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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0010

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LA S1TULA ITALICA PRIMITIVA

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precisi, noi classificheremo e prenderemo a disamina
gli esemplari di situle e di coperchi nell'ordine, che
ci sarà additato dalla topografia e dal carattere delle
tombe, di cui facevan parte, e di cui terremo presenti
le singole suppellettili. Egual metodo seguimmo nello
studio così della propagazione della situla nella ne-
cropoli di Este, come dello svolgimento della prima
specie d'ornamenti, che le fu applicata; e ricavammo
deduzioni, le quali, appunto perchè poggiate su dati
di fatto sicuri, non possono, a parer nostro, dar luogo
a controversie.

Distingueremo le situle figurate della necropoli ate-
stina in tre classi principali ; la prima comprenderà la
celebre situla ed un coperchio uscito dalla Villa Ben-
venuti (necropoli settentrionale) ; la seconda due si-
tule grandi, tre piccole ed un coperchio della Pa-
lazzina Capodaglio (necropoli meridionale); la terza due
situle e il frammento d'una terza del fondo Boldù-
Dolfin (necropoli orientale).

Noi siamo lieti di poter finalmente offrire — e di
ciò va data principalmente lode alla r. Accademia dei
Lincei, che assunse il non lieve dispendio — fedeli e
perfette riproduzioni di tutta questa serio di situle,
che sono state sino a qui grandemente neglette, sic-
come notammo nell'Avvertenza premessa a questa
Memoria ('), e che si possono risguardare tutte come ine-
dite, essendoché gli schizzi lineari, estremamente rim-
piccioliti e difettosi sino a qui pubblicati non danno
veruna adeguata immagine degli originali. Fa ecce-
zione soltanto la situla Benvenuti, la quale, essendo
fregiata, oltrecchè di figure d'animali, di rappresen-
tanze d' episodi umani, come le famose situle della
Certosa e del predio Arnoaldi di Bologna, di Watsch,
di KulTarn (2), ecc., fu presa in maggior considerazione
dagli studiosi della civiltà e dell' arte paleoitalica e
pubblicata dal Benvenuti con una riproduzione grande
circa al vero.

Poiché è proposito nostro studiare in questa terza
parte l'ornamentazione zoomorfica delle situle, pub-
blicando gli esemplari estensi trascurati e mal noti;
la situla Benvenuti cade solo parzialmente sotto
le nostre indagini. Noi ci limitiamo a porre in evi-

(!) Cfr. parte I, col. 162, 103.

(*) Cfr. per la bibliografia, parte I, col. 172, 173, 189.

denza gli elementi zoomorfici, che questa situla ha
comuni con le altre, di cui terremo discorso, e avver-
tire il posto, che la tomba, ove si rinvenne, occupa nella
serie dei sepolcri estensi.

La situla Benvenuti (A) n. 1591 (') uscita dalla
tomba 73, alta m. 0,31, larga alla base 0,14, alla
bocca 0,22, è composta di due lamine di eguale di-
mensione, inchiodate nel senso verticale. Il fondo,
ora mancante, era formato di un disco adattato con
incastro al corpo conico del vaso.

La conformazione tecnica della situla è similissima
a quella della situla n. 396, fregiata di motivi geo-
metrici, che appartiene alla tomba 22 della stessa
Villa Benvenuti e fu da noi pubblicata e analizzata
nella II parte (2). Vi è solo questo divario : che ivi una
lamina in luogo di due forma il corpo del vaso, e una
striscia lavorata a parte lo compie inferiormente.

Il tipo delle due situle è poi alquanto diverso.
Nella situla figurata la parete circolare del vaso
non sale diritta, ma rientra in basso e si espande
con sensibile rigonfiamento in alto: forma, cioè una
linea di profilo, che s' accosta al così detto kyma
lesbico (3). Ho già avvertito che di una tal sagoma
olire esempio l'altra situla a ornati geometrici della
Palazzina Capodaglio, che cercammo ricostituire dai
frammenti conservati (4).

Richiamiamo ad ogni modo l'attenzione degli ar-
cheologi sulla nuova riproduzione della situla Benve-
nuti, che desunta da fotografia pubblichiamo qui per la
prima volta (fig. 1) : la quale, quando si ponga a riscon-
tro con tutte le riproduzioni date precedentemente
del vaso, dimostra quanto quelle si scostino dal vero.
In tutte e la insenatura della parte inferiore, e la
sporgenza ricurva della superiore sono rese esagera-
tamente.

La situla Benvenuti è ornata di tre zone di figure
d'uomini e d'animali, disposte l'ima sopra l'altra e

(') Cfr. per la bibliografia parte I, col. 175. Sono da ag-
giungere alle opere ivi citate: Chantre, Recherches anthrop.
dans le Caucase I, p. 207, fig. 183. Maury, Gaiette archéol,
XIV (1888), tav. 12, p. 49. Bertrand e Eeinach, Les Celtes
dans les vallées du Pò et du Danube, p. 117, fig. 76; cfr.
p. 118. Montelius, La civilisation primitive en Italie, p I,
s. B. tav. 54, fig. la, \b.

(*) Parte II, col. 11-14, fig. 3 a e b ; cfr. col. 9-14.

(3J Cfr. parte I, col. 193, 241.

(4) Cfr. parte II, col. 19-20, fig. 4a; cfr. col. 22, 23.
 
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