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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: L' itinerario di Einsiedeln e l'Ordine di Benedetto Canonico
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0266

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467

l'itinerario di einsiedeln

468

Fig. 5.

Che nome abbia portato ab antico questo gigan-
tesco edilizio, a quale epoca ed a chi debba attribuir-
sene la costruzione, sono problemi assai difficili a
risolvere: tanto più che l'itinerario ne addita un se-
condo portico lungo la stessa via, e sui confini della
stessa regione settima, del quale dovremmo determi-
nare pure l'epoca ed il nome. Fra i due portici, quello
già descritto e quello da descrivere, l'itinerario no-
mina due punti di riferimento, la forma virginis
fracta, e la chiesa sci Marcelli.

c) Forma virginis fracta, ò nome attribuito
dal volgo, nei secoli che seguirono immediatamente la
caduta dell'impero, al tronco delle attuazioni della
vergine, che va dal Trivio al castello di via del
Seminario, a similitudine del « ponte fratto » della
« cochlea fracta » ecc. Ignoro se l'itinerario sia esat-
tamente contemporaneo al pontificato di Adriano I,
il quale circa il 774/86 « formam quae virginis, ap-
pellatur, dum per annorum spatia demolita atque ruinis
piena existebat, .. . restauravit ». Lib. pont. ed. Du-
chesne I, p. 520, n. 78. In ogni caso è opportuno osser-
vare che, dalla caduta dell'impero in poi, i restauri
periodici dell'aquedotto si arrestano tutti al Trivio:
la restante parte delle arenazioni, attraverso la pianura
campense, fu definitivamente e per sempre abbandonata.

Intorno le belle scoperte avvenute di recente, spe-
cialmente nelle aree di proprietà Sciarra, si consul-
tino le Notizie degli scavi 1885 p. 70, 250. — 1887
p. 447: ed il Boll. con. 1888 p. 61 tav. III. L'ano-
nimo, nominando la « forma » non nel mezzo della via
ma a sinistra, prova indirettamente che il fornice
trionfale di Claudio (C. I. L. IV, 920, 921) sotto
il quale passava la flaminia, era già caduto in rovina
nel secolo Vili.

d) sci Marcelli.

e) Iterum per portici!m usque ad apo-
stolos. Se potesse supporsi che l'itinerario nomini ad
oriento del Corso un portico che veramente trovavasi
del lato opposto, quest' ultima indicazione non potrebbe
dar luogo a controversia, ben sapendosi che, fra la
via del Caravita ed il palazzo di Venezia, si stende-
vano le septa iulia. Ma non è lecito arrischiarsi
in questi arbitrii. Il documento afferma la esistenza
di un portico nelle aree ora occupate dai palazzi Ode-
scalchi, Salviati, e dalle case fra il vicolo del Piombo
e la piazza di Venezia.

A quale edificio classico intende esso accennare ?

Non al portico di Vipsania Polla, perchè sappiamo
che ad esso serviva di confine settentrionale la forma
virginis. Veggasi Marziale 4. 18, il quale nell'epi-
 
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