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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 5.1895

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Brizio, Edoardo: La necropoli di Novilara
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https://doi.org/10.11588/diglit.9299#0094

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NECROPOLI DI NOVII.ARA

168

cedente, cioè da noni-est a sud-ovest, con gli soli elei ri
volgenti la faccia a sud-est.

Donde risulta ad evidenza che mentre nei più an-
tichi tempi, come fu constatato per la zona arcaica
del sepolcreto Molaroni, nessuna norma, nessuna orien-
tazione presiedeva alla tumulazione, in età posteriore
due sole deposizioni prevalsero, quella da nord-est a
sud-ovest e quella da sud-est a nord-ovest, la quale
ultima finì per diventare quasi rituale.

posto, quello di donna nel fondo, sopra uno strato di
calco misto a terra, e sovr'esso immediatamente quello
di uomo, coperto di calcestruzzo in modo, scrive l'ing.
Mengarelli, da formare con esso un solo ammasso irre-
golare. Al contrario le tombe 59 e 60 ne costituivano
una sola a pianta pressoché quadrata, di m. 2 per 2,20,
ma con due fosse, l'ima col fondo più elevato del-
l'altra e separate fra loro da un rialzo verticale di
m. 0,60 di altezza. Ognuna delle fosse poi conteneva

Fio. 23.

Tombe aggruppate. — Le tombe erano in gene-
rale disposte a distanza irregolare, isolate, senza alcun
legame fra loro e contenevano quasi sempre un solo sche-
letro. Soltanto la tomba 57 ne conteneva due, il primo
di uomo, il secondo di donna. Coricati amendue col
fianco destro sopra uno strato di ghiaia marina me-
scolata con calce, avevano le gambe rattrappite e po-
sate a vicenda, l'uno sul torace dell'altro, perchè gia-
cevano in direzione inversa, l'uomo con la testa a nord-
ovest, la donna a sud-est. E molto probabile che i
due individui, a cui appartenevano gl'indicati scheletri,
fossero marito e moglie.

Sotto questo rispetto è notevole anche la tomba 26,
la quale conteneva similmente due scheletri, l'uno
di donna e l'altro di uomo, i quali però non erano
adagiati in senso contrario, ma l'uno all'altro sovrap-

un proprio scheletro di guerriero, orientato da sud-est
a nord-ovest, con la testa a nord-ovest.

Tombe bisome esistevano altresì nella necropoli
picena di Monteroberto (') ed in quella di Ripaquar-
quellara presso s. Egidio al Vibrata.

Quest' ultima misurava in grandezza il doppio
delle altre ed i due scheletri erano separati l'imo dal-
l'altro da pietre appositamente collocate fra essi (-).

Ma la più antica tomba bisoma d'Italia ed a me
nota è quella scoperta nella necropoli di Fontanella, nel
mantovano, in cui i due scheletri rannicchiati, ora
nel Museo preistorico di Roma, giacciono amendue sul
fianco destro, l'uno dietro l'altro.

(') Notizie 1880 p. 344.
(2) Notizie 1884, p. 10-"..
 
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