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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Mariani, Lucio: Aufidena: ricerche storiche ed archeologiche nel sannio settentrionale
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0184

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355

ADFIDENA

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un corpo schematico di quadrupede con testa di uc-
cello e con un' altra simile testa di uccello all' estre-
mità della coda (fig. 77). Gli occhi sono formati da un
cerchietto sbalzato, il becco aperto è espanso a guisa
di ricci, i piedi hanno la forma di un riccio all' in-
dietro. Sull'alto, nel campo, è un altro cerchietto
sbalzato come gli occhi, circondato da puntini incisi.

centro dello specchio » etrusco veneto » di Modena (').
L'animale fantastico di questi dischi è in parte del
tipo simmetrico, in parte del tipo delle figure miste :
1' uno prevale nell' arte occidentale dell' età del ferro,
l'altro nella greco-orientalizzante (2); nel nostro tipo
si dovrà scorgere anche un' influenza di quelle rela-
zioni della costa adriatica dell' Italia coli' Eliade e

Fm. 77. — Disegni graffiti sui dischi dei baltei-corazzc.

Il disegno dell' animale è convenzionalissimo : nel
corpo si vede l'insellatura o contorsione che abbiamo
riscontrato anche negli animali dei dischi traforati, e
il contorno delle gambe è eseguito a curve, meccani-
camente, identico in tutte e quattro, senza alcun tratto
che possa rivelare l'intenzione di copiare la natura.

Animali disegnati colla stessa cifra si trovano
specialmente nelle decorazioni metalliche della civiltà
di Hallstatt ('), ma più ancora in quella detta de
La Tene (2) nelle quali i motivi di animali « aral-
dici » e « chimerici » si sono molto sviluppati.
Anche nell'arte figurata delle situle venete, affine a
questa (3), lo stile del disegno è identico, p. e. la
predilezione delle curve all' infuori e la contorsione
delle linee si nota anche nell' uccello che decora il

(') Cfr. animali della situla di Aylesford : Archaeologia,
t. LII (1890), tav. XIII, 1.

(J) Cfr. Bertrand-Reinach, Les Celtes, p. 116 segg. Molto si-
mile è quello di uno scudo: Kemble, Home ferales, tav. XIV.
Cfr. anche Ghirardini, Vaso di Cupra Marittima in Bull.
Palet. Ital. 1899, pag. 80 segg. L'ornato costituito da due
protomi è anche un motivo che si riscontra in materiale illi-
rico, p. e. fibula di Jezerine, Munro, Rambles et Studies, fig. 86.
= Mitth. aus B. u. II. 1895, p. 98, fig. 190. Cfr. nel Piceno:
Museo Preistorico di Poma, n. 42594, 28647, 28648 ecc.

(3) Ghirardini, Situla, p. Ili, Mon. Lincei, voi. X, 1900.

l'Oriente, di cui le tracce si vanno ogni giorno più
rendendo manifeste (3).

Non occorre uno studio molto minuzioso per per-
suadersi dal confronto dei dischi di Alfedena con
quelli di altre regioni e specialmente con quelli della
Marsica, che essi sono di tipo più recente degli altri ;
infatti nei più antichi predomina la decorazione geo-
metrica, analoga a quella degli scudi « paleo-etru-

C1) Cavedoni, Il medagliere estense, estr. dal Tributo del-
VAcc. di B. A., Lett. e Scienze di Modena, 1832.

(2) Hoernes, Urgeschicht der Kunst, p. 490.

(3) Ghirardini, Vaso di Cupra Marittima, nel Bull. Paletn
Ital. 1899, p. 102. Sehhene non sia constatata nell'llliria la
usanza analoga dell'altro littorale adriatico della corazza a
dischi, vi sono nel materiale di quelle regioni alcuni dischi,
forse umboni di scudo, che presentano non poche analogie di
disegno con i dischi da noi studiati, p. e. disco di Glasinaé,
del diam. di m. 0,10, Mitth. aus B. u. H. 1896, p. 8, fig. 13;
attorno girano cerchi a decorazione geometrica e nel centro è
un ornato di volute rincorrentisi del più puro stile miceneo.
V. anche altro, diam. m. 0,08, di Sanskimost, Mitth. 1899,
p. 91, fig. 106; altro, diam. m. 0,20, di Glasinaé, 1897, p. 10,
fig. 14; ha nel mezzo una spirale o voluta e attorno cerchi con-
centrici a decorazione geometrica; altri due più piccoli, ivi,
p. 12, fig. 15, nei quali è notevole il centro a croce, e un altro,
ivi a fig. 16, con ornamentazione di cerchi intersecantisi. Altri
esempi, Mitth., 1897, p. 14, fig. 23, (diam. m. 0,20), p. lo,
fig. 24.
 
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