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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 6.1896

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Mariani, Lucio: Antichità Cretesi
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https://doi.org/10.11588/diglit.8556#0115

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217

ANTICHITÀ CRETESI

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5. Bene('), Sybrita (*).

Di queste due città, abbastanza importanti, non
ho ugualmente che poco da osservare ; feci una breve
visita alla seconda, e alla prima girai attorno senza
potervi ascendere, quanto basta per riconoscerne la
caratteristica posizione, difesa da grosse mura poli-
gonali, sopra una terrazza spianata che domina d'ogni
intorno le altre colline e pare che sbarri verso l'in-
terno l'ingresso che apre la gola di Prassès (tò usqu-
Givo (paQocyyi).

A Qoóvog, gli avanzi della città, che generalmente
si ammette sia SvfiQixa (3), si limitano parimenti ad
alcuni àraXrjiiiiara. La costruzione di questa città
rassomiglia alla maggior parte delle città cretesi in
collina, a terrazze, sostenute da grossi avulsi {ima
sulle pendici del colle, specialmente ad ovest e sud-
ovest, senza una vera e propria cinta di mura (4)
(fig. 45). I campi di Thronos sono seminati da una quan-
tità straordinaria di rottami ceramici, le ricerche che
feci tra questi non mi fecero trovare pezzi caratteri-
stici, in cui si potesse avere qualche indizio per la
loro data; noto fra i più singolari un pezzo di vaso
da macinare (5) di trachite bigia ; un pezzo della me-
desima pietra fu trovato lì vicino ; un manico di terra
molto grossolana impastata con pietruzze, appartenente
forse a un pithos, indi un pezzo di disco in argilla
scura con buco per sospensione.

Nelle vicinanze di Thronos è il santuario di Her-
mes Craneo, in cui furono rinvenuti, tra gli altri,
oggetti che risalgono all'epoca micenea (B).

(') Pauly, Realencycl., s. v. Bursian, II, pag. 568. Spratt, II,
pag. 105 seg. Quanto al nome Iìtjrij, il Pape-Benseler, per la mania
di trovare le etimologie sempre nelle lingue ariane, lo trasforma
in 4'ìji'ìj ; per me questa è una stiracchiatura, quando abbiamo
in Tracia una città dello stesso nome, Berta.

(2) Pauly, Realencycl. Bursian, II, pag. 568. Mus. of class,
aut., II, pag. 292. Spratt, II, pag. 102 seg. Per Pape-Benseler anche
questo nome deve essere ariano, ZLfivQTog da alia == Stolzenfels;
ma cfr. ZvfiQiTia demo dell'Attica e la probabile etimologia che
deriva da elementi di lingua protocretese : ~v -\- fiQitu, cfr. Spi-
ro? = ylvxvs (Esych.) nel nome di lÌQirófictQug e del resto ]/ su
nelle lingue ariane è ugualmente = yXvxvg (avxog).

(3) Cfr. in conferma anche il culto di Hermes Craneo colle
monete che hanno l'immagine di Hermes: Svoronos, Num. cret., I,
pag. 313 seg.

(*) Cfr. cap. I, pag. 159.

(5) Di simili mortai in pietra vedremo molti altri esempi
in appresso, meglio conservati.

(6) V. Mus. ital, II, pag. 913.

G. Candia.

Durante un lungo soggiorno in questa città, tra
le altre cose di cui mi occupai, fuvvi anche la que-
stione non ancora definita, se essa occupi o no il sito
di 'Hqàxleiov ('), del quale oggi porta il nome. In
seguito alle ricerche. fatte sul posto e sugli autori,
completate dalla scoperta di Apollonia, che credo aver
fatto nei pressi di Candia (2), penso di poter rispon-
dere definitivamente alla questione.

I passi degli autori che si riferiscono ai due o tre
porti di Cnosso : 'HqdxXeiov, Mdxiov (3), 'Afividóg (4),
sono tutt'altro che chiari, hanno dato luogo a dispute
fra i geografi moderni e sembrano contraddirsi, onde
ne vengono le seguenti opinioni :

1. Candia = 'Hqdxleiov = Mariov,

'Àfiviffo'g al Karterò (5),

2. Candia = Mdriov

"Afiviffós = cHquxXsiot al Karterò

3. Candia = 'Hqdxluov

'AfivKfóg e Mdxiov al Karterò (').

4. Heraclea ed 'HqdxXeiov distinte (8).

Mettiamo da parte quest' ultima distinzione che
non fa che imbrogliare sempre più la matassa.

L'opinione dello Spratt si fonda sul medesimo pre-
giudizio che ha inspirato i dotti di un mezzo secolo
fa a mettere il nome di Herakleion a Candia, il quale
non è confermato da alcuna tradizione. Restano le
altre due che bisogna discutere ; esse si fondano sulla
prevalenza che si dà ad uno o ad un altro degli
autori: Plinio e Tolomeo contraddicentisi. Il Mùller
è riuscito, con un ragionamento molto semplice ed
arguto, a combinare le varie tradizioni, senza guastar
troppo i testi ; e che egli fosse sulla buona strada
dell'interpretazione lo prova il seguente confronto dei
tre testi principali, che saranno d'accordo sol che si
facciano le più lievi e naturali correzioni.

(') Stavraki, pag. 71. Bursian, II, pag. 560. Spratt., I,pag. 67.
Pashley, I, pag. 293. Hoeck, I, pag. 403 seg. e 12. Svoronos,
I, pag. 150.

(2) Nota. René. Acc. Lincei, 18 marzo 1894.

(3) pag. 89.
<«) Ivi, pag. 63.

(5) Bursian.

(6) In parte Pashley, Mailer in Ptol., Kiepert.
C) Spratt.

(8) Pape Benseler.
 
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