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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 7.1897

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Savignoni, Luigi: Di un bronzetto arcaico dell'acropoli di Atene e di una classe di tripodi di tipo greco-orientale
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https://doi.org/10.11588/diglit.8557#0161

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E DI UNA CLASSE DI TRIPODI DI TIPO GRECO-ORIENTALE

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decorazione, non però in modo che l'uno non abbia
qualche cosa dell' altro ; anzi taluni esemplari, e cioè
i nn. I-IV e i nn. VI-VIII (cui accede in parte anche il
n. X), offrono tali concordanze fra loro, sia nello schema
delle figure, sia anche nel significato, o in tutto o in
parte, delle medesime, da far supporre che siano usciti
da una stessa officina.

Ma questo bel complesso di elementi tectonici e
decorativi molto abilmente combinati non è punto la
creazione d' un sol giorno e tutta d'un getto, sì bene
il prodotto finale di un lungo e graduale sviluppo, del
quale uno stadio immediatamente precedente ci è rap-
presentato da un tripode, 1' unico conservato quasi in-
tero, proveniente da Metaponto, col quale si aggruppano
altri frammenti, trovati anch' essi nell' antico suolo el-
lenico. Eccone la piccola serie:

1. Il suddetto tripode di Metaponto, ora nell' an-
tiquario di Berlino. Tutto in bronzo fuso. Pubbl. prima
molto insufficentemente, da Panofka, Cab. Pourtalés,
tav. XIII, ed ora di nuovo, col permesso della Direzione
dei R. Musei di Berlino, nella nostra tav. Vili; ve-
dine anche i particolari nelle fig. 18 e 19 alla p. 329
e 332. Cf. poi Panofka, op. cit., p. 80 e segg. Priederichs,
Kl. Kunst, p. 192, n. 768. Bull. d. List. 1895, p. 99,
n. 6. Nouv. Annales, II, p. 238 (De Luynes), dove
è anche figurato in piccolo alla tav. C, ri. 3. Furt-
wàngler, Bronzefunde, pag. 68 e Olympia, IV, p. 127
( « vorsugliche echi griechisch archaische Arbeil » ).
Alto m. 0,735; il leoncino giacente siili'anello supe-
riore alto m. 0,06, lungo m. 0,115; la vacca alta
m. 0,10, lunga m. 0,15 (dall'orecchio s. alla coda).
Nessun restauro; invece mancano tre dei serpentelli
sottoposti all' archetto. Ritocchi al cesello sì negli ani-
mali che nelle palmette: linee orizzontali sulle ciocche,
plasticamente modellate, dei cavalli ; linee a raggi nel
margine rilevato della giubba dei leoni; quattro coppie
di linee disposte a losanga sulla groppa dei buoi,
inoltre varie incisioni agli occhi, alla bocca e in altre
parti di ciascun animale.

2. Vari frammenti provenienti da più tripodi, molto
probabilmente dello stesso tipo del n. 1, rinvenuti
negli scavi di Olimpia. Raccolti e illustrati da Furt-
wàngler op. cit. p. 126, nn. 813, 813a; p. 129 seg.,
n. 814-822, v. tav. XLV1II; forse anche p. 150,
nn. 950, 951 ; p. 152, n. 964; e nn. 74, 75 (cf. p. 130

Monumenti antichi. — Vol. VII.

n. 822). Il grande guasto degli utensili è dovuto all' es-
sere stati i loro membri per la maggior parte eseguiti
in ferro (p. 126). Cf. poi ivi p. 131 e tav. XLIX c
la ricostruzione di uno di tali tripodi fatta con pa-

Fig. 4.

recchi di questi frammenti, secondo il modello del
tripode di Metaponto.

3. Tre frammenti di figure in bronzo di guerrieri
imberbi (Amazzoni?) (') fuggenti verso d., con la

Fig. 5.

testa rivolta indietro e le mani ai fianchi, almeno
nel meglio conservato. Questo porta un chitonisco, le-
gato alla vita ma sciolto alla spalla d., che resta nuda,
e ripiegato obliquamente sul petto ; gli altri hanno un
abito accollato. Trovati nei recenti scavi siili' Acro-

(') Il petto delle fig. 5 è assai gonfio. Cf. Gsell. Fouilles
de Vulci, tav. V-VI, ma anche Martha, Art. etr. p. 506, fig. 341.

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