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STUDIATA SPECIALMENTE IN ESTE

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l'industria e l'arte di quei paesi nell' età di Villa-
nova ; e, quando esso fu dai calcheuti veneti trasferito
anche alle situle, non restava da fare che un lavoro
di selezione nel ricco repertorio de' motivi già diffusi
nel vasellame metallico e ceramico. Anche degli ornati
geometrici della situla ci si offrivano adunque le sor-
genti prime nell' Etruria.

La decorazione zoomorflca della situla, che tenue
dietro immediatamente alla geometrica, trasse essa
la medesima origine? Se ciò si fosse potuto dimostrare,
il disegno del nostro lavoro con questa ulteriore di-
mostrazione sarebbe parso, per dir così, più logica-
mente organico e armonioso. Noi avremmo veduto in-
trodursi, avremmo veduto ornarsi di motivi geome-
trici da prima, di figure zoomortiche di poi il nostro
vaso per virtù di una causa unica, continua, costante,
che avrebbe operato dal primitivo apparire di esso
nella regione veneta in sino all' ultima fase del suo
sviluppo, pur lasciando alle industrie paesane piena
libertà nella elaborazione degli elementi venuti di
fuori. Ma per quanto questa ipotesi fosse tale da arri-
derci a preferenza di qualsiasi altra, abbiamo dovuto
escluderla.

Di monumenti ornati con figure d' animali di stile
ionico, sia importati dalla Grecia asiatica, sia fabbri-
cati nel paese, noi abbiamo citato or ora esemplari nu-
merosissimi scoperti nell' Etruria propria e apparte-
nenti al periodo di civiltà, che seguì immediatamente
l'èra di Villanova: dal sec. VII alla metà del VI
av. Cr.), e abbiamo posto in evidenza le attinenze, che
dimostrano con le figure e i motivi delle situle ate-
stine.

Senonchè, per poter dimostrare che l'arte dell'E-
truria esercitasse una efficacia sulla decorazione delle
situle atestine, converrebbe poterne provaro il passag-
gio oltre 1' Appennino ; converrebbe ritrovarne ele-
menti ben definiti ed organici nell' Etruria circum-
padana.

Cotesto passaggio, che noi potevamo dimostrare per
il tipo della situla e per la decorazione geometrica,
non possiamo in verum modo provarlo per la or-
namentazione zoomorfica. Appunto dagli inizi del se-
colo VII insino al corso del VI la civiltà della con-
trada transappennina si svolse diversamente da quella
della regione cisappennina, con la quale sembra si
siano interrotti bruscamente gli antichi rapporti di
Monumenti antichi — Vol. X.

commercio ('•). Mentre qui scomparivano o meglio si
trasformavano le industrie e le costumanze del tempo,
cui spettano le necropoli del tipo di Villanova e fio-
riva con una rapidità vertiginosa e con una gagliardia
mirabile una cultura nuova di fìsonomia greco-orien-
tale, questa cultura nuova non oltrepassò l'Appennino;
cosicché le industrie e le costumanze villanoviane per-
duravano tenacemente e progredivano vieppiù sempre,
giungendo ad un alto grado di sviluppo, nella valle
del Po, dove soltanto alla fine del secolo VI e sul
principio del V esse cedettero ad una nuova cultura
disforme interamente dalla primitiva: la cultura greco-
etrusca rappresentata dalla necropoli della Certosa.

Ora, nella fioritura delle industrie villanoviane del
Bolognese gli elementi greco-orientali, che dominavano
nell' Etruria nel VII e in buona parte del VI secolo,
difettano quasi interamente; e lo abbiamo dimostrato
sopra, ricercando appunto i vestigi di rappresentazioni
zoomorfìche affini alle situle, che ivi per avventura
apparissero, ma non ritrovandone che alcuni pochi,
sporadici e insignificanti.

Nella civiltà poi della Certosa tutto accenna a
stile e maniera diversa e più progredita della greco-
orientale : i vasi dipinti attici, i bronzi, le stesse stele
dimostrano che le genti, le cui reliquie giacevano in
quella necropoli, avevano oltrepassato lo stadio, in cui
dominavano nell' Etruria le forme dell' arcaismo ionico.

Apparendo ivi le due situle istoriate, la teglia,
lo specchio, con elementi zoomorfìci isolati nel ma-
teriale della Certosa, riferimmo questi bronzi all'in-
fluenza di un'arte venuta di fuori. E che quest' arte
dovesse ricercarsi nel Veneto, anziché nell' Etruria,
dimostrava il fatto che dal Veneto uscirono in luce
in gran copia monumenti congeneri, e che uno di essi,
la situla Benvenuti, per la stratificazione della tomba,
in cui era stato deposto e la natura della suppellet-
tile, si dimostrava decisamente più antico del periodo
della Certosa.

L'influsso dal sud, dall'Etruria cisappennina e trans-
appennina siili' arte figurativa delle situle venete è
necessario escludere per la interruzione de' rapporti

(') Cfr. Helbig, Ann. dell'Inst. 1884, p. 162 e seg. Ghi-
rardini, Notizie 1888, p. 364 e sg. (= La collez. Barai., p. 193
e sg.); Hoernes, Urgesck. aler Kunst, p. 651. Egli attribuisce
al Bòhlau la dimostrazione di questo fatto; ma innanzi a lui
esso era stato già notato e spiegato dall'Helbig e da me.

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