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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Editor]
Monumenti antichi — 6.1896

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Patroni, Giovanni: Vasi arcaici delle Puglie nel Museo Nazionale di Napoli
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https://doi.org/10.11588/diglit.8556#0188
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VASI ARCAICI DELLE PUGLIE

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doppio ramo a barbe ed una linea ondulata complicata
con viticci e rosette punteggiate di rosso. Sul manico
superiore, piatto, v'è triplice linea ondulata con ornati
fitomorfi ; sotto il manico stesso, in uno spazio quadri-
latero circoscritto da linea doppia, fogliami e figurette
d'animali come nel terzo inferiore del vaso ; sulle spalle,
zone con tortiglioni che raggiungono quelle già de-
scritte del ventre. I manichi laterali sono circoscritti
da un ramo a barbe ed ornati con altro simile e tor-
tiglione. I medesimi ornati si ripetono sui labbri di
ciascun collo, dei quali uno è a bocca pervia, l'altro
a bocca chiusa, con forami a colatoio, tinta di rosso (').

Veniamo finalmente alla rappresentanza principale.
Essa è divisa in due dai manichi laterali e terminata
superiormente dalla doppia linea che serve anche di
confine alle zone già descritte : dal lato che corrisponde
al collo più corto tale linea terminale è invece un
ramo a barbe. Nello spazio compreso fra i due ma-
nichi sono rappresentati, tanto da una parte quanto
dall'altra, tre gruppi di due figure umane, ciascuno,
divisi da catene a punti interrogativi che pendono
dalla linea superiore di confine : uno di essi è qui rap-
presentato (fig. 7). Nel campo sono disseminati fo-
gliami, di cui non è espresso il gambo, stellucce, cer-
chietti, rosette punteggiate in rosso, animalucci ugual-
mente eseguiti a macchia, ma un poco più chiari di
quelli delle zone superiori, che sembrano rassomigliare
a capre, di cui talora pare eseguita la sola protome.
Le figure umane che campeggiano nel mezzo sono
rappresentate da due tratti verticali, contorti all'ingiù
per indicare i piedi, e riempiti di colore fino ad un
certo punto per indicare il corpo coperto di stretta
veste che dovrebbe arrivare incirca al ginocchio. In tutti
i gruppi la figura a s. dello spettatore ha veste bruna,
come il resto del disegno; quella a dr. l'ha rossa.
Sopra un tal corpo è disegnato un circolo che indica
la testa, con corti raggi che accennano a capelli ta-
gliati ed irti, e punto centrale per indicar l'occhio,
che talora è trascurato od unito ad uno dei raggi. Tali
caratteri di disegno, vestiario ed acconciatura mi fanno
ravvisare in queste figure, in contrapposto a quelle
del vaso «, il tipo maschile. Essendo qui poi le figure
sciolte, abbiamo anche la rappresentanza delle mani,

(') In altri di questi askoi i forami sono praticati nella
parete stessa del vaso, al punto in cui posteriormente venne
dal figulo adattato il collo, al cui fondo vengono a trovarsi.

che escono quasi improvvisamente dai fianchi a guisa
di palmette, e farebbero dare alle nostre figure il nome
di palmimani. Alcune figure portano degli oggetti :
quelle di cui si rappresenta il dettaglio al naturale
(che formano il gruppo mediano dalla parte terminata
superiormente dal ramo a barbe) portano, la nera un
oggetto fatto di due aste che rivolge verso la testa,
la rossa un cerchio; nel gruppo a dr. di questo la
figura vestita di nero porta il medesimo oggetto della
corrispondente, e dall'altra banda lo portano ugual-
mente le figure nero del gruppo a sin. e del gruppo
medio. In quest'oggetto io ravviserei un doppio flauto:
il cerchio è senza dubbio una corona. Tenendo conto
della relazione reciproca che corre evidentemente tra
queste dodici figure procedenti a due a due, e in cui il
diverso colore dell'abito, che si ripete allo stesso posto,
sembra indicare una fila diversa, io sono indotto a
riconoscere qui una processione o corteggio rituale,
probabilmente funebre, come un coro o danza per il
medesimo scopo ho riconosciuto nel vaso a. La rap-

Fig. 8.

presentanza è chiusa nella parte inferiore da un ramo
a barbe che vanno in su: sotto il fondo, un piano
circolare che interrompe il corpo sferoide, è come in-
scritto un quadrato a lati curvi rientranti, con le due
diagonali tirate, a doppie linee.

e) Museo Borbonico, n. d'invent. 16 (ultima nu-
meraz.) ; forma analoga al vaso precedente, ma senza
i manichi laterali (askos a doppio collo, v. la fig. 8) ;
alt. m. 0,24. Il vaso è decorato col sistema già studiato
e con motivi in parte noti, in parte variati, in parte
 
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