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255

CAMARINA

256

teriale attico (')• Per tutto ciò è necessario ammet-
tere due diversi stadi in questa parte della necropoli ;
uno più antico che comprende sepolcri del V sec, i
quali dovevano anche contenere oggetti di valore ma-

letro di fanciullo col cranio ad E, alle cui gambe una
piccola prokoe n.

Sep. 3. Fossa prof., senza coperte, dir. ES-ON con-
tenente uno scheletro col cranio a SE, avvolto nella

Fig. 46.

Fio. 48.

teriale, e perciò appunto è supponibile sieno stati messi
a sacco dai Cartaginesi nel decennio 405-396, uno più
recente che panni ragionevole assegnare al periodo
339-258.

Fig. 47.

Sep. 2. Possa prof. m. 1,95 nella roccia fracida
(riparo), dir. E-O, la cui parte inferiore è chiusa da
tre paia di tegole messe a piovente; nell'interno sche-

(!) Per il materiale campano, oltre del lavoro fondamen-
tale del Patroni, ho tenuto conto anche del Walters (Vases in
the Brit. Museum, voi. IV ; Vas. of'the latest period ,pag. 19-20)
e del Furtwaengler ( Vasensammlung in Berlin,pag. 833 e segg.).

stessa terra di estrazione ('), con una sola tegola ver-
ticale dietro il cranio, presso il quale giaceva un ala-
bastron di alabastro; nelle terre superiori anforetta
minuscola.

Sep. 4. Fossa per adulto, senza coperte, con sche-
letro ad E, che alla spalla sin. aveva una lucernetta
aporta (come fig. 33), ed alla mano d. tre vasettini
grezzi locali.

Sep. 5. Simile prof. m. 1,97, dir. NO-SE; am. 1,20
di prof, un chiodetto ed una monetina di br. Sul fondo
lo scheletro era disteso col cranio a SE e teneva nella
mano sin. altra monetina in br. ed un chiodo di ferro,
l'obolo ed un filacterio (2); nella d. una grossa ca-
pocchia di ferro ; sotto la destra un aghetto in br. da
cucire (dxéctTQiov). Le monete logore non si poterono

(') Questo rito di coprire i cadaveri coll'estratticcio della
fossa stessa, sia terra o scaglia di roccia, coprendola talvolta
con lastre, tal altra no, viene in voga, secondo le osservazioni
da me fatte nelle necropoli siracusane, alla fine del sec. IV e
nel III (Notizie 1897, pag. 477, 483, 498).

(*) Nei sepolcri greci, specialmente arcaici, si trovano con
grande frequenza chiodi in bronzo ed in ferro, di svariatissime
dimensioni; conviene però ben distinguere quelli pertinenti
alla cassa funebre, od a piccoli mobili (cassette), da quelli, più
rari di carattere superstizioso, profilattico, per il quale vedi :
Bruzza, Iscriz. vercellesi, p. LI; Gherardini, Coli. Barattela,
p. 147; Pauly-Wissowa, Encyclop. der class. Alter thumswi ss.
I, pag. 50.
 
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