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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: L' itinerario di Einsiedeln e l'Ordine di Benedetto Canonico
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0267

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e l'ordine di benedetto canonico

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g.amma 5,20 distintamente accenna alla contiguità
degli edificii campensi agrippiani (').

Non al portico di Costantino, perchè questo occupa
il lato occidentale delle vie Nazionale ed « archi della
Pilotta » fra la via delle tre Cannelle (antica) e la
« dorr.us » di Celio Saturnino (palazzo già Filippani) :
ed in questi stessi giorni se ne discoprono belle rovine
nelle fondamenta del palazzo Crostarosa.

Dovremo forse pensare alDiribitorium? Questo
edifizio difficilmente potrebbe scambiarsi con un por-
tico: l'idea che ne danno gli scrittori, specialmente
Dione 55, 8, è quella di una vastissima sala coperta
da tetto, con ambienti minori all'intorno (2). Dna trave
di larice, sopravvanzata alle incastellature del tetto
e lunga m. 27,90, era conservata come curiosità d'istoria
naturale nelle septa, dall'altro lato della strada. Questo
tetto prodigioso arse nell'incendio di Tito e non fu
mai rifatto; ne dopo la fine del primo secolo l'edificio
è altrimenti nominato : torna soltanto ad apparire nelle
memorie del medio evo, sotto la forma abbreviata di
Diburium o Deburo (cf. Jordan 2, 417).

È probabile che l'itinerario accenni ad un edifizio,
la cui natura architettonica ci è in vero sconosciuta,
ma del quale conosciamo appieno la destinazione. In-
tendo parlare del catabulum, cioè delle grandi stalle
e scuderie per i trasporti postali, la cui notizia è giunta
a noi da un solo documento, cioè dalla vita di papa
Marcello, che governò la chiesa dal 304 al 309. Ecco
il testo del LiberpontificaliSj edizione Duchesne, voi. I,
pag. 164.

« (Marcellus)..........deridens dieta et prae-

cepta Maxenti, damnatus est in catabulum. Qui dum
multis diebus serviret in catabulum, orationibus et
ieiuniis Domino dessrviens non cessabat. Mense autem
nono noctu venerunt clerus eius omnis et eruerunt

(') In una relazione dell'arch. curam. Busiri del 28 settem-
bre 1863, esistente nell'archivio del cessato ministero delle Belle
arti (V, 1, 5) si leggo : « nell'effettuare lo sterro del giardino
« annesso al fabbricato di Propaganda Fide (ossia al monastero
« già delle Salesiane, oggi collegio nord-americano) verso la
« Pilotta, nel lato orientale che costeggia il vicolo del Monti-
« cello, sonosi rinvenute le costruzioni dell'antico campo di
" Agrippa: la parte superiore cioè dei piedritti con le imposte
« delle volte, che trovandosi esternamente danneggiate dal fuoco,
u del quale scorgonsi ancora le vestigia, non possono con-
« servarsi n.

(2) Cf. Lampertico, / diribitores, Venezia, Antonelli 1883.
Monumenti antichi. — Voi. I.

eum noctu de catabulo. Matrona quaedam, nomine Lu-
cina ........suscepit beatum virum; quae domum

suam nomine beati Marcelli titulum dedicavit.......

Hoc audito Maxentius misit et tenuit iterum beatum
Marcellum, et iussit ut in eadem ecclesia plancas
externi et ibidem ammalia catabuli congregata starent
et ipsis beatus Marcellus deserviret. Qui tamen in
servitio animalium nudus amicto cilicio defunctus est ».

Con questo passo conviene porre a confronto quello
parallelo degli atti di s. Marcello, tomo II pag. 9:

« Beata autem Lucina rogavit s. Marcellum epi-
scopum ut domum eius ecclesiam consecraret. Quod cum
omni devotione fecit b. Marcellus episcopus. At ubi
frequenter in eadem domo missas celebrasset in media
civitate, via Lata, audiens hoc Maximianus augustus,
iratus misit in eamdem ecclesiam et fecit praeceptione
sua ut in eadem ecclesia plancae sternerentur ad ani-
malia catabuli publici et eumdem Marcellum epi-
scopum ad servitium animalium deputavit, cum custodia
publica ». Il eh. Duchesne così scrive di questo, quasi
ignoto, edificio: in catabulum] «Il s'agitici du
service des Catabulenses, corps chargé des gros
transports publics Cod. Theod. XIV, III, 9, 10; Cassio-
dorè, Var., Ili 10. IV 47). La legende du titulus Mar-
celli, en mèlant le souvenir du Catabulum publicum
à celui de la fondation d'uno église dont l'emplace-
ment est bien déterminé, nous a conserve une indi-
cation topographique precieuse, relativement à la situa-
tion des écuries de ce service de messageries publiques.
Il est à remarquer que, dans le L. P., le catabulum
est distinct de la maison de Lucine, tandis que la
passion des Bollandistes semble confondre ces deux
édifìces ».

Prima di ricercare se l'ufizio postale centrale di
Boma antica si debba ricercare a destra ovvero a si-
nistra, a nord ovvero a sud della chiesa di s. Mar-
cello, è necessario ch'io parli brevemente di un'altro
edifizio vicino, ai portici del quale potrebbe pur rife-
rirsi l'indicazione dell'itinerario. Questo è il quartiere
o « stazione » della prima coorte de' vigili, ove aveva
stanza il comaudo supremo di tutta quella milizia.
Per lo studio della questione giova singolarmente il
frammento della pianta marmorea capitolina, Jordan,
tav. VI n. 36' che dà appunto la topografia di questa
regione. Io non so se da altri sia stato avvertito l'errore
commesso dallo Jordan, tentando di collocare al posto

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