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331

ADFIDENA

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dovuto accennare spesso ai pendagli che decorano le
une o le altre (').

Non ho bisogno di tornare a discorrere di pen-
dagli ad occhiale, frequentissimi (fig. 62, 65, 70) (2).
Ma oltre a questi abbiamo altre forme caratteristiche:
la più comune è quella conica con un' attaccaglia ad
anello (fig. 70); di questi si trovano esemplari in
ferro (3) e in bronzo (4), per lo più vuoti, spesso attac-
cati a fibule (5). Un' altra forma abbastanza comune è
quella a bulletta lenticolare, formata da due sezioni
di sfera sbalzate e saldate, con attaccaglia a cannello,
il tutto ottenuto da un sol pezzo di lamina enea (6).
Se la lamina, invece che circolarmente, venne tagliata
a foglia di lauro, ricongiungendo le due metà bombate
colla sbalzatura, ne risultano pendagli a forma di
ghianda allungata, come quelli della collana nella
tomba D iv, CDXXX1V (fig. 69 c) (7). Finalmente questi
pendagli di lamina doppia prendono anche la forma
di un cuore (fig. 63) (8). Pendagli a forma di lancetta
o punta di freccia, abbiamo veduti appesi ad un « torque »
e ve ne sono anche altrove (9). Non mancano poi ad
Alfedena alcuni esempì di quei pendagli, comunissimi
in Italia, formati da una specie di ruota fusa a tra-
foro con circoli concentrici (,0). Altri hanno la forma
di un globo sostenuto da un lungo manico con attac-

(') I pendagli sono specialmente frequenti nella zona E.

(2) Ce ne sono di bronzo, p. e. 1673, 1677, 2212, 2216,
2259, ecc., e di ferro, p. e. 2218, 2488. Alle volte l'archetto
intermedio è ritorto a tre curvo od ondulato, p. e. fig. 62, in
alto : fig. 57, a destra.

(3) 1375, 1640 ecc.

(4) 1377, 1297, 1790, 2248.

(5) Questi pendagli sono frequenti nei paesi illirici, p. e.
quelli che pendono da ornamentazioni di Sanskimost, Fiala,
Mitth. aus B. u. IL 1899, p. 108, 109, fig. 173, 174.

C3) 1381, 1715, attaccato a fibula (fig. 63), 1790, 1795;
cfr. es. di Suessula, Bull. Ist. 1878, p. 155 e Roem. Mitth.
1889, p. 145.

(?) 1154, 2041, 2044, 2045.

(8) Di bronzo: 1556,1714; di ferro: 1259, 1440,1983, 1988.

(9) Specialmente nella zona E ; di bronzo: 1709, 2037; di
ferro: 2090, 2106.

(10) 2054 cfr. « borchie a ruota » a Suessula, Bull. Ist.
1878, p. 164 e Roem. Mitth. II, 1888, p. 252; in Lucania,
Notìzie 1900, p. 35; a Novilara, Mon. Lincei, V, 1895, p. 141;
alcuni esemplari della Valle del Tronto sono nel Museo di Ascoli
Piceno ed altri nel Museo Preistorico in Pioma; a Terni, v.
Lanzi, Album-ricordo, tav. I, n. 16; Eroli, Oggetti scavati in
Terni, fig. 30 ; Olympia, Bronzen, tav. XXV ; Hoernes, Urg. d.
Kunst, tav. XII, n. 13 (Boemia), cfr. p. 460 ecc. In Illiria, a
Glasinac, Piala, Mitth. aus B. u. IL 1897, p. 19, fig. 27.

caglia, pesanti (') ; sono del genere di quelli fusiformi
che pendono dalla « chàtelaine » n. 1079 tav. XII e,
ed assomigliano ad un vasetto o Xàyvvog (2), mentre
nell'altra n. 2516, abbiamo notato i pendagli a cannello
con anelletto.

I pendagli però più singolari nella nostra necro-
poli sono alcuni grossi pomi di avorio (3) o di pietra {%
forati lungo 1' asse e sorretti da una spina di bronzo
o di ferro con anello per appenderli; uno di essi ha
un'attaccaglia peltiforme (5).

Fig. 64. — Pendaglio di pietra n. 79.

Alcuni pendagli poi possono considerarsi come veri
e propri amuleti, quali, ad esempio, le conchiglie
cypreae, fig. 66, 67 (6) il dente di porco o cinghiale (7)
rivestito di sottilissimo filo di bronzo (n. 2515), il che
trova perfetto riscontro in esemplari della necropoli di

(') 2530, ed un altro esemplare rubato, che era il più grande :
n. 2806-bis, 2223, più piccoli; associato a pendagli conici: 1377,
fig. 70, 2223. Di ferro n. 1388. Simili sono anche nel ma-
teriale illirico, p. e. a Glasinac, Mitth. aus B. u. II. 1893, p. 100,
fig. 168, 169; 1897, p. 5, fig. 3; Ljubic, Museo di Zagabria,
1889, tav. XXII, p. 127.

(2) Pendagli in forma di vasetti sono comuni nel Sannio:
Suessula, Bull. Ist., 1878, p. 157; nel Piceno: ad Atri, v. ap-
presso, cap. XIII e un esemplare è citato anche nel paese dei
Peligni a Salle (Peschio della Valle), Notizie 1894, p. 317,
v. anche tomba di Borrello, appresso, cap. XIII. Pendagli a
vasetti ed anforette sono nel materiale illirico, p. e. Ljubic,
Museo di Zagabria, 1889, tav. XXII, 120, 121, 124, 125, 126.

(3j 1413.

(<) 79, 930. 2134.

(5) N. 79, fig. 64. Per simili pendagli è da confrontare
anche il n. 1675 di lamina vuoto, a tronco di cono.

(e) 514, 2044, 2687, 2514 ecc., cfr. Spinetoli, Notizie, 1878,
p. 290.

(7) Altri es. 1377 con viera, 2275, con foro, con anellino
infilato.
 
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