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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 7.1897

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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [2]: l'ornamentazione geometrica
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STUDIATA SPECIALMENTE IN ESTE

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borchie talune sono veri chiodetti colla spina, altri
bottoncini coli' occhielletto.

Tazza a due manichi orizzontali con rade borchie

Fio. 30. — pa Barnabei, op. cit, nella pres. col., nota 1.

Presso all' orlo superiore e alla radice delle anse ; pub-
blicata (>) (fig. so). La suppellettile magnifica della
tot»ba è tutta edita nel suo insieme (2).

Necropoli di Celle.

Tomba XVIII. — Anforetta o vaso a bulla (3)
^1 genere di quelli sopra indicati : bellissimo e noto-
rie anche per la buona conservazione delle borchie,
assai copiose, che lo adornano. Attorno alle promi-
nenze del ventre le borchie sono disposte a circolo.

TombaXXVIII. — Tazza a doppia ansa ornata
attorno al ventre e sulle anse di chiodi (4). Massime
verso le estremità delle anse, dove si uniscono al
ventre, i chiodi sono sparsi copiosamente.

La suppellettile di questa tomba ancora inedita
accenna ad età alquanto tarda.

Detto dei vasi borchiati falisci non voglio la-
nciare di ricordare una ciotola-coperchio scoperta a
Narce nella località detta Buco di Cesare, tutta
adorna, anziché di borchie di bronzo, di laminette di
stagno, con cui sono formati triangoletti pieni, doppi
angoli, figure quadrate con croci swastike, linee a zig-
Zag e incrociate. Una seconda ciotola adorna con la
stessa tecnica di un meandro fu trovata a Calcata
Presso Narce. Ambedue i vasi ho veduto al Museo na-
sale di Villa Giulia: e sono debitore all'egregio sig.
|ng- lianiero Mengarelli d'avere su di essi chiamata

la

mia attenzione.

Gli esemplari de' vasi imbullettati di questo primo
^lllPpo, che noi siamo venuti prendendo singolarmente

0 Barnabei, ibid., col. 222, fig. M h. Cfr. col. 218.

(2) Ibid., col. 219-224, fig. 99a-2.

(3) Cfr. per la forma Barnabei, ibid., col. 230, fig. 101.

;i (") Cfr. per la forma Barnabei, ibid., col. 205, fig. 94. Ma
nostm esemplare non ha il piede, né le anse biforcate.

Monumenti antichi. — Voi,. VII.

ad esame sono, a parer mio, quelli, che offrono i prin-
cipali dati per determinare l'origine prima e il primo
svolgimento di questa sorta di ornamentazione.

I vasi di Tarquinia, di Vulci, di Vetulonia, di
Bisenzio, di Volsinii nel territorio etrusco, quelli di
Monte S. Angelo nell' agro falisco richiamano la
schietta età di Villanova, quando dominava presso che
universalmente il vetusto rito dell' incinerazione e
della deposizione delle ossa combuste nelle tombe
a pozzo.

È mestieri richiamarci qui a ciò che esponemmo
già nella I parte intorno agli elementi costitutivi della
civiltà di quel tempo (')• Agli elementi più antichi risa-
lenti all' età del bronzo delle terremare, si aggiunsero
altri, che, importati originariamente per via di mare, si
trapiantarono nel paese e si svolsero quivi, innestan-
dosi e contemperandosi a mano a mano coi primi.
L'Hoernes vorrebbe che la cultura di Villanova de-
rivasse solo dai secondi elementi. « Die Villanova-
Kultur hat ihren Weg wahrscheinlich nicht von Norden
nach Siiden, sondern von Siiden nach Norden ùber den
Apennin genommen » (2). Ma, mentre io, d'accordo col-
l'Helbig, coli' Undset, col Pigorini, col von Duhn, collo
Gsell, ammetto senza esitanza questo andamento della
civiltà di Villanova ne' suoi nuovi elementi venuti dal
traffico marittimo, operante sulle coste del Tirreno,
non posso con essi disconoscere quel substrato pa-
leoitalico, il quale si era già formato anteriormente
in direzione opposta, da nord a sud, e la cui origine
è da cercare appunto nel patrimonio industriale delle
terremare.

La tecnica della imbullettatura ornamentale de'
vasi fittili non ha che fare coi primitivi elementi,
ma dee connettersi coi nuovi. La ragione di ciò scatu-
risce anzitutto dalla natura e dalla materia propria di
cotesta tecnica.

Conveniva che vasi laminati di bronzo si intro-
ducessero nel paese, perchè si pensasse di contraffarne
le forme e gli ornati ne' vasi fittili, e s'applicassero
a questi le borchie. Queste medesime borchie fatte
di tenui bracteae di bronzo appartenevano ai prodotti,
che ottenevansi con la tiratura delle lamine a mar-

ci) Parte I, col. 203.

(2) Streitfragender Urgeschichte Italiens: estratto dal Glo-
bus, LXV (1894), n. 3, p. 3.
 
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