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249

OAMARINA

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da una mediocre fotografia, aggiungendo che essa
è alta oltre un palmo; non avendo veduto, per ge-
losia del proprietario, il bronzo originale, non posso
ben dire, se si tratti di un manico di specchio, o di
un sostegno di mobile. Una donna vestita di chitone
ionico, chitonisco ed himation, con diadema in testa,
levando le braccia aperte ad angolo, regge un soste-
stegno appoggiato alla sua testa e foggiato a capitello
ionico. Che questo dovesse servire di appoggio a qual-
che cosa, è chiaramente denotato dal suo finimento
superiore. Il volto trapezio, gli occhi a mandorla ed
obliqui, il naso ed il mento eccessivamente larghi, la
bocca ampia ed arcuata, gli archi sopraciliari esage-
rati imprimono un carattere arcigno più che austero
a questa figurina, che anche per il trattamento mo-
notono e convenzionale della drapperia spetta all' ar-
caismo rigido e sembra tradire influenze ioniche. Il
motivo della figura è quello ben noto dei manici di
specchio ; ma parmi non sia il caso di dare alla no-
stra figura tale destinazione, non tanto per ciò che a
tale ufficio servivano di preferenza figure virili nude
di tipo efebico od apollineo ('), non mancando però
anche le muliebri nel tipo della Spes (2), quanto piut-
tosto per le proporzioni grandi e pesanti del nostro
bronzo, e per la sua foggia del piede, che lo dimo-
strano disadatto ad esser maneggiato come impugna-
tura di specchio. Non pronuncierò in ogni modo un
giudizio definitivo sull' uso di questo bronzo, merite-
vole di uno studio più dettagliato fatto sull' originale.

Ritornando ora al gruppo di sepolcri nelle terre
Pavia, pare che essi fossero in gran maggioranza for-
mati di tegole e pochi coperti di massi ; si vedono
più fitti nel clivo di una collinetta che occupa un
mezzo ehm. q. e contiene oltre ad un centinaio di
fosse aperte. Io ne ho tentati 14, ma soli cinque con
qualche successo ; nove erano fosse coperte di lastroni,
in direzione E-O. Una minuscola (0,90 X 0,35), aperta
nella sabbia vergine e coperta di due rozze scaglie,
spettava ad un bambino, i cui resti furono consumati ;
vi raccolsi un solo ago di bronzo. In altro punto venne
fuori un grosso pithos globare biansato, a. cm. 50,

(*) De Ridder, Cateti, des Ironz. de V Acrop. d'Athènes,
fig. 224-242 ; Schumacher, Antike Bronzen zìi Karlsruhe, tav. V, 1.

(2) De Ridder, Bronzes de la soc. Archéol. d'Athènes,
n. 151-155, tav. I; Michon, Miroirs grecs à pied nei Monum.
Grecs, n. 19-20 (1893).

diam. cm. 65 (simile all' esemplare Orsi, Megara Hy-
blaea, sep. 128) pieno di abbondanti ossa combuste.
Il terzo sep., a baule, spettava ad un bambino; sul
fondo di una fossa aperta nella molassa una tegola
bordata 1. cm. 87 reggeva gli avanzi molto consunti
di un piccolo scheletro, protetto superiormente da un
coperchio fittile a volta, con pertugio circolare ad
una estremità (fig. 39); eguale forma si riconobbe

Fig. 39.

una unica volta in circa mille sep. della necrop. di
Megara Hyblaea (o. c. col. 174). Un altro sepolcro, una
fossetta mezzana, direzione NO-SE, coperta di rozze
scaglie, conteneva uno scheletro col cranio a SE, ed
ai piedi un grande skyphos a fascie nere e rosse (fig. 40),

Fig. 40.

ed un askos, vasi della fine del sec. VI. Rivedendo
le fosse dei sepolcri già frugati raccolsi alcuni fram-
menti di vasi a figure nere, il che, in pieno accordo
col bronzo Treffiletti, porta questa parte della necro-
poli occidentale nel VI sec. ; ciò conviene anche
colla sua ubicazione, essendo essa più prossima dei
gruppi precedenti alle mura urbane.

d) Gruppo Fiorillo,.

Le terre Fiorilla si estendono ad occidente dei
gruppi suindicati e vanno fin sotto (e dentro) le mura
della città. Anche esse hanno dato sepolcri, che alla
 
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