DOI Artikel:
Pasqui, Angiolo: La villa pompeiana della Pisanella presso Boscoreale
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.8557#0216
415
LA VILLA POMPEIANA DELLA PISANELLA
416
medesimo armadio erano stati deposti questi altri
utensili :
/) Due grandi vasi-misure di bronzo, uno dei
quali con ansa decorata in basso da foglia di vite e
con indice disteso entro la bocca.
g) Un vaso grande pure di bronzo (n. 165), mu-
nito di ansa la quale è compita in basso da foglia
e superiormente da cerniera che accenna ad un coper-
chio, come vedesi nella figura che qui si aggiunge
(tìg. 10).
leggesi il nome di Tiberio Claudio Annone (n. 337),
cioè :
Tale scoperta fu già annunziata nelle Notizie
del 1895 (p. 211). Vicino ad esso giaceva una patera
di bronzo fusa e tornita (tìg. 11), ed una grande cal-
Fig 12.
1 : 1
h) Tre casseruole di bronzo fuse e tornite (n. 166-
168), di forma comune, ma con avanzi di argentatura
interna.
ì) Un colum di lamina (n. 172) finamente pun-
teggiato a disegno geometrico.
I) Alcuni utensili per toletta, cioè, volsellae,
cura-orecchie, vaselli e chiocciole per pomate.
un) Infine alcuni utensili chirurgici, cioè taste,
specilli e lancette.
Poco distante dall' armadio si raccolse per terra
un sigillo di bronzo, in cui a leggenda retrograda
daia (n. 149) di forma lenticolare e con manico ad
arco, terminato da teste di cigno. Questi oggetti .si
suppose fossero caduti dal di sopra dell' armadio.
Sull' angolo dell' atrio, a manca della porta che
metteva alla cella dell' atriensis (tav. XIV, B), era
altro armadio con guarnizioni di bronzo, cioè maniglia,
cerniere e serratura. Conteneva alcuni vasetti di vetro
in forma di ciotole (n. 185, 186, 189) e di bottigliette
(n. 212-218); inoltre rozze stoviglie cioè boccaletti e
scodelle, ed alcune ciotole a vernice corallina e con
marche di officine campane (n. 233, 238).
LA VILLA POMPEIANA DELLA PISANELLA
416
medesimo armadio erano stati deposti questi altri
utensili :
/) Due grandi vasi-misure di bronzo, uno dei
quali con ansa decorata in basso da foglia di vite e
con indice disteso entro la bocca.
g) Un vaso grande pure di bronzo (n. 165), mu-
nito di ansa la quale è compita in basso da foglia
e superiormente da cerniera che accenna ad un coper-
chio, come vedesi nella figura che qui si aggiunge
(tìg. 10).
leggesi il nome di Tiberio Claudio Annone (n. 337),
cioè :
Tale scoperta fu già annunziata nelle Notizie
del 1895 (p. 211). Vicino ad esso giaceva una patera
di bronzo fusa e tornita (tìg. 11), ed una grande cal-
Fig 12.
1 : 1
h) Tre casseruole di bronzo fuse e tornite (n. 166-
168), di forma comune, ma con avanzi di argentatura
interna.
ì) Un colum di lamina (n. 172) finamente pun-
teggiato a disegno geometrico.
I) Alcuni utensili per toletta, cioè, volsellae,
cura-orecchie, vaselli e chiocciole per pomate.
un) Infine alcuni utensili chirurgici, cioè taste,
specilli e lancette.
Poco distante dall' armadio si raccolse per terra
un sigillo di bronzo, in cui a leggenda retrograda
daia (n. 149) di forma lenticolare e con manico ad
arco, terminato da teste di cigno. Questi oggetti .si
suppose fossero caduti dal di sopra dell' armadio.
Sull' angolo dell' atrio, a manca della porta che
metteva alla cella dell' atriensis (tav. XIV, B), era
altro armadio con guarnizioni di bronzo, cioè maniglia,
cerniere e serratura. Conteneva alcuni vasetti di vetro
in forma di ciotole (n. 185, 186, 189) e di bottigliette
(n. 212-218); inoltre rozze stoviglie cioè boccaletti e
scodelle, ed alcune ciotole a vernice corallina e con
marche di officine campane (n. 233, 238).