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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 2.1893 (1894)

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Ricci, Serafino: Miscellanea epigrafica: Atene, Keos, Amorgos, Melos, Thera, Creta; con alcuni appunti in appendice relativi al museo Nani di Venezia
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https://doi.org/10.11588/diglit.9301#0153

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MISCELLANEA EPIGRAFICA 286

285

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2a altezza delle lettere 0.006'" :

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3a altezza delle lettere 0.008'":

E|Y

VARIANTI E NOTE

AD EPIGRAFI DI THERA GIÀ PUBBLICATE.

Nota all'iscrizione sepolcrale metrica di Thera, pub-
blicata dallo 'Iutavvtórjg di Amorgos nell' 'A&rjvaiov,
IX (1880), pag. 309-311. — È inscritta su una co-
lonna di marmo grigio, fatta a guisa di ara, alt. 0.69'"
alla sommità, 0.50'" alla base. Le lettere hanno apici,
variano da 0.013™ a 0.02'" ; i primi cinque versi hanno
lettere maggiori di quelle dei susseguenti; l'O e il 8
sono di grandezza eguale alle altre lettere. La colonna
inscritta era usata, quando si scoperse la prima volta,
come sostegno dell' altare nel rade xov QtoXóyov a
Phirà, presso l'antica Ola (cfr. v. 9) ; e quando la vide
il prof. Halbherr era in possesso dell' Archimandrita
rapQitjX Noiuxóg, dal quale prese una copia che, con-
frontata con- l'originale, trovò esattissima.

v. 1. È integro il nome OYAniAN. La gens Ulpia
si spiega con i titoli di Traiano (C. /. G., II, n. 2454;
acid. n. 2454 c) e ci dà la data approssimativa del-
l'epigrafe.

v. 3. Sono integre le parole n-QÓ^oigog e syw.

v. 7. xctfi <p&itois invece di xav fp&iroig.

v. 8. AIArENOI = Sul yévog accus. di relazione,
come il seguente tovvo/ìcc, non MArHNOZ inesplica-
bile nella lezione dello 'Iaavviórjg.

v. 9. Il prof. Halbherr lesse m OIAS, verosimil-
mente per EH OIAZ, errore del lapicida, causato forse
dall'OX precedente; lo E però non ha nell'epigrafe la
forma H, che vide lo 'Icoavviérjg ; cfr. v. 3. 11.

v. 15. yeydg non ytytóff. — Per accenni a 'fetide,
vedi Kaibel, Epigr. gr., n. 191, 1. 8, in Thera e al-
trove (Kaibel, id., n. 993, 1. 1, Tebe); cfr. accenno a
nitXsig nello stesso ordine di concetti (C. I. G., II,
add. n. 2467 a = xexlàxu) wc Tlrfktvc.....).

CRETA.

N. 1. Latos [?). — Lastra di pietra grigia fram-
mentosa in alto, a destra, un po' anche a sinistra dalla
penultima linea in giù. — Murata insieme con altri
frammenti antichi in una piccola costruzione in fondo
al giardino del Seminario Patriarcale della Salute a
Venezia. Alt. 0.34m, larg. 0.38'" ; altezza delle lettere
0.015- 0.017'".

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L'epigrafe fu scoperta da me l'ottobre scorso in un
codice Cicogna del Museo Còrrèi- (Mss. Cicogna, n. 221,
fogli sparsi) che contiene un facsimile dell'iscrizione
alla grandezza naturale, fatto da D. Pietro Pasini, e
due lavori intorno all'iscrizione (con altri due facsimili
in proporzione minore e imperfetti del Pasini sopra-
citato), l'uno e l'altro dell'ing. G. B. Casoni dell'ar-
senale di Venezia. Risulta dai Mss. che la pietra fu
auto, da Carlo Tian, è in pietra macigno o grani-
tello vulcanico, e si ritrovò « in un seliciato scoperto
il 14 agosto (secondo il Pasini-il 16 dello stesso mese)
1833, escavando a piedi 3 l/g entro il convento di
S. Maria dell'Orto in Venezia ». Domandatone al Se-
minario, nulla ne seppi, nè ebbi tempo allora di far
 
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