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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0023

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33 • STUDIATA SPECIE

mezzo alle gambe posteriori. Ha un breve codino ; le
solite incisioni nelle coscie e nella spalla.

Un'altra cerva identica alla precedente con due
orecchi, appare più avanti e tiene nella bocca un
viticchio terminante in voluta, segnato con incisioni
e bitorzoletti. Lo stesso genere di viticchio ha in
bocca l'ultimo quadrupede, di cui la parte posteriore
del corpo è infranta e lacunosa. Si differenzia questo
dagli altri animali per avere un corno non ramoso,
ma attorto in su. È inutile ricercare in ciò una ca-
ratteristica determinante della specie, dal momento
che in questo medesimo coperchio abbiamo la coda
del leone trattata così convenzionalmente. L' attorci-
mento speciale del corno potrebbe del resto far pen-
sare al muflone o capra selvatica.

Anche questo animale tiene in bocca il ramo ar-
ricciolato come la cerva, che gli tien dietro.

La tomba n. 72, ove si rinvenne la situla col co-
perchio figurato testò descritto, apparteneva al puro
terzo periodo. Tre ossuari fittili, nn. 1562, 15(34, 1566,
uno de' quali era entro la situla di bronzo, hanno
oramai il tipo ben definito ed elegante del terzo pe-
riodo: corpo allargatesi a tronco di cono rigonfio e
diviso da tenui cordoni rilevati in zone tinte alterna-
tivamente di ocra e grafite ; piede leggermente espanso ;
breve collo rientrante. Il vaso n. 1566 (tav. V, fig. 3)
ha nelle zone nere striscie graffite : doppie o disposte
a zig-zag nella prima zona, incrociate nella seconda
e nella terza: interrotte in quest'ultima da doppie
lineole verticali. Presso al piede cinge il vaso una
lila di piccoli circoli stampati sull'argilla molle. Il
coperchio di questo ossuario, n. 1567 (tav. V, fig. 4),
oltre alle striscie graffite, ha due serie di circoletti im-
pressi. Il coperchio n. 1565 dell'ossuario 1564 ha due
serie di stelle.

Tre bellissime coppe ad alto piede, n. 1568-70,
due delle quali diamo riprodotte (n. 1568 = tav. V,
fig. 2; n. 1569 = tav. V, fig. 1), sono pure della
forma, che è da considerare come un successivo svi-
luppo di quelle, che abbiamo veduto nell'altra tomba
più antica (') e che sono comuni al secondo periodo (2).
Il piede è a colonnetta ornato di cordoni e fascie di-

fi ) Cfr. sopra, col. 20.

l*j Cfr. parte I, col. 235, 236.

Monumenti antichi. — Voi.. X.

LMENTE IN ESTE 34

pinte: in due esemplari altissimo (tav. V, fig. 1) ('), in
un altro più basso (tav.V, fig. 2). Quest'ultimo esemplare
col piede più basso, pubblicato già dal Prosdocimi (2),
è osservabile per un particolare, che richiama un proto-
tipo metallico (3) : una serie di bugne coniche pla-
smate in argilla, sporgenti intorno alla circonfe-
renza (4).

Di vasi metallici, oltre alla situla, erano nella
tomba : due situlette pedate, n. 1556 e 1557, già da me
prese in esame (5), e una di esse anche pubblicata (fi)
nella I parte di questa Memoria; tre tazzine a ma-
nichette rialzato, una delle quali fu pure da me pub-
blicata (7) per dimostrare l'analogia di codeste tazze
di bronzo con le tazze fittili, derivanti appunto, come
cercai dimostrare, da prototipo metallico.

Le fibule della tomba 72 sono le seguenti:

N. 1575, a navicella vuota, liscia, frammentata.

N. 1578 (tav. V, fig. 26), a navicella piccolissima
con lunga staffa e sferetta in fondo.

N. 1579 (tav. V, fig. 33), ad arco rigonfio formato
di dischetti d'ambra, e lunga staffa con sferetta d'am-
bra finale.

N. 1580, simile, con grosso pezzo d'ambra quadran-
golare nell'arco e lunga staffa.

N. 1581, piccolissima, ad arco dentellato e sferetta
in fondo alla staffa.

N. 1571 (tav. V, fig. 44), 1572, due serpeggianti
con disco in cima, ornamenti di rosette e ciondoli, lunga
staffa e sferetta in fondo.

N. 1573 (tav. V, fig. 43), serpeggiante senza rosette
e ciondoli con disco infilato in cima e sferetta in
fondo.

N. 1574, simile frammentata.

D'altri ornamenti personali sono notevoli :

(•} Cfr. per le forme Prosdocimi, Notizie 1882, tav. V, fi-
gura 30.

(5) Ibid., tav. cit, fig. 37.

(:!) Ho già avvertito che la coppa a colonnetta del terzo
periodo, come l'altra a piede imbutiforme, risale a prototipo
metallico. Cfr. parte I, col. 237, nota 1.

(*) Ricordano le protuberanze fittili dell'ossuario n. 2546
della Palazzina Capodaglio da me pubblicato: parte II, col. 148,
fig. 50, esse pure derivanti dall'imitazione dei veri chiodi co-
nici metallici: cfr. col. 18!.

(*) Parte I, col. 247.

(«) Ibid., col. 248, fig. 28.

P) Ibid., col. 231, fig. 17.

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