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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 7.1897

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Savignoni, Luigi: Di un bronzetto arcaico dell'acropoli di Atene e di una classe di tripodi di tipo greco-orientale
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https://doi.org/10.11588/diglit.8557#0168

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319

di un bronzetto arcaico dell' acropoli di atene

320

Molto più progrediti ed artistici, ma sempre
della stessa categoria, sono due tripodi, somiglian-
tissimi fra loro, l'uno di Cipro ('), l'altro (fig. 13)
d'Atene (2), interamente fusi in bronzo, coi quali
sembrano concordare alcuni frammenti di Olimpia (3) :
le gambe piatte e ancora un po' incurvate, le quali
sorreggono un collo decorato lì di un fregio ar-
caico di animali correnti, qui di una fila di cerchielli
uniti da tangenti, sono simili a quelle dell'ordinario tipo
greco-europeo, tranne che nel primo esemplare termi-
nano in zampe di solipede, e di più sono rafforzate ai lati
da bacchette arcuate e con un peculiare attorcigliamento
ai vertici, le quali non sono che una variante dell' ar-
chetto del tipo La Garenne, cui somigliano anche per
1' anello inferiore (4). Anche con questa forma più
progredita ci vediamo rimandati all' Oriente sia per la
provenienza dell'uno d'essi (Cipro), sia per la somi-
glianza delle loro volute con quelle del capitello ionico
arcaico (5) ; mentre tanto a causa del carattere della
tomba, donde uscì l'esemplare ateniese (fi), quanto
per la cronologia di quasi tutti gli altri (7) questi
vari tentativi ci si presentano come paralleli allo svi-
luppo del tipo puro.

Di questo un grado intermedio tra quello di La
Garenne e il metapontino ci è rappresentato dai seguenti
esemplari :

(') Cesnola, Cyprus, p. 335 = Cesnola-Stern, tav. LXX, 1.

(2) Pubbl. Olympia, IV, p. J31; meglio, e coli'urna che
sorregge, Athen. Mitth. d. Intt., 1893, tav. XIV, cf. p. 414 seg.
(Brùckner). Cf. ora De Ridder, Gataloguc des bronzes de la so-
ciété archaeol. d'Athènes, n. 1, e anche ivi altri fammenti, spe-
cialmente nn. 9 e 10.

(3j Olympia, IV, p. 130 seg., un. 823, 824.

(4) Una forma analoga, per quanto abbreviata, mostra pure
Vvnifhjixa del caldaio sul vaso a f. n. con Pelias e Medea,
Gerhard, Aus. Vasenb., Ili, tav. CLVII, 1.

(5) Furtwangler, 1. cit, p. 131, osserva che perciò la patria
di questa forma dev'essere la stessa del capitello ionico, e nel-
l'aspetto del membretto a volute senz' abaco c kymation rav-
visa una conferma della teoria di Puchstein, Das ion. Capiteli,
Beri. Winckelmannsprogr., 1887.

(c) Rinvenuto insieme a vasi dello « stile del Dipylon »; cf.
Briickner, 1. cit.

(7) Si può desumere dall'epoca delle tombe rispettive (Re-
gulini-Galassi, l'alerii, Narce) : v. la bibliografia più sopra. I
più semplici delle due ultime necropoli sono più antichi di
quelli del Museo Gregoriano ed anche dell'esemplare di Pale-
strina, p. 312, associato già a vasetti « protocorinzi », che qui
mancano ancora assolutamente. Non pare che si possa discen-
dere più giù del VII sec. a. Cr.

a) Tripode di ferro trovato nella tomba Regu-
lini-Galassi a Cervetri. È ignoto il luogo ove ora si
conserva. Pubbl. Grifi, Mon. di Cere antica tav. VI, 4,
donde la nostra fig. 14; cf. ivi, p. 176: «di questi
tripodi ne furono trovati quattro, due grandi, due più
piccoli » ; gli altri non possono essere che i due già
esaminati a p. 316 e il seguente

b) Tripode di bronzo proveniente dalla stessa
tomba, ora nel Museo Gregoriano. Pubbl. Mas. Gregor.
(ed. A), I, tav. XII, 5, e meglio da una fotografìa alla

PlG. 14.

nostra fig. 15 ; cf. Reisch in Helbig, Filhrer, II, p. 322,
n. 157. Furtwangler, Olympia, IV, p. 127 e Dron-
sefunde, p. 69, dove lo giudica di provenienza straniera.

c) Frammenti trovati a Cipro : Cesnola, Salaminia,
p. 62 e tav. Ili, fig. 1 a, b, c, fig. 4, 5 ; id. Cyprus,
tav. XXX = Cesnoia-Stern tav. LXXI, cf. ib. p. 277.
Archetti perforati di bronzo con residui di aste di ferro
e adornati con teste di bue, come in b ; zampa di
fiera, in bronzo, con resti parimenti di ferro. Cf.
Furtwangler, 11. citt.

d) Altro simile, parte in ferro, parte in bronzo,
come il summentovato di Palestrina e il precedente c.
Pubblicato per la prima volta qui alla fig. 16. Trovato
di recente a Falerii; conservasi nel Museo romano
di Villa Giulia. Da una tomba a camera apparente-
mente rovistata in antico, nella necropoli Penna.
Alt. m. 0,61 ; diametro del cerchio superiore m. 0,28.
Fu rinvenuto intero, ma spezzatosi in seguito per esser
molto malandata la parte ferrea, è stato ricostruito
cogli stessi suoi frammenti e rinforzato dietro da un' ar-
 
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