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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 1.1889

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Lanciani, Rodolfo Amedeo: L' itinerario di Einsiedeln e l'Ordine di Benedetto Canonico
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https://doi.org/10.11588/diglit.8558#0299

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e l'ordine di benedetto canonico

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siam positam irata domuni Merulanain regione tertia ».
Da questa casa (') sembra, dunque, fosse intitolata la
via, anzi tutta la contrada vicina fino alle Capoccie.
Cf. anon. Magliab. ap. Urlichs, cod. 157 e Iordan2;
131, 404. La via mantenne l'antico andamento e l'an-
tico livello sino alla seconda metà del secolo decimo-
sesto, conforme apparisce dalla tav. B, 2 e B, 3 del Bufa-
lini ed. Fiorelli. Nel cambiamento nella topografia stra-
dale della regione, avvenuto l'anno 1575, si lasciò
sussistere il tronco compreso fra i trofei di Mario ed
il viale rettilineo di Gregorio XIII (fra s. Giuliano
e s. Matteo) ma fu troncata e soppressa tutta la parte
della strada antica, fra i ss. Pietro e Marcellino e
l'arco di Basile (2), e le fu tolto persino il nome.
Quello posticcio di s. Matteo, durato sino al 1887, ha
avuto origine, come ognun sa, dalla chiesa-ospedale fon-
dati l'una, nel secolo IV (risarcita da Pasquale II),
l'altro sotto Innocenzo III. Si consultino le pregevoli
notizie raccolte dal eh. Tomassetti nell'opuscolo citato.
La scoperta più recente, riferibile a questo edificio è
quella descritta dal eh. Visconti nel Bull. com. 1887
p. 200 sg. Consiste nella statua di un pontefice se-
dente sulla catedra, con tiara ornata di una sola co-
rona o regno. Dal luogo del ritrovamento, vicinissimo
al sito di s. Matteo, si può arguire che rappresenti
o Pasquale II, o Innocenzo III, ambedue anteriori al-
l' innovazione di Bonifacio Vili circa i giri della tiara.

La differenza fra le due. vie merulaua antica e
moderna, consisto in ciò: che la prima conduceva dal-
l'area niarianorummonu mentori! ni e dal foro
esquilino, al campus coelemontanus: in altri
termini, dalla porta esquilina alla celimontana, tenen-
dosi sempre al difuori delle mura serviane: mentre
quella di Gregorio XIII congiunge le due basiliche
liberiana e lateranense, tagliando dette mura all'altezza
della sala mecenaziana, ed intersecando la strada an-
tica nei pressi dei ss. Pietro e Marcellino.

c) ascendens ad palatium iuxta ful-
loniam.

La fullonia è collocata lungo o presso il tratto di

(!) Cf. Donati Roma vet. ac recens ed. 1725 p. 306.

(2) Il Ducliesne 1. c. in Iladr. p. 515 n. 11 riferendo il
passo u et properantes venerunt usque in Merulanam ad arcum
depictum, qui est secus viam quae ducit ad ecclesiam ... in Prae-
sepe » crede che l'arco dipinto e quello di Basile possano es-
sere una sol cosa.

Monumenti antichi. — Voi. I.

strada che divideva l'arco di Basile dall' ingresso mag-
giore del patriarchio, cioè vicino allo speco da me
descritto a p. 42 del volume degli aquedotti.

IV. Dal Laterano al Vaticano.

a) Intrat per campum iuxta s. Grego-
rium in Martio. Il campo lateranense è nominato
sovente nelle memorie del medioevo, con particolari
topografici che ne permettono di determinare sicura-
mente il sito e l'estensione. Nell'anno 966 un prefetto di
Koma fu appeso » in campum ante caballum Constan-
tini ». Cf. Gregorovius 3, 442. Nella uccisione di Boni-
facio VII, la plebe trascinò il cadavere mutilato « usque
ad campum qui est ante caballum Constan-
tini». Baronio, Ann. XVI p. 278 a. 985.

Nella vita di Leone III (795-816) si narra di al-
cuni restauri alle fabbriche lateranensi fatti poco dopo
il 795 con le parole: « Macronam lateranensis pa-
triarchìi quae extenditur a campo et usque ultra
imagines apostolorum ... a f undamentis simul
et sarta tecta nec non et solarium restauravi » cet.
Duchesne 2, 28, nota 119.

Nella vita di Stefano III (768-772 : 1. c. p. 473)
il campo è nominato a proposito delle tristi ven-
ture del sacerdote Waldiperto. « (Waldipertum) in
teterrima retrudi fecerunt custodia, quae vocatur Fer-
rata, in cellario maiori. Et post modicos dies ipsum .. .
proicientes in terra iuxta transendam campi late-
ranensis (;t) eius e'foderunt oculos etc. ... d.ri-
gentesque illum in xenodochio Valerii, ibidem
vitam finivit ».

Finalmente un terzo passo del liber poni, in
Sargio I (687-701: 1. c. p. 371) collega il campo ad
altri edifìcii del grappo. Nelle fazioni elettorali che
seguirono la morte di papa Conone, i partigiani di Teo-
doro arciprete occuparono il patriarchio : quelli di Pa-
squale arcidiacono « exteriorem partem ab oratorio
sancti Silvestri, et basilicam domus Juliae quae
super campum respieit». Da questi passi si
deduce, adunque, che il campo famoso confinava a) con
la macrona o portico settentrionale del patriarchio,
il quale incominciava dal campus e terminava presso

(3) Une barrière qui limitait la place dévant le palais de
Latran, principalement du coté nord (Duchesne l.c. p.482 n. 25).

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