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311

DI UN BRONZETTO ARCAICO DELL' ACROPOLI DI ATENE

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d'Iside a Vulci, così ricca di oggetti di spiccato carattere
orientale ('). È fatto evidentemente per uso funerale,
di una lamina assai sottile di bronzo alla stessa guisa
del pieduccio, sul quale posa, e che dentro aveva pro-
babilmente un' anima di legno : sembra che abbia so-
stenuto un piccolo bacino di bronzo (2). Qui oltre le
tre aste, che sorgono quasi verticalmente dalle zampe
di fiera e che sono a differenza di tutto il resto, eseguite
in ferro, si ritrova per la prima volta, invece dello
sbarre orizzontali, un congegno di sbarre incrociate,
che partono dalle zampe congiungendole col collo.
Questo è quasi un cilindro senza fondo col labbro su-

Fig. 8.

periore ripiegato in fuori e adorno di foglioline, le quali,
al pari che le zampe, mostrano delle incisioni ; tutte
le aste del fusto sono piatte. L'idea staticamente fe-
lice delle sbarre incrociate, che già si vede applicata
in un esemplare così antico e in manifesta dipendenza
dai modelli assiro-babilonesi, ricorre anche nel tripode
del noto vaso Northampton (fig. 8); la quale analogia è
per noi preziosa per la indubbia attinenza di questo
vaso ad una fabbrica ionica (3).

(1) Alto m. 0,2G, diam. del collo ra. 0,095. Pubblicato in
modo sufficiente da Micali, Monum. ined., tav. Vili, 7 (donde
la nostra figura); cf il testo p. G8; Furtw&nglir, 1. cit., p. 127.
I due pezzetti, che nella figura si vedono sporgere da una parte
e dall' altra del collo, sono le estremità di un chiodo di bronzo,
che lo attraversa. — Sulla detta tomba e sull'epoca di essa
(VII-VI sec. a. Cr.) cf. Martha, L'art étr., p. 109 segg., colla
bibliografìa, ivi.

(2) « Altri sostegni di una simile fabbrica dell' istessa tomba
portavano lampade: almeno una lampada adatta trovavasi in-
sieme ri. Questa e le altre informazioni in proposito devo alla
gentilezza del sig. A. J. Evans, che rivide per me l'oggetto.

(3) Gerhard, Aus. Vasenb., IV, tav. CCCXVII-XVIII. Il vaso
spetta ad una fabbrica ionica orientale, finora indeterminata ; cf.
Furtwiingler, Goldfund von Vettersfelde, p. 26, nota 3. Stud-
niczka in Jahrb. d. Inst., V, 1890, p. 142 seg. e in Eranos

Connessa con questa, piuttosto che colle successive,
sembra la forma del tripode di Palestrina, ora nel Museo
Kircheriano, qui nuovamente pubblicato (fig. 9) (').
Ritroviamo qui lo stesso numero di aste; ma un po'

Fig. 9.

diversa n' è la disposizione. Nove bastoncelli di ferro
sorgono a tre a tre da ciascuna zampa e si congiungono

Vindobonensis, p. 236. Bullo, Silene, p. 6, 8 ; 12. Il dipin-
tore nel suo disegno non si è curato d'indicare più che due
delle sbarre incrociate; non ò chiaro abbastanza se l'asta
mediana verticale sia la terza gamba, oppure un puntello al
centro del lebete, ciò che pare più probabile per il rigonfiamento
della medesima all' estremità superiore (se pure è esatta l'imma-
gine del Gerhard): in questo caso si potrebbe ricordare la ma-
niera egiziana di rappresentare la veduta di un solo lato degli
oggetti (cf. anche la lepre dell'ornato dello stesso vaso che fa
pensare agli animali dei vasi rodi e « protocorinzì »). Ad ogni
modo è un tripode a verghette applicato a un cratere d' uso
pratico, nonostante che la posizione delle gambe, eventualmente
anche il puntello, rammenti quelle dei tripodi del tipo solito.
Cf. anche le sbarre incrociate (bacchette ritorte) nel tripode di
Narce, Monum. dei Lincei, IV, 1894, p. 433, fig. 187. — Qui poi
non sarà fuor di luogo il notare come a questo tipo della « tomba
d'Iside » sembri rimontare la forma del tripode romano : v. p. e.
il rilievo in Wiener Vorlegcblàtter, 1888, tav. IX, 3«. Ricordo
infine che tripodi d'una forma simile, in legno, si vedono tut-
tora in Grecia usati come sostegni dai venditori ambulanti.

(!) Pubbl. prima in Mon. d. Inst., X, tav. XXXIa, 2; meglio,
ma ancora insufficientemente, in Annali d. Inst. 1879, tav. C, 8.
CI Bull. d.Inst. 1876, p. 125. Furtwangler, Bronzefunde, p. 69;
Olympia, IV, p. 127. Rcisch in Helbig, Fiihrer, II, p. 409, n. 72.
In Annali d. Inst. 1876, p. 250, n. 2, si accenna a frammenti
d'un altro somigliante. Altezza m. 0,56.
 
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