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403

RICERCHE ARCHEOLOGICHE CRETESI

404

donde si gode una superba veduta su tutto il centro
dell' isola, sino al mare, sorge una elevata roccia, detta
la Testa di Ferro, 2C6aqo K^paXa, la quale viene a
dominare la via che dal passo degrada alla valle. Ivi
fu una sede micenea di cui le traccie sono più che
mai evidenti (fig. 41). La Sidaro kephala è una bicipite
collina (vedi fig.), isolata dal resto della montagna,
che scende a picco verso sud e verso ovest, sopra la

oblunghi, in tutto simili a quelli da me rinvenuti
negli strati profondi della grotta di Miamù (') in Creta,
e che al mio esame mi parvero di quella stessa tra-
chite delle Cicladi, di cui sono fatti i molini a mano,
rinvenuti in gran numero a Troia, a Tirynto e nelle
numerose sedi micenee e preistoriche esplorate sinora (2).

Oltre a questi frammenti ed a questa suppellettile,
la Sidaro kephala presentava, nel fianco sud, una tomba

Fig. 42.

Tomba dell'acropoli micenea di Sidaro keplmla.

strada, mentre verso nord e ad est, degrada meno bru-
scamente, sorgendo poi in una scogliera, brulla a
nord, la quale precipita verso la valletta detta del
BaffGc, o del nàaag. I vari gradoni della collina,
che calano verso i fianchi nord ed est, presentano an-
cora numerose terrazze, fatte di blocchi di pietra, con
certa cura accatastati, e che ancora in parte sono usati
dai contadini per i magri campi sparsi sui fianchi
della kephala. Tutte quelle terrazze, che servirono a so-
stegno di case, erano sparse di frammenti ceramici, di
grossi pithi a decorazione impressa, a zone, a spina
di pesce ed a punti, di Xdgvaxsc di grandi dimensioni
e grossi vasi sostenuti da piccoli piedi per tenerli
dritti, quali rinvenni in altri insediamenti primitivi
dell' isola. Accanto a questi grossi vasi dell' uso do-
mestico e a frammenti di più piccoli vasi, alcuni
colla decorazione tipica micenea, altri invece colla
superficie lucidata per mezzo dello sfregamento, come
quelli che il Briickner (in Dorpfeld, Troja, 1893)
ritiene caratteristici degli strati 2° e 3° dell' acropoli
di Hissarlick, rinvenni numerose pietre per macine a
mano, di piccole dimensioni, e macinelli rotondi ed

Fig. 43.
Pianta della tomba.

in parte scavata nella roccia, in parte costrutta con
blocchi di pietra (fig. 42), rozzamente squadrati, dalle
dimensioni di circa 1 metro per 0,50 sopra uno spes-
sore di 0,40 in media : questi blocchi, disposti con
una tal quale regolarità l'uno sull'altro, andavano
sporgendo gradatamente verso l'interno della tomba,
sì da formare il tetto di una celletta alta m. 1,50
ampia 1,50 e profonda m. 2, il fondo della quale era
formato dalla roccia scalpellata e la parete esterna,
ora distrutta, dallo stesso muriccio di blocchi, uniti
forse con malta. Probabilmente l'ingresso della tomba
dovette essere ascoso dai detriti della roccia, ai piedi
della quale la tomba stessa era scavata; così almeno
parvemi dedurre dal racconto di alcuni agricoltori,
addetti alla Moni di Kerà, i quali mi riferirono di
aver frugato anni prima la tomba e di avervi rinvenuto
le ossa di un cadavere, giacente supino, coi piedi verso
l'uscita; per suppellettile aveva un pugnale di bronzo

(') The prehistoric grotto of Miamù, American Journal
seconda serie, I, p. 298, fig. 9.

(2) Schliemann, Tiryns, p. 73, 74; Tlios, p. 296, fig. 95, 96;
p. 694. 695, fig. 356.
 
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