Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 7.1897

DOI Artikel:
Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [2]: l'ornamentazione geometrica
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.8557#0030

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
43

LA SITDLA ITALICA PRIMITIVA

44

Nella tomba erano (') una cintura, una fibula semi-
lunata, due altre del tipo della Certosa.

4. Proveniente dalla tomba n. 2868 (2) (fig. 10).
La forma è simile all' esemplare n. 3. I cordoni sono
sempre quattro ; ma i brevi spazi fra i due primi e i
due ultimi sono costellati di puntolini, disposti in tre

La situla qui descritta, collocata entro un ossuario
non cotto, era avvolta « da fino tessuto e da corteccia ».
Nella tomba erano tre fibule ad arco semplice, una
a doppia spirale, perle grandi e minute di vetro (').

5. Proveniente dalla tomba n. 2442 (2) (fig. 11).
La forma è la stessa dei due esemplari precedenti. I

file molto vicine e spesse. La zona più estesa fra il
secondo e il terzo ha una serie di figure d'uccelli : non
peraltro stampate a punzone, ma disegnate con file
di tubercoletti, che formano il contorno del corpo e
di bullette più grosse, che esprimono il rilievo del
corpo stesso nella parte centrale. Vale a dire che ab-
biamo qui una configurazione al tutto simile a quella
de' serpi delle due situle del predio Capodaglio di
Este (fig. 4) e di Rivoli veronese (fig. 7).

Le figure di uccelli sono alternate con gruppetti di
cinque bitorzoletti, eguali a quelli della situla prece-
dente. Finalmente dall' ultimo cordone si spiccano tanti
angoletti formati di minuti puntolini, col vertice in giù,
in fondo al quale è un' altra bulletta più grossa. Ango-
letti fatti con file di bitorzoletti furono assai per tempo
introdotti nell' ornamentazione geometrica. Uno de' più
antichi esempi è fornito da uno degli elmi di bronzo
senza cresta dell' antichissima necropoli tarquinièse (3).

(») Ibid., p. 61.

(2) Ibid., tav. Ili, fig. 1; cfr. p. 128.

(3) Ghirardini, Notizie, 1881, tav. V, fig. 23; p. 359, 360
(= Di un sepolcreto, ecc., p. 20, 21).

cordoni sono cinque, invece di quattro, e disposti a di-
stanze quasi eguali. Alternate coi cordoni sono quattro
file di bitorzoli ed una di piccoli apici o lineole verti-
cali. Una fila di puntolini è nella parte inferiore, e
da essa si staccano triangoletti simili a quelli della
situla precedente. Gli apici o strisciette verticali sono
pure elementi della decorazione geometrica già noti.
E cade anche qui in acconcio di ricordare il vasel-
lame eneo dell' agro falisco, nel quale compaiono di
frequente (3).

Erano nella tomba quattro fibule del tipo della
Certosa ed una cintura

6. Proveniente dalla tomba n. 2837 (5). Risponde
per la sagoma ai tre esemplari precedenti. Ma, in luogo
d' avere i cordoni trasversali, ha una serie di costole

(!) Marchesetti, Scavi cit., p. 12. Le perle grandi hanno
una forma singolare, che è data dalla tav. IX, fig. 5. Quanto
all' uso d'involgere di tessuti i vasi di bronzo, cfr. p. 203.

(2) Ibid., tav. Ili, fig. 2; cfr. p. 108.

(3) Barnabei, Mon. aut. cit., col. 215, fig. 97 (= tav. Vili,
fig. 2); col. 219, fig. 99, a, b.

(4) Ibid., p. cit.

(5) Ibid., tav. II, fig. 11; cfr. p. 127 e p. 200.
 
Annotationen