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MISCELLANEA EPIGRAFICA
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1. 1. Il frammento segua due linee lacunose, ma
forse ne mancava un numero maggiore, che conteneva
i considerane^ di uso.
1. 4. Forse dopo V ucv non era inscritto altro. Le
linee non finiscono a eguale lunghezza.
1. 5. La divisione della preposizione 7te^\\ì non mi
par verosimile.
1. 6. Dopo il xai forse non manca nulla.
1. 7. Non si distingue il nome. Il patronimico può
essere o <l>ihnù\\òov, o anche <I>ùehct, geu. in c< da
duXoìicec. — Si noti la frequenza nell'isola di Keos di
nomi propri composti colla radice qnko — Cfr. Mas.
Hai., I, p. 207-211 (iscrizione di Oarthea).
1. 11-12. Noto i supplementi più prohabili secondo
altre iscrizioni di Keos (C. I. G., 2352, 2353; Mus.
Hai, I, p. 197-98, n. 4).
1. 14. Seguivano verosimilmente le solite frasi dei
decreti di proxenia : xcà xaraOslvui, oppure airjffai
zò isgòv tov.....— xcà rò dcmuvr;iicc, oppure clvà-
kmjict óovvea dirò rmv Ttqooódmv (dovrai lòv Tccfilar).
N. 3. Zea. — Frammento inscritto che trovasi nel-
l'antica Kéa (Zea) davanti la porta della Jirfiaoyja.
Pezzo di pietra scura, di forma prismatica, alt. 0.26"',
larg. 0.68™ ; altezza delle lettere 0.018-0.022'".
LLIAET LLTAPLUMAITLU.........KAl . . X
INHMATOEEKT,v\F . _F Y \ . I.............
MHTEni THNBAIHM/y'TAÀ F . . . l'MA ..IH/ \
\MHCEAAEHEAI0//TC . . AIAE . AGPHLtM . \ . .
j'IHrENOEEYAAIM • N0HHI ■ T . . T . E i
)EMEYTYMBON • P...............IEK*'____
ILIOYAEN* . BEPU//...................
dò' sytà àQu')/ia(i) to).........xcà (v)Ps* civtov 7g
fi^vr^fia tó(ó)s éxi^apaOtìij^)................
(irjte ènl yrp> fian](r) . xa . . . . tfjt'/zrc..............
(irj2 <féla(g) fjéXuj[y xo . . ai ó' f[V]«<>()^((T)«[. . . .
firj yéro(g) evóai/.i\jT\v [. . .
~]oc /ifi tvuftov [............
......] co ovóèv (f\jr\^eq\jixaxov.........
Lettere di forma poco accurata e d' epoca tardis-
sima (forse 4° sec. d. C). Si può confrontare col cluclas
del C. I. G., n. 2372. Illegihile per la maggior parte ;
pare completa nei margini superiore e inferiore.
Non m'arrischio a supplire maggiormente l'epigrafe
nello stato pessimo di conservazione in cui si trova;
è verosimile sia un'iscrizione sepolcrale metrica con-
tenente una delle solite àpai contro i violatori delle
tombe. Cfr. una simile di Carthea : Kaibel, Epigr.
graec, n. 270.
Monumenti antichi. — Vol. II.
1. 2. Forse èxxaoàooi-i ; cfr. in generale per il con-
tenuto C I. G., n. 2372 e pag. 1071 add.
N. 4. Zea. — Stela marmorea scoperta nell'antica
Kéa (Zea) presso la stazione della ferrovia, circa il
1880. — È di marmo bianco alt. 0.75m, larg. 0.268m;
altezza delle lettere 0.006"'. E molto usata a destra e
quasi lisciata. Le lettere sono discretamente regolari,
dei tempi macedonici e forse posteriori ; poco visibili
in gran parte, svanite interamente nel resto.
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MISCELLANEA EPIGRAFICA
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1. 1. Il frammento segua due linee lacunose, ma
forse ne mancava un numero maggiore, che conteneva
i considerane^ di uso.
1. 4. Forse dopo V ucv non era inscritto altro. Le
linee non finiscono a eguale lunghezza.
1. 5. La divisione della preposizione 7te^\\ì non mi
par verosimile.
1. 6. Dopo il xai forse non manca nulla.
1. 7. Non si distingue il nome. Il patronimico può
essere o <l>ihnù\\òov, o anche <I>ùehct, geu. in c< da
duXoìicec. — Si noti la frequenza nell'isola di Keos di
nomi propri composti colla radice qnko — Cfr. Mas.
Hai., I, p. 207-211 (iscrizione di Oarthea).
1. 11-12. Noto i supplementi più prohabili secondo
altre iscrizioni di Keos (C. I. G., 2352, 2353; Mus.
Hai, I, p. 197-98, n. 4).
1. 14. Seguivano verosimilmente le solite frasi dei
decreti di proxenia : xcà xaraOslvui, oppure airjffai
zò isgòv tov.....— xcà rò dcmuvr;iicc, oppure clvà-
kmjict óovvea dirò rmv Ttqooódmv (dovrai lòv Tccfilar).
N. 3. Zea. — Frammento inscritto che trovasi nel-
l'antica Kéa (Zea) davanti la porta della Jirfiaoyja.
Pezzo di pietra scura, di forma prismatica, alt. 0.26"',
larg. 0.68™ ; altezza delle lettere 0.018-0.022'".
LLIAET LLTAPLUMAITLU.........KAl . . X
INHMATOEEKT,v\F . _F Y \ . I.............
MHTEni THNBAIHM/y'TAÀ F . . . l'MA ..IH/ \
\MHCEAAEHEAI0//TC . . AIAE . AGPHLtM . \ . .
j'IHrENOEEYAAIM • N0HHI ■ T . . T . E i
)EMEYTYMBON • P...............IEK*'____
ILIOYAEN* . BEPU//...................
dò' sytà àQu')/ia(i) to).........xcà (v)Ps* civtov 7g
fi^vr^fia tó(ó)s éxi^apaOtìij^)................
(irjte ènl yrp> fian](r) . xa . . . . tfjt'/zrc..............
(irj2 <féla(g) fjéXuj[y xo . . ai ó' f[V]«<>()^((T)«[. . . .
firj yéro(g) evóai/.i\jT\v [. . .
~]oc /ifi tvuftov [............
......] co ovóèv (f\jr\^eq\jixaxov.........
Lettere di forma poco accurata e d' epoca tardis-
sima (forse 4° sec. d. C). Si può confrontare col cluclas
del C. I. G., n. 2372. Illegihile per la maggior parte ;
pare completa nei margini superiore e inferiore.
Non m'arrischio a supplire maggiormente l'epigrafe
nello stato pessimo di conservazione in cui si trova;
è verosimile sia un'iscrizione sepolcrale metrica con-
tenente una delle solite àpai contro i violatori delle
tombe. Cfr. una simile di Carthea : Kaibel, Epigr.
graec, n. 270.
Monumenti antichi. — Vol. II.
1. 2. Forse èxxaoàooi-i ; cfr. in generale per il con-
tenuto C I. G., n. 2372 e pag. 1071 add.
N. 4. Zea. — Stela marmorea scoperta nell'antica
Kéa (Zea) presso la stazione della ferrovia, circa il
1880. — È di marmo bianco alt. 0.75m, larg. 0.268m;
altezza delle lettere 0.006"'. E molto usata a destra e
quasi lisciata. Le lettere sono discretamente regolari,
dei tempi macedonici e forse posteriori ; poco visibili
in gran parte, svanite interamente nel resto.
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