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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 2.1893 (1894)

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Ricci, Serafino: Il pretorio di Gortyna: secondo un disegno a penna e manoscritti inediti del secolo XVI.
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https://doi.org/10.11588/diglit.9301#0169

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IL PRETOKIO DI GORTYNA

SECONDO UN DISEGNO A PENNA E MANOSCRITTI INEDITI

DEL SECOLO XVI.

• Fra i ruderi dell'antichissima città di Gortyna, e
precisamente fra quelli dei principali edifici antichi,
come il tempio di Apollo Pythio ('), il Teatro, l'x\.n-
fiteatro (2), la chiesa di S. Tito, è ricordato da alcuni
viaggiatori l'edificio della Basìlica, o più comunemente
del Pretorio di Gortyna (3).

I fonti antichi non lo conoscono; il Tournefort e
il Cornelius non lo sanno distinguere in mezzo alla
congerie delle rovine (4) il Pashley non ne tratta, tra-
scurando quella parte orientale dell'isola (5) ma, i Codici
veneziani del XVI secolo ne parlano, e, per tacer d'altri,
il Pococke lo descrive ampiamente (fi) e lo Spratt vi
dedica un'intera pagina (7). Ne fece poi argomento di
discussione anche il Falkener, che lo confrontò con le
viae triumphales di Lycia e di Panfilia (8), e da ultimo

(') Halbherr F. e Comparettì, Relazione sugli scavi del
tempio di Apollo Pythio in Gortyna. Mori. Antichi, 1889.. Acc.
Lincei, I, punt. la.

(2) Falkener Edw., A description of some irnportant thea-
tres and other remains in Crete (Appendice al « Museum of
classical Antiquities». Londra, 1854).

(3) Vi accennò anche recentemente il eh. prof. Comparettì
nel suo libro : Le leggi di Gortyna e le altre iscrizioni arcaiche
cretesi. Mon. Ant., 1893, Acc. Lincei, III, p. 1-2.

(4) Tournefort, Voyage da Levant. Lione, 1717, voi. III. —
Cornelius, Creta Sacra, I, p. 102 e segg.

(5) Pashley, Travels in Crete. Cambridge-Londra, 1837,
2 volumi.

(«) Pococke Edw, Description of the Basi and some other
countries. Londra, 1743-45, pag. 252-254.

(7) Spratt, Travels and researches in Crete. Londra, 1865,
II, pag. 34-35.

(s) Falkener, On the antiquities of Candia. dal « Museum
of class. Antiquities" (Londra, 1860, 21 edili.), II, p. 277-281.

il eh. prof. Halbherr vi accennò, deliueando i limiti della
regione /} V? fityXcac ('), in cui tanta parte delle an-
tichità e delle epigrafi di Gortyna venne per l'opera
assidua e l'intelligente suo zelo alla luce.

Sul piano dell'antica città di Gortyna e appunto
in quella regione che si stende fra le due rive del Letheo
e che rappresenta il centro della vita pubblica antica
della metropoli dell'isola, il Pretorio si scorge nello
sfondo dietro la MeyaAij TIÓQra nel disegno del Tour-
nefort (2), e ad E. di quell'edificio rotondo, d'epoca ro-
mana, non ancora determinato, che lo Spratt nomina
Brick min (3) ; il Pretorio, cioè, si scorge tra questo
edificio, il tempio d'Apollo Pythio e li sparsi ruderi che
conducono &<i*'Ayim Jt'xa. Dista circa m. 800 dall'Acro-
poli e sta, si può dire, nel punto centrale fra questa,
Haghioi Deka {Agiusdeca) e Mitropolis.

Da una fotografia gentilmente concessami dal prof.
Halbherr, che è presa da uno dei lati maggiori del Py-
thion, si vede ancóra, dietro l'area, lo stereobate e lo
stilobate del tempio, sorgere un rudere quadrangolare,
di nucleo laterizio, d'età romana, che si eleva per una
decina di metri sul livello del suolo, circondato da resti
di antiche colonne e da alcuni piedestalli di statue.
Tutto all'intorno è rovina e deserto; nè riesce la fan-
tasia a ricostruire le forme di quel che fu l'edificio,
tale è lo sfacelo secolare del luogo.

(') Halbherr, op. cit., pag. 1-2.

(2) Tournefort, op. cit., pag. 69.

(:ì) Spratt, op. cit., pag. 28. Piantina, lett. C.
 
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