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E DI UNA CLASSE DI TRIPODI DI TIPO GRECO-ORIENTALE

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nella quale impresa l'eroe è secondato da Ermete (')> di
cui ben s'intende l'intervento così qui, come in altre
rappresentanze dello stesso soggetto, dipendenti da
una versione più recente, alla quale pare che alluda lo
stesso Euripide (2). Non mancano indizi per farci rite-
nere che la favola di Admeto ed Alceste fosse già per
tempo acquisita sì alla poesia che all' arte greca (3) ;
ma la prima illustrazione figurata, in una forma ar-
caica molto semplice, della vittoria di Eracle sulla
Morte secondo la versione più antica ci si presente-
rebbe ora nel nostro tripode n. Ili (4).

(') Perseo, secondo De Witte (v. sopra p. 294), il quale
riconosco invece nella figura, da me spiegata per Thanatos, Er-
mete che porta in braccio la piccola Venere ; rappresentanza,
elle, a dire il vero, non intendo, come non intendo l'unione di
Perseo con Eracle ed Ermete. Le ali, che qui si vedono al cap-
pello di quest'ultimo, non sono per quest'epoca senza analogie;
cf. i due vasi a figure nere citati presso Roschcr, Lexikon
col. 2400, lin. 22 segg. e Heydemann, Griechische Vasen-
bilder, EU, 2.

(2) Ih. vv. 850 segg. ; la quale versione ha per fondamento
la discesa di Eracle nell'inferno. Per le rappresentanze v. le
citazioni presso Preller-Plew, II, p. 317, nota 2, ed Engelmann
in Roscher, op. cit., I, col. 235 : Ermete è presente sopra un sar-
cofago in Arch. Ztg., 1863, tav. CLXXIX, e nel rilievo presso
Baumeister, Denkm. I, p. 46, fig. 52. Qui apparterrebbe anche la
scena della colonna di Efeso, secondo Robert, Thanatos, p. 37,
e Arch. Màrchen, p. 170 segg.

(3) Omero, II. II, 713-15, ricorda un figlio di Admeto ed
Alceste ; e la versione euripidea della violenza fatta a Thanatos
era già presso Frinico (cf. fragra, trag., Phryn. 2, 3). Neil' arca
di Cipselo Alceste assisteva ai ludi funebri per Pelia (Paus V,
17, 11); e nel trono di Amicle era Admeto col carro tirato
da leone e cinghiale (ib. Ili, 18, 16). Cf. Preller-Plew, 1. cit.
p. 315 segg. ed Engelmann, 1. cit. col. 233 segg. Per le varie
versioni della favola v. principalmente Dissel, Mythos v. Adme-
to.? u. Alkestis, p. 2 segg.

(4) Forse qui deve riferirsi anche la gemma presso King,
Gems and rings, II, tav. XXXVI, 5, con Eracle seduto e quasi
sonnolento, dietro il quale trapassa una figura barbata e alata,
in cui il Fnrtwiingler, presso Roscher, Lexikon, I, col. 2241 seg.,
lin. 60 segg., inclina a riconoscere Thanatos, veramente in una
situazione a lui oscura, ma che potrebbe accordarsi colle citate
parole di Euripide, se vi si ravvisasse Eracle appostato presso
la tomba di Alceste, ma non ancora accortosi dell'arrivo del
demone. — Collo stesso mito potrebbe dichiararsi anche la
rappresentanza, finora inesplicata, di un vaso pugliese (Miner-
vini, Mon. di Barone, I,tav. XVIII; cf. Furtwaangler, 1. cit.) dove
Eracle con stivali alati, che in nessun'altra circostanza si spie-
gano meglio che in questa, accompagnato da Ermete, che gli sta
dietro, siede rivolto ad una donna che ha la testa velata (cf. l'Al-
ceste dei sarcofagi, specialmente Arch. Zeitung, 1. cit. qui sopra,
nota 2). Presenti: Pane indicante la campagna, e, nel piano
superiore, dalla parte di Eraclc Athena, la sua compagna co-
stante, e, sopra Alceste, Afrodite ed Eros, esprimenti il grande
amore dell'eroina. E una conversazione con lei, come sembra,
nel momento successivo alla sua liberazione.

Fin qui soltanto scene costituite da figure staccate ;
ma gruppi non mancano, in vero ancor molto sem-
plici. L'arcaico schema della corsa combinata con
un' azione più definita per 1' aggiunta d' una seconda
figura ci dà i gruppi B 1-2 del n. IX; la mera
paratassi produce il terzo gruppo B 3, il quale
d'altra parte si connette per il soggetto col secondo,
mentre B 1 fa parte a sè. In questo è rappresentato
Eracle strozzante il leone, che furibondo gli si è
slanciato al collo, secondo uno dei tipi più antichi
di questa scena, che ci fa pensare all' 'HQccxlrjg ayionv
xòv Xéovxu del trono amicleo ('). B 2 ci mostra l'eroe,
che caricatosi il cinghiale d'Erimanto lo porta di
corsa v. d., cioè verso Euristeo (B 3) sporgente colla
testa e le mani supplichevoli dal ziro, dietro al quale
è una donna, forse la madre, in veste lunga o cuffia
puntuta, anch' essa sorpresa e supplicante (2). Si sa
che questo tipo umoristico ricorre in due dei ricordati
vasi ceretani, sebbene non in questa ma nell' altra
scena di Eracle reduce col Cerbero (3) ; e forse nella
stessa cerchia "artistica, indicata da questi vasi, si
potrebbe ricercare l'origine del tipo comune alle
due scene, che per il Klein conserva ancor troppo del-
l' ingenuità del periodo antichissimo per poterla at-
tribuire all' arte dei vasi a f. n. (*).

Dell' Eracle ed Acheloo in IX A 1 già s' è fatto
cenno a p. 344. La lotta è decisa, e al mostro (che è
del tipo ionico) (5) l'eroe spezza già il corno, mentre
col braccio s. gli ricinge tenacemente il collo, secondo
un tipo figurativo, di cui una forma più primitiva ci
è presentata da un' antichissima moneta di Phaselis (fi).
Se, come da questa appare, un tal tipo della lotta
era già fissato nell'Oriente in età ben remota, si può
ragionevolmente supporre, che in una forma non discor-
dante dal medesimo si presentasse la ngòg 'J^sX^ov
^HqaxXtovg nah] nel trono di Bathykles, piuttosto

(1) Cf. Furtvvangler presso Roscher, Lexikon, I, col. 2190 seg.

(2) Cf. Klein, Euphronios*, p. 95 seg.; v. a p. 86segg. l'elenco
delle rappresentanze vascolari. Euristeo nel ziro si vede anche
in un bronzetto trovato di recente a Delfo, figurato in Gazette
des Beaux-Arts, 1895 (p. 18 dell'estratto).

(3) Diimmler, Ròm. Mitth., Ili, 1888, p. 166, ir. II e III.
V. sopra p. 284, nota 1.

(4) Loc. cit. p. 93.

(3) V. addietro p. 283 seg.

(6) Gardner, Types, tav. IV, 1. Cf. Fnrtwiingler, 1. cit,,
col. 2210, dov' 6 ricordato anche il nostro gruppo.
 
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