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415

RICERCHE ARCHEOLOGICHE CRETESI

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di Kavussi, che contrasta coli' azzurra serenità del-
l' Egeo.

Dall' alto di questo passo, detto KccOccqò Mt%ó%i,
si ravvisa il piano di Lakonia e la formidabile acro-
poli bicipite di Goulàs, verso la quale muove la via
fortificata, già dall' Evans ripetutamente descritta (').

Essa si ravvisa subito dopo il passo, incavata
nella roccia calcare, e spesso intersecata dalla nuova via.

Poco lungi dal passo sorge una prima fortificazione,
consistente in due lunghe muraglie che fiancheggiano la
via, collegate per mezzo di altri muri, nelle loro estre-
mità a valle, colla parete di roccia e coli' orlo del val-
lone, in modo da formare una vera fronte di difesa, con
una gola artificiale, entro cui un assalitore potesse es-
sere agevolmente colpito da tutti i lati.

Un altro forte, poco più basso di questo, fu dal-
l' Evans segnalato nella località detta rov Karffovh
rat] (JTSQva, « la cisterna del gatto ». È un vero ca-
stello ciclopico, composto di un recinto racchiudente
una torre, similmente a quanto si trova nelle fortifi-
cazioni micenee del distretto di Arne (2), presso il
Copais, studiate dal Noack. Più a valle di questa for-
tezza, e sempre lungo la via, ancora in varii punti
visibile, sonvi due altri forti o recinti ciclopici, situati
poco lungi dalla discesa, verso Kritzà.

Uno di questi recinti, sorgente a destra di chi
scende dal piano, sopra ad una leggera altura domi-
nante la via, venne anche da me esplorato e rilevato
e ne do qui uno schizzo (fig. 48). Potei riconoscere
che esso non era isolato, ma che daccanto gli sorge-
vano altri di questi recinti, in modo da formare un
gruppo di case forti le quali, come attesta la grande
copia di frammenti di ceramica primitiva, sparsa sul
suolo, dovevano essere abitate; ma mentre degli altri
recinti, o edifici, non restano che scarse traccie, questo
invece è conservato in tutta la sua parte inferiore;
consta di due ambienti rettangolari contigui, costrutti
con discreta regolarità, a strati di grandi blocchi di
calcare, alcuno dei quali, specie negli angoli, ha le
dimensioni di m. 1.00 di lunghezza per 0.80 di lar-
ghezza e 0.90 di spessore; tanto l'uno che l'altro di
questi ambienti, conservati per l'altezza di circa m. 2,

(1) Evans, Gulàs, the city of Zeus, p. 5. Academy, 1 Giu-
gno 1895.

(2) Noack, Arne, p. 456, fig. 14.

non hanno traccia di porta, la quale doveva essere ele-
vata dal suolo ed accessibile con una scala in legno,
che si potesse togliere in caso di assalto, come fu per
i forti isolati o donjons del medioevo. La scarsa di-
mensione di questi fortilizii però dimostra che essi
non erano altro che posti avanzati, dipendenti dalla
più vasta opera di difesa, conservata alla Cisterna toì

s, so

Fig. 48.

Pianta del forte sulla via dai Lassithi a Kritzà
presso la Cisterna del Gatto.

Dopo queste difese la valle scende con più rapido
pendio verso il piano e circa tre miglia più sotto, i
due fianchi di essa si allontanano, per lasciare campo
al bacino, circondato da alte rupi, dove sorge, a destra,
il grande villaggio di Kritzà, a sinistra, sulla sua
elevata collina, dominante la valle dei Lassithi ed il
piano di Lakonia, la fortissima città primitiva di
Goulàs.

La via scendente dai Lassithi si ravvisa ancora
presso le falde orientali dell'acropoli, incisa nella
roccia, o sostenuta da terrazze, sino al recinto fortifi-
cato tra le due acropoli ; altre vie appaiono dipartirsi
da quel centro ; quella che move a sud, verso Krustes,
deviando con due rami verso Messeléri e Girapetra, e
 
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