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Mariani, Lucio: Aufidena: ricerche storiche ed archeologiche nel sannio settentrionale
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queste phalerae, riunite a tre sul petto del guerriero,
costituissero la caratteristica corazza sannitica. La
sua ipotesi venne confermata dalla scoperta d'una
tomba picena, quella di Sirolo presso Ancona, la cui
illustrazione dobbiamo al Naue ('). Egli ha trovato
in situ sul petto d' un guerriero una di queste pha-
lerae grandi, circondata da sette piccole simili, rac-
comandate fra di loro e alla cintura, per mezzo di
cinghie. Ora, la posizione dei dischi sul petto dei
guerrieri di Alfedena non è precisamente la stessa,
ma è analoga alla corazza picena e alla corazza san-
nitica. Il fatto era stato già osservato dall' ispettore
prof. Vincenzo De Amicis (2) ; ma venne confermato
da me, scavando una tomba di straordinaria conser-
vazione, della quale vai la pena dare una descrizione
particolareggiata (3).
La tomba (flg. 75) era situata nella zona DIV, una
delle più ricche della necropoli e dove si sono rinvenuti
i cerchi di pietra; la tomba CCCLXXXVIII anzi,
era compresa in uno di questi. Era alla profondità di
m. 1,40, lunga m. 1,85, larga alla testa m. 0,60, ai
piedi m. 0,50, posta in direzione NE-SO, colla testa
a NE. La fossa era rivestita di sottili lastre di cal-
care schistoso abbastanza regolari. Il cadavere giaceva
supino, colle mani incrociate sull'addome e il cranio
un po' inclinato sulla spalla destra. Accanto alla testa
od alla spalla sinistra era la ciotola biansata cogli
avanzi del puh; colca sopra la spalla destra e il
braccio, un oenochoe di bucchero a bocca trifogliata.
Presso la testa, colla punta all' insù, stava una bella
punta di lancia in ferro lunga m. 0,22. Al collo era infi-
lato un collare di lamina in bronzo ; all'omero sini-
stro una armilla di quadrello di bronzo ad una spira.
Presso la tibia destra era deposto un cultro di ferro
con manico ad anello e la punta rivolta in giù. Fra
le gambe, come se fosse impugnato dalla mano del
defunto, scendeva il gladio sfoderato; ed il fodero
pendeva dal fianco sinistro. Lungo la metà inferiore
(') Naue, Grabfunde von Sirolo Lei Ancona, nei Praehi-
storiche Blaetter, IX, 1897, p. 70 segg., tav. Vili.
(2) Tomba XLIII, zona P.
(3) Sarebbe stato mio desiderio estrarre la tomba intatta
dal suolo o almeno fotografarla; ma, essendo venuta alla luce
verso il calar dei sole, non potei, per tema che venisse ma-
nomessa, conservare gli oggetti al posto fino al giorno seguente
e mi limitai a prendere l'esatto disegno che qui riproduco.
352
della gamba sinistra erano poste almeno cinque fibule
di ferro rettangolari a bozze, di media grandezza,
Fig. 75. — Tomba CCCLXXXVIII della zona D'v.
delle quali la prima aveva infilato all'arco un anello
di bronzo ; e 1' una sembrava allacciata all'altra. Ma
la nostra attenzione fu principalmente attratta dalla
AUFIDENA
queste phalerae, riunite a tre sul petto del guerriero,
costituissero la caratteristica corazza sannitica. La
sua ipotesi venne confermata dalla scoperta d'una
tomba picena, quella di Sirolo presso Ancona, la cui
illustrazione dobbiamo al Naue ('). Egli ha trovato
in situ sul petto d' un guerriero una di queste pha-
lerae grandi, circondata da sette piccole simili, rac-
comandate fra di loro e alla cintura, per mezzo di
cinghie. Ora, la posizione dei dischi sul petto dei
guerrieri di Alfedena non è precisamente la stessa,
ma è analoga alla corazza picena e alla corazza san-
nitica. Il fatto era stato già osservato dall' ispettore
prof. Vincenzo De Amicis (2) ; ma venne confermato
da me, scavando una tomba di straordinaria conser-
vazione, della quale vai la pena dare una descrizione
particolareggiata (3).
La tomba (flg. 75) era situata nella zona DIV, una
delle più ricche della necropoli e dove si sono rinvenuti
i cerchi di pietra; la tomba CCCLXXXVIII anzi,
era compresa in uno di questi. Era alla profondità di
m. 1,40, lunga m. 1,85, larga alla testa m. 0,60, ai
piedi m. 0,50, posta in direzione NE-SO, colla testa
a NE. La fossa era rivestita di sottili lastre di cal-
care schistoso abbastanza regolari. Il cadavere giaceva
supino, colle mani incrociate sull'addome e il cranio
un po' inclinato sulla spalla destra. Accanto alla testa
od alla spalla sinistra era la ciotola biansata cogli
avanzi del puh; colca sopra la spalla destra e il
braccio, un oenochoe di bucchero a bocca trifogliata.
Presso la testa, colla punta all' insù, stava una bella
punta di lancia in ferro lunga m. 0,22. Al collo era infi-
lato un collare di lamina in bronzo ; all'omero sini-
stro una armilla di quadrello di bronzo ad una spira.
Presso la tibia destra era deposto un cultro di ferro
con manico ad anello e la punta rivolta in giù. Fra
le gambe, come se fosse impugnato dalla mano del
defunto, scendeva il gladio sfoderato; ed il fodero
pendeva dal fianco sinistro. Lungo la metà inferiore
(') Naue, Grabfunde von Sirolo Lei Ancona, nei Praehi-
storiche Blaetter, IX, 1897, p. 70 segg., tav. Vili.
(2) Tomba XLIII, zona P.
(3) Sarebbe stato mio desiderio estrarre la tomba intatta
dal suolo o almeno fotografarla; ma, essendo venuta alla luce
verso il calar dei sole, non potei, per tema che venisse ma-
nomessa, conservare gli oggetti al posto fino al giorno seguente
e mi limitai a prendere l'esatto disegno che qui riproduco.
352
della gamba sinistra erano poste almeno cinque fibule
di ferro rettangolari a bozze, di media grandezza,
Fig. 75. — Tomba CCCLXXXVIII della zona D'v.
delle quali la prima aveva infilato all'arco un anello
di bronzo ; e 1' una sembrava allacciata all'altra. Ma
la nostra attenzione fu principalmente attratta dalla
AUFIDENA