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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Mariani, Lucio: Aufidena: ricerche storiche ed archeologiche nel sannio settentrionale
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0163

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313

AUFIDENA

314

scudetti staccati, i quali non sempre appartenevano a
fìbule di tal forma; ma sembra costituissero da soli
l'arco d'una fibula a guisa di alcune broches mo-
derne (').

Ci sono anche fibule di bronzo a spirali, che sono
comunissime nell' Italia meridionale (2) e che si dicono
provenienti dalla Grecia (3). Soltanto è da notare che
ad Alfedena mancano quelle caratteristiche fibule a
quattro spirali disposte in croce, oppure a due spirali
avvolte in senso inverso, che sono proprie di tutto il li-
torale Adriatico (4) e dello Jonio, e vanno dal Piceno (5)
alla bassa Italia (,!). La forma prediletta invece ad

Fig. 54«. — Staffa di fibula Fig. 54b. — Arco di fibula in
in bronzo della colle- bronzo della collezione De

zione De Amicis. Amicis.

Alfedena è quella a due spirali simmetriche formate
da un solo filo, che nel mezzo forma una curva, la
quale dà al complesso l'aspetto d'un paio di occhiali (7).

(') P. e. n. 1744, 2760, v. fig. 42.

(2) Angelucci, Gli ornamenti spiraliformi in Italia e spe-
cialmente in Apulia, in Atti delVAcc. d. Scienze di Torino
1876, 9 aprile.

(') Olympia, Bronzen, tav. XXI, n. 360, 360 a; Helbig,
Homerisch. Epos2, p. 191, 193; Richly, Bronzezeit in Boehmen,
tav. VI; Babelon-Blanchet, Catalogne des bronzes du Louvre,
n. 1658-1667. Anche questo tipo appare in Beozia: Perrot-Chi-
piez, Ilistoire de Vart, VII, fig. 121; Undset, Age du bronze
en Hongrie, passim ; Zu den aelt. Fibell. p. 224.

(*) Marchesetti, S. Lucia, tav. XXI, p. 258 segg.; Munro,
Rambles § studies in Bosnia <f //. p. 147 e fig. 43.

(5) Novilara, Monumenti Lincei, V, 1895, p. 127; Gabrielli,
Pai. com. di Ascoli Piceno 1896, p. 15, n. 4283.

(°) Torre del Mordillo, Notizie degli Scavi 1888, p. 245,
tav. XV, fig. 5; p. 252, n. 9, di ferro; p. 582, CXX, n. 6.
Suessula, Boll. Ist. 1878, p. 154; Roem. Mitth. 1888, pp. 250-
251; Notizie degli Scavi 1878, p. 107 segg. Piedimonte d'Alife,
Ann. Ist. 1884, tav. P, p. 245 e nota. Sogliano, Museo di
Campobasso, 1100, 1101 ecc.; v. Angelucci, op. cit., e Ricerche
preistoriche e storiche nell'Italia meridionale, 1876, p. 41.
Esemplari se ne son trovati anche in Etruria: Schumacher
Bronzen in Karlsruhe, tav. I, 2, 3.

(7) Un esemplare della collezione De Amicis, munito di
traversa in ferro per reggere l'ardiglione; altri esempi 1753,
2516, tav. XII/; all'occhiello si solevano attaccare le catene (p. e.

Vedremo fra poco quanta parte abbia avuto nel
patrimonio ornamentale di questo popolo il motivo delle
spirali « ad occhiali » il quale può dirsi il « Leitmo-
tiv i di tutta la decorazione alfedenese. La prevalenza
di questo tipo di fìbula o pendaglio, ci servirà in se-
guito di criterio cronologico, confrontando il nostro
materiale con quello della necropoli di Novilara.

Eorme meno frequenti, ma comuni in altre necro-
poli della prima età del ferro o anche della fine del-
l'età del bronzo sono quelle di un esemplare spezzato
e mancante della staffa, in bronzo, esistente nella col-
lezione De Amicis ; ha l'arco rettangolare fusiforme

Fig. 55. — Fibuletta d'argento di Barrea.

ornato di graffìture, con due occhielli a spira agli an-
goli (fig. 54b) ('); quivi pure è una viera in bronzo a
lama di coltello, provvista di un risvolto in cima
(Fig. 54«).

Simile a questa fìbula è un'altra di ferro (2), la
quale ha una staffa terminante larga a guisa di paletta,
di un tipo che somiglia alquanto alle fìbule beotiche
geometriche. Un' altra fibula in bronzo è rettangolare,
con arco piatto striato (3) ; una di ferro ha l'arco for-
mato da tre costole separate (96). Infine fa eccezione
alle forme di uso comune il n. 1G46, di bronzo, con
arco vuoto a spicchio d' aglio, con elica larga a più

n. 577) e gli altri ornamenti e pendagli, di cui fra poco parle-
remo.

(!) Non sappiamo qual forma avesse la staffa di questa fi-
bula, se a disco convoluto, cfr. Montelius, Italie primitive,
tav. XIV, o di lamina; cfr. esemplare di Silvi nel Museo Preisto-
rico di Roma, n. 23242 = M. 231. È più probabile la forma
a staffa semplice con ardiglione munito superiormente di pomo,
Montelius, op. cit. tav. XVI, 232; perchè tale è la forma di
analoga fibula del Museo Civico di Sulmona, ove le fibule a
disco che si conservano, hanno l'arco semplice. Ad ogni modo
trattasi d'un tipo di fibula assai più antico di tutti gli altri
apparsi nella necropoli di Alfedena. V. nostra Appendice IV.
La fibula a disco non manca nel materiale illirico, p. e. a Za-
gabria, Ljubic, 1889, tav. X, 36.

(2) N. 2053.

(3) N. 717, lungh. 0,11, cfr. n. 1883, lungh. 0,08.
 
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