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Ghirardini, Gherardo: La situla italica primitiva studiata specialmente in Este, [3]
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0088
163
LA SITOLA ITALICA PRIMITIVA
164
Rientra in maniera decisa nella serie di ornamenti
con decorazione zoomorfica il coperchio sopra indicato,
nel quale appariscono diretti da destra a sinistra un
cervo, che accosta la bocca ad una pianta, una Sfinge
alata, una capra con ramo in bocca e finalmente un
leone alato, che ha fra le zanne una coscia d'animale,
presa per la zampa, cioè capovolta ('). Oltre alla pianta,
rispondono del resto alle figure dei due coperchi B e
I) (fig. 14, 16) ornati ognuno di animali disposti in
serie concentrica. Il leone con la gamba d'animale in
bocca trovammo in Este nelle situle L, M (tav. IV
e fig. 25) e in un cinturone (tav. V, fig. 35).
Più curiosa e decisiva che mai è l'affinità dei
motivi vegetali del coperchio con quelli della stessa
Fig. 51. — Dal Kunsthist. Atlas cit. alla col. 162, nota 3.
davanti al cervo, a triplice ramo, una seconda un po'
contorta sorge innanzi alla Sfinge e una terza dietro
al cerviatto. La zona concentrica del coperchio così
ornata è circoscritta da due file di bitorzoli.
Le analogie col materiale estense hanno appena
bisogno d' esser rilevate : tutti gli elementi della or-
namentazione di questo coperchio sono propri delle
situle e dei coperchi di Este. La situla Benvenuti A ci
offre la Sfinge (fig. 4); e nomino piuttosto quella che le
due della situlaI (tav. Ili); giacché il mostro non ha le
proporzioni arbitrarie ed esagerate di queste ultime, ma
quelle più ragionevoli e più plastiche della Sfinge figu-
rata nella prima situla. La capra e il cervo rispon-
dono parimenti alle figure del vaso Benvenuti, come
(') Il Sacken, op. cit., p. 96, chiama i due animali alati
tigri, una delle quali con testa umana. Per analogia col ma-
teriale studiato preferiamo credere si tratti sempre del leone,
il quale con la testa umana è ben caratterizzato come Sfinge.
situla A (cfr. fig. 2-4). Tali sono la pianta obbliqua-
mente disposta avanti alla Sfinge, l'albero con un
ramo spiegato a curva semicircolare dietro la capra,
la fronda in bocca alla stessa bestia: forme vegetali
trattate con fare naturalistico.
Dinanzi al coperchio di Hallstatt, isolato nella serie
copiosissima de' bronzi di quella necropoli, come giu-
stamente osservava per primo il Sacken ('), si affaccia
spontanea alla mente la congettura che sia da aver
come oggetto d'importazione dall' Italia settentrionale.
Tecnica, stile, economia di composizione, forme or-
ganiche vegetali e animali richiamano dirottamente,
assolutamente le situle e i coperchi di Este. Che del
resto l'arte decorativa zoomorfica delle situle abbia
percorso la via di migrazione a nord-est attraverso
alla catena alpina, dimostrano i saggi de' bronzi, che
noi prendemmo in rassegna. Il coperchio di S. Lucia
(!) Op. cit., p. 96, 97.
LA SITOLA ITALICA PRIMITIVA
164
Rientra in maniera decisa nella serie di ornamenti
con decorazione zoomorfica il coperchio sopra indicato,
nel quale appariscono diretti da destra a sinistra un
cervo, che accosta la bocca ad una pianta, una Sfinge
alata, una capra con ramo in bocca e finalmente un
leone alato, che ha fra le zanne una coscia d'animale,
presa per la zampa, cioè capovolta ('). Oltre alla pianta,
rispondono del resto alle figure dei due coperchi B e
I) (fig. 14, 16) ornati ognuno di animali disposti in
serie concentrica. Il leone con la gamba d'animale in
bocca trovammo in Este nelle situle L, M (tav. IV
e fig. 25) e in un cinturone (tav. V, fig. 35).
Più curiosa e decisiva che mai è l'affinità dei
motivi vegetali del coperchio con quelli della stessa
Fig. 51. — Dal Kunsthist. Atlas cit. alla col. 162, nota 3.
davanti al cervo, a triplice ramo, una seconda un po'
contorta sorge innanzi alla Sfinge e una terza dietro
al cerviatto. La zona concentrica del coperchio così
ornata è circoscritta da due file di bitorzoli.
Le analogie col materiale estense hanno appena
bisogno d' esser rilevate : tutti gli elementi della or-
namentazione di questo coperchio sono propri delle
situle e dei coperchi di Este. La situla Benvenuti A ci
offre la Sfinge (fig. 4); e nomino piuttosto quella che le
due della situlaI (tav. Ili); giacché il mostro non ha le
proporzioni arbitrarie ed esagerate di queste ultime, ma
quelle più ragionevoli e più plastiche della Sfinge figu-
rata nella prima situla. La capra e il cervo rispon-
dono parimenti alle figure del vaso Benvenuti, come
(') Il Sacken, op. cit., p. 96, chiama i due animali alati
tigri, una delle quali con testa umana. Per analogia col ma-
teriale studiato preferiamo credere si tratti sempre del leone,
il quale con la testa umana è ben caratterizzato come Sfinge.
situla A (cfr. fig. 2-4). Tali sono la pianta obbliqua-
mente disposta avanti alla Sfinge, l'albero con un
ramo spiegato a curva semicircolare dietro la capra,
la fronda in bocca alla stessa bestia: forme vegetali
trattate con fare naturalistico.
Dinanzi al coperchio di Hallstatt, isolato nella serie
copiosissima de' bronzi di quella necropoli, come giu-
stamente osservava per primo il Sacken ('), si affaccia
spontanea alla mente la congettura che sia da aver
come oggetto d'importazione dall' Italia settentrionale.
Tecnica, stile, economia di composizione, forme or-
ganiche vegetali e animali richiamano dirottamente,
assolutamente le situle e i coperchi di Este. Che del
resto l'arte decorativa zoomorfica delle situle abbia
percorso la via di migrazione a nord-est attraverso
alla catena alpina, dimostrano i saggi de' bronzi, che
noi prendemmo in rassegna. Il coperchio di S. Lucia
(!) Op. cit., p. 96, 97.