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V

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AUFIDENA

344

La lamina del cinturone è per lo più liscia; ma
talvolta ha granita o sbalzata una decorazione figu-
rale, come nel caso del n. 1290 (Mg. 74) e in uno
della collezione De Amicis (fig. 71 V). Vi sono i

tura; ciascuna delle lamine è decorata nella parte
piena da due file di puntini sbalzati, poste a dia-
gonali intersecantisi ; la lastrina che va sottoposta
all' altra, è munita di sei buchi rettangolari posti

Fig. 71 a. — Frammento di cinturone n. 1330.

cinturoni più stretti ('); ve ne ha qualcuno in ferro (2)
ed alcuni di cuoio (?) col solo fermaglio metallico (3),
il quale talvolta è a larga ciappa di ferro e bronzo,
simile a quelle picene (*). Un esemplare completo di
queste ciappe da cinturoni in cuoio è il n. 1611
(Mg. 71 e); è formato da due lastrine lunghe ni. 0,11
a. 0,05 ; sono orlate dai forellini per 1" imbolletta-

(') P. c. n. 1863 con fermaglio di ferro.
H 1600, 1892.

(3) 1611; E, LXXXI.

(4) N. 1820, cfr. esempi, nel Museo di Ascoli.

2-2-2 e quella superiore è provvista di quindici buchi
uguali, posti 5-5-5. V'è inoltre il fermaglio, costi-
tuito da un filo a quadrello di bronzo ripiegato in
modo da formare sei sporgenze corrispondenti ai sei
buchi della lamina inferiore ed a sei della supe-
riore, cioè il 1° e 3°, o il 2° e 4" o il 3° e 5° di
ciascuna fila, in modo che si possono ottenere allac-
ciando la ciappa, parecchie ampiezze della cintura.
Il fermaglio o gancio era tenuto fermo dalla pres-
sione del corpo dal di sotto della cintura ('). Si tro-

(') Altro esemplare con ganci di ferro n. 2266.
 
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