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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 2.1893 (1894)

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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9301#0096

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LA SITULA ITALICA PRIMITIVA

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gnesi, che qui si registrano, si conservano nel museo
civico di Bologna. E sono generalmente, come le due
sopra indicate, munite di doppio manico semicircolare.
Tombe n. 33, 37, 38, 53 — Quattro situle, sco-
perte il medesimo anno ('), conservate nei magazzini
del museo, insieme con una quinta appartenente ad
un'altra tomba dello stesso sepolcreto.

Sepolcreto Benacci, ora Capraia. Tomba
n. 103 — Due situle scoperte il 1874, una delle
quali munita di coperchio fu già pubblicata (2).
Tombe n. 494, 805, 854, 892, 938 — Cinque situle
scoperte lo stesso anno (3). A queste sette situle
debbonsi aggiungere due paia di manichi semicirco-
lari, uno dei quali però non è sicuro se sia di situla,
oppure di cista (Brizio) ("')•

Sepolcreto De Luca, ora passato in altre
proprietà (5). Tombe n. 70, 151, 172 ed altra
senza numero —■ Cinque situle, di cui due proven-
gono dalla sola tomba n. 70 e tre dalle altre tre
tombe. Tombe n. Ili, 151 ed altra senza
numero — Tre paia di manichi girevoli. La sco-
perta di questo sepolcreto avvenne quasi contempora-
neamente a quella del sepolcreto Benacci.

Sepolcreto Guglielmini,giàDe Luca —
Quattro situle, assai frammentate scoperte il 1888,
conservate nei magazzini del museo (6).

Sepolcreto Boni agnoli, già De Luca —
Una situla scoperta nel 1892 ("), esistente ne' ma-
gazzini del museo.

(') Cfr. op. cit., p. 312, n. 12 ; p. 315, n. 43 ; p. 316 n. 14;
p. 325, n. 2.

(2) Zannoni, Gli scavi della Certosa diBologna, tav.CXLVIII,
fig. 24. Martha, L'art étrusque, p. 85, fig. 82 ; cfr. p. 82-83.

(3) L'Orsi, Un ripostiglio di bronzi presso Caldaro,
p. 9, accenna a dieci situle provenienti dalle tombe Benacci:
numero che non mi risulta dalle ricerche fatte de visu nel
museo di Bologna, nò dalle successive informazioni del Brizio.
Il quale accennò già altra volta alle sette situle del predio
Benacci: Atti e memorie della lì. Deputazione di Storia
patria per le provincie di Romagna, s. Ili, v. II (1884), p. 282.

(4) In lettera particolare.

(5j Si tenga presente che il predio del De Luca fu prima
acquistato interamente dal sig. Nanni e da questo rivenduto
poi a piccoli lotti ai sigg. Guglielmini, Romagnoli, Cremoncini,
Melengani ed altri proprietari, che vi costrussero delle casette.

(6) Due sono nominate dal Brizio, Notizie 1890, p. 105.

l7) Così di queste situle come di quelle del sepolcreto
Melengani mi dette annunzio il prof. Brizio. Non sono ancora
pubblicate nelle Notizie le relazioni delle scoperte.

Sepolcreto Melengani, già De Luca —
Dieci situle in frammenti scoperte nel corrente anno
1893, ancora da restaurare.

Sepolcreto Tagliavini — Tre coppie di
manichi di situle (')•

Sepolcreto dello stradello della Cer-
tosa. Tomba n. 10 — Due manichi col frammento
d'una situla. Tomba n. 67 — Due manichi d'altra
situla (2).

Sepolcreto Arnoaldi Veli — Nove situle,
col coperchio variamente ornato, scoperte fra il 1871
e il 1876, una delle quali pubblicata (3). Una sola ha
un manico semplice, in luogo di due. Ad altre situle
accennano quattordici coppie di manichi ed uno sem-
plice, conservati fra la suppellettile del sepolcreto (4).

Sepolcreto dell'Arsenale militare —
Sette coppie di manichi, alcuni doppi occhielli, e unci-
netti (5), un manico semplice : appartenenti a situle,
scoperti nel 1874 (6).

Ripostiglio di S. Francesco — Manichi
semicircolari di situle (") e frammenti di lamine forse
pure di situle (8), scoperti nel 1877. « Bravi perfino un
gran vaso di bronzo, il quale, quantunque molto am-
maccato, lascia tuttavia riconoscere la sua forma pri-
mitiva di situla (Brizio) (9) ».

Necropoli della Certosa. Tomba n. 68 —
Famosa situla istoriata, scoperta nel 1870, pubblicata
più volte (,0).

f1) Cfr. Brizio, Atti e memorie cit., p. c.

(2) Cfr. Brizio, 1. c.

(3) Gozzadini, Intorno agli scavi archeol. fatti dal sig.
A. Arnoaldi Veli, tav. VIII, fig. 4. Le fig. 5, G rappresentano
due coperchi; cfr. p. 34.

(4) Cfr. Brizio, Atti e memorie cit., p. cit.

(5) Gli occhielli doppi servivano per l'inserzione dei doppi
manichi ; gli uncinetti per sostenere i manichi stessi, quando si
abbassavano.

(°) Non trovo ricordati questi manichi dal Gozzadini nel-
l'opuscolo: Intorno ad alcuni sepolcri scavati nell'Arsenale
militare. Li ricorda invece il Brizio, Atti e memorie cit., p. cit.

(7) Zannoni, La Fonderia di S. Francesco, tav. XLV, D,
E, F, G, H, I, L, M, n. 79-88 ; cfr. p. 43.

(8) Op. cit., t. XLVI-XLVni; cfr. p. 43-46.

(9) Monumenti archeol. della provincia di Bologna. Non
mi risulta questo vaso edito nell'opera dello Zannoni.

(10) Zannoni, Gli scavi della Certosa, tav. XXXV, fig. 6, 7;
cfr. p. 101-103. Chierici, Bull, di paletn. ital., VI (1880),
tav. VII, fig. 8 ; cfr. p. 96-103. Hochstetter, Die neuesten Grà-
berfunde von Watsch und St. Margarethen in Krain nei
Denkschr. der kais. Akad. der Wissenschaften; mathematisch-
naturwissensch. Classe, XLVII (Wien, 1883), tav. II ; cfr. p. 171
 
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