. Al qual proposito ho trovato
opportuno di pubblicare sotto il n. 23 la bella testa
fittilo maschile, grande circa un terzo del naturale, esi-
stente da tempo nel Museo di Marzabotto e che mi
sembra abbia eziandio fatto parte di una statua.

Pochi sono gli oggetti di marmo usciti finora da
Pian di Misano. Oltre le quattro stelo a forma di
Pigna provenienti dai due sepolcreti orientalo e nor-
dico, conosco soltanto una testa in marmo riprodotta
°ra per la prima volta sulla nostra tav. X n. 18 ed
esistente da molti anni nel Museo locale di Marza-
botto. A giudicare dalla rottura del collo sembra abbia
aPpartenuto ad una statua : ma non si conosce il punto
Preciso dove fu rinvenuta. Il volto con la fronte un
Po'incavata e con l'osso frontale protuberante, ricorda i
tipi della scuola di Lisippo od anche della seconda
scuola attica. Nella parte posteriore però i capelli sono
trattati a ricci convenzionali e privi di naturalezza
quali erano proprii della scoltura greca arcaica. La
'està è lavoro di artista etrusco.

Presso l'angolo sud-est della medesima isola VIP,
nell'ambiente d (veggasi tav. V) il 20 aprilo 1889 fu
rinvenuto un peso di pietra a forma sferica con buchi
Passanti nella parte supcriore simile a molti altri con-
servati nel Museo, od un quadrilatero di bronzo, cioè
lln aes signatum del poso di kilogr. 2,900 (tav. X
n- 21). Ornato sopra amendue le facce di un ramo
secco, esso pure è simile ad altro esistente nel museo
di Marzabotto e già pubblicato dal Gozzadini (').

Fra i bronzi raccolti negli ultimi scavi meritano
anche ricordo i due oggettini pubblicati sotto i nu-
meri 19 e 20 della tav. X. Il primo, pieduccio proba-
bilmente di cista, rappresenta una donna alata, Aurora

(') Di un'antica necropoli a Marzabotto tav. 17 n. 1 p. 53;
cfr- Chierici, Bull, di palctnol. Hai. voi. V pag. 119.

Monumenti antichi — Voi. L

che porta fra le braccia un giovane nudo, Cefalo. Pro-
viene da uno degli ambienti dell'isola IV.

Il secondo è un mascheroncino a testa di leone con
fauci aperte e traforate per il passaggio e gettito del-
l'acqua. Fu raccolto in prossimità del punto C sulla
strada cardinale massima.

Esaminerò ora particolarmente la pianta di alcune
case comprese in queste isole.

Come nella distribuzione generale delle strade
domina esclusivamente la linea retta, cosi la linea e
l'angolo retto prevalgono eziandio nei muri delle case.

In questi muri bisogna distinguere i fondamentali
o maestri che sono più grossi e costituivano i pe-
rimetri delle isole, la separazione di una casa dal-
l'altra e gli ambienti originari di ciascuna di esse,
dai muri addizionali, più stretti ed aggiunti in epoca
posteriore per ridurre e moltiplicare gli ambienti se-
condo gli accresciuti bisogni delle varie famiglio.

Siccome sui muri maestri dovevano poi posare i
blocchi di tufo, i quali, secondo la mia ipotosi, costi-
tuivano i muri veri delle case, così essi possono va-
lere di guida per rintracciare, nelle sue linee princi-
pali, la pianta delle case stesse.

Quelle che meglio si prestano ad un tale studio
sono le case di quella parte dell'isola Vili compresa
fra la strada decumana centrale, la trincea sopra il
tunnel e le due strade cardinali minori. I muri delle
case erette nella parte posteriore dell'isola erano stati
interamente distrutti parte in occasione dell'apertura
della trincea sopra il tunnel, parte per i piantamonti
dogli alberi.

Nella sezione anteriore dell'isola si riconoscono al
contrario assai chiaramente due case separate fra loro
da un grande muro A B parallelo alle duo cardinali
minori, il quale accenna a prolungarsi anche oltre
il tunnel (si confronti tav. V, isola Vili).

Ognuna delle' due case sporge sulla decumana cen-
trale per una lunghezza di m. 17, divisi in amendue
lo case in tre ambienti o botteghe a a a od a' a' a'.
Le tre botteghe della prima casa erano originaria-
mente tutte della medesima grandezza m. 3 X 5 ; ma
quella di mezzo venne in seguito un poco ristretta
per addossare al principale un muretto secondario
e chiudere fra essi un canale a fondo di tegole. Lo
stesso è avvenuto nella la delle botteghe della casa
contigua. Ad ogni bottega è aggiunta una specie di

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