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287 ad

alquanto più curato, simile al bucchero greve ; ma la
loro cottura imperfetta le rende facilissimo a disfarsi
in frantumi.

Sono singolari le forme seguenti : ciotola a tronco
di cono con un manico orizzontale (') ; ciotola con
principio di decorazione plastica: orlo ondulato, anse

più variata: esso ha un'ansa munita di appendici che,
alla lontana, sembrano rammentare la caratteristica
ansa cornuta italica; accanto all'attacco di questa, sul-
l'orlo del vaso, sono due prominenze di quest'orlo forate
(tav. XI, 10). Tale manico di ciotola trova una certa
analogia in esemplari « eneolitici » della Valle della

Fig. 30a. - Ciotola n. 2812. Pio. 30b. — Ciotola n. 2812.

Fig. 30c. — Ciotola a scodelletta.

spiegate, baccellature sul corpo con due manichi
orizzontali e tra questi due scodellette semicircolari a
guisa di saliere (3). Queste ciotole sono di un impasto
argilloso più puro ed eseguite al tornio. Talvolta nelle
ciotole d' impasto ordinario le scodellette sono circo-
lari e imposte sull'orlo particolare che ritorna anche
in due esemplari muniti di piede (s). Pure alle ciotole
vengono applicati i quattro manichi, sia verticali e
scanalati sia orizzontali (7). Un esemplare, di cui
peraltro non posso precisare la provenienza esatta,
perchè mancante di numero, presenta una forma ancora

(') N. 2182, fig. 30 ci

(2) N. 2812, fig. 30 a, b.

(3) P. e. n. 1258; un altro esemplare è senza numero,
v. tav. XI, 15, fig. 30 c.

(*) 2052.

(5J 39G, 2646, fig. 29.
(«) 402, tav. XI, 12.

(7) 1104, cfr. esempi, laziale, Bull. Comm. arch. Com. 1898,
tav. VI, 16.

Fig. 30d — Ciotola n. 2182.

Vibrata ('). È una complicazione e persistenza di forme
sicule che già si trova, senza le due prese laterali,
nella grotta della Pertosa (2).

Queste ciotole erano certamente destinate a fornire
al defunto il pasto funebre, perchè in molti casi,
quando la tomba ha subito meno l'azione dell'umidità,
vi si rinviene dentro una sostanza simile ad una po-
lenta di farro o di una farinata (3). Tale minestra è
talvolta, nelle tombe più ricche, entro ciotole di rame,
delle quali parleremo in seguito. L' uso di porre dei
cibi, e specialmente una simile minestra presso il de-
funto, quantunque abbastanza diffuso nell' antichità,
trova un esatto riscontro nelle tombe del Piceno e

(') Nel Museo preistorico in Roma, n. 26521.

(2) Patroni, Monum. Lincei, IX, 1900, p. 577 seg.

(3) 03, 135 (in tazza di fabbrica italiota), 200, 433, 2096,
511. Un bicchiere con nocciuolo di avellana: 426; semi di
ciliegie e susine : 1895 ; lupini : 1015.
 
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