Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
317

E DI DNA CLASSE DI TRIPODI DI TIPO GRECO-ORIENTALE

318

provengono dalla tomba Regnimi-Galassi (1), le

gambe, fatte con bande a sezione quadrangolare,

sono bensì tripartite, ma priye di zampe leonine,

come nel tipo ordinario, e incurvate in alto prima

di connettersi colla fascia (non anello a bacchetta),

e schiacciati in modo da formare come un' entasi, sono
alcuni tripodi di Falerii, nei quali le triplici liste delle
gambe non hanno che il rinforzo di una piastrina ; uno
di essi si vede qui riprodotto alla fig. 12 (]). Ed è
sempre 1' Oriente che fornisce i modelli, come anche
in questo caso ci fa indovinare un esemplare di Cipro,
che diversifica dai precedenti solo per la mancanza
dell' anello, non però delle spranghete, e per le gambe
a liste larghe e semplici, nel disegno delle quali tut-

Fig. 12.

Fig. 13.

che ne costituisce il collo; oltre a ciò tale sistema
si complica non solo con quello, già noto, delle
sbarre incrociate a rinforzo delle bande mediane, ma
anche coli' aggiunta peculiare di tre corte liste verti-
cali terminate ad uncino, che uniscono il collo coi
rispettivi punti d'incrociamento, e che portano fisso
all' esterno un cerchietto per sorreggere forse un piat-
tello od altro in corrispondenza con qualche cosa appesa
a un attaccaglio sovrastante. V è poi un anello interno
congiunto semplicemente con liste che partono da dietro
alle bande mediane, ma esso si trova non già in basso,
bensì più su che a mezza altezza, probabilmente per
uso pratico (-'). Non molto dissimili, ma più semplici

(') Museo Gregor., I, tav. XIV, 1 = Martha, L'art étr.,
p. 107, fig. 99 ; cf. Reisch in Helbig, Fuhrer, II, p. 341, nn. 295,
314. Altezza del primo (che è quello qui figurato) m. 1,05, fino
all' orlo della caldaia ra. 1,49 ; dell' altro rispettivamente m. 1,08,
m. 1,50. Sono modernamente ricostruiti secondo gli avanzi che
si conservano accanto ad essi nel Museo Gregoriano.

(2) Presentemente vi è posto sopra un piatto di bronzo. E
ben possibile che tale anello fai origine (anche nello stadio La
Garenne) avesse uno scopo siffatto, comò p. e., reggere un piatto
o un vaso (il kyathos per attingere dal cratere ?) fino a quando,
come nel tripode metapontino e nei vulcenti, fu anch'esso oc-
cupato da figure decorative ; v. per ciò la tazzina per attingere
posta sull'anello dell'esemplare fig. 99 d della nota seguente;
cf. il luogo cit. ivi, p. 218. Nel Museo di Villa Giulia in Roma si
conserva un vnót)r]^a fittile arcaico della forma dell' holmos (Fa-

tavia mi par di ravvisare delle nervature accennanti
già alle triplici suddivisioni (2).

lerii, tomba XXV): da un attaccaglio (in origine erano tre) pende
un vasetto-attingitojo. Cf. anche M. dei Lincei, IV, tav. Vili, 13 :
tripode con uncinetti per gli attingitoi. Nel Musco Ftrusco di Fi-
renze ne ho visto uno simile, della stessa provenienza, che ha
un attingitojo appeso e la tazzina sottostante, come nella citata
fig. 99 d. Ad ogni modo nei casi in cui, come nel presente, vi è
anche il cratere, non si può pensare ad altro che a rginoifeg ànvooi.

(') Monum. dei Lincei, IV, 1894, p. 217 segg., fig. 99, c, d,
e tav. Vili, n. 11 (maggiori variazioni mostra iln. 13 ivi, mentre
quello a p. 433, fig. 187, citato sopra p. 312, nota 3, ha l'aspetto
di un tripode del tipo ordinario, ma senza lebete e colle
sbarre incrociate). Da tomba a fossa, intatta, con sarcofago di
tufo e loculo pel vasellame, e però simile a tombe di Narce,
donde oggetti simiglianti, cf. ibid. Un uguale tripode, fram-
mentario, trovato a Veio, sta nel Museo Preistorico di Roma; cf.
anche nota precedente. Sono tutti di lamine sottilissime per uso
funerario come l'esemplare p. 310, fig. 7. Ancora nessun indizio
di commercio coi Greci, ma solo coi Fenici. Ad ogni modo io
considero i suddetti tripodi come importati dal di fuori, al
pari di altre cose in bronzo ed altre materie provenienti da
quelle necropoli. L'altezza di essi varia da m. 0,219 a m. 0,324.

(2) Perrot-Chipiez, ffist. de l'art, III, p. 864, fig. 631. Nei
tripodi della specie comune le spranghe di rinforzo vanno dal-
l' una all'altra direttamente, non già, come qui, congiungendosi in
un punto centrale, oppure sono sostituite da un anello tangente
a tutte tre le gambo. Cf. esemplari presso Reisch, Griech. ÌVeih-
gesch. p. 62, fig. 1-3, e Baumeister, Denkm. I, p. 104, fig. 110. Varie
forme di tripodi di questa sorta sono raccolti da De Luynes,
Nouv. Annales, II, 1838, tav. c. Una forma più primitiva mostra
un tripode della «grotta d'Iside » presso Micali, Mon. ined., tav.
VIII, 6 (senza spranghe).
 
Annotationen