Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (10.1901)

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AUFIDENA

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sempre più per tornare ad avvolgersi in tìne ad anel-
lino a guisa di un S (')•

Infine s'incontrano talvolta degli eleganti coltel-
lini o temperini a lama aguzza e con manicuccio ri-

Stazioni munite di mura « ciclopiche » sodo segna-
late dal De Nino e dal Persichetti in parecchie col-
line lungo la valle del Pescara e in tutta la regione
marso-peligna ('), e tracce di necropoli preromane si

Fio. 89. — Coltellino n. 1255.

curvo all' estremità, fig. 89 (2), i quali son sempre
riposti nella loro guaina, di cui restano gli avanzi.

XIII.
Confronti.

Esaminando particolarmente la città e la necro-
poli di Alfedena e la loro suppellettile, ho avuto oc-
casione di accennare ad alcune analogie che i costumi
e gli oggetti mi richiamavano alla mente in altre
località : ora mi sembra opportuno raccogliere queste
idee sparse e gettare lo sguardo attorno ad Alfedena,
alle altre stazioni antiche finora esplorate, incomin-
ciando dalle regioni più vicine, allo scopo di deter-
minare meglio i caratteri peculiari della civiltà lo-
cale ed i punti di contatto che questa presenta colle
altre civiltà antiche dell' Italia.

La posizione della nostra necropoli, così avanzata
verso la regione marso-peligna, ci fa rivolgere lo
sguardo prima a questa che al restante del Sannio;
ed infatti non mancano in questa regione altre sta-
zioni che, senza aver dato finora un materiale così
copioso, come quello uscito dagli scavi di Alfedena,
ci presentano in travamenti occasionali antichità ana-
loghe. Prescindo per ora dalle località confinanti col
territorio di Alfedena, perchè di queste avrò occasione
di parlare in modo speciale nel capitolo seguente.

(') I cultri con manico ad occhiello hanno forma uguale
a quello di Terni, Lanzi, Album-ricordo, tav. I, n. 17. In ge-
nerale pei cultri o rasoi di questo tipo cfr. Pigorini o. c,
p. 18, nota 30.

(2)'Lungh. m. 0,12, largh. m. 0,01 ; n. 1003, 1805, nel Museo
Preist. di Roma, e n. 1408 cfr. esemplare di Ordona, Angelucci,
Armeria Reale, pag. 32, fig. 3. Per la forma cfr. anche il col-
tellino in bronzo siculo: Orsi, Pantalica, Mon. Lincei, IX,
1899, tav. VII, n. 15.

hanno in molti punti dell'Abruzzo (2). Molti oggetti
del territorio di Sulmona, raccolti nel disgraziato
museo di questa città, hanno analogia con quelli sca-
vati in Alfedena, e noi non abbiamo mancato di ci-
tarli ogniqualvolta ci si è presentata 1' occasione.

In una recente rivista di quel materiale, che me-
riterebbe un riordinamento scientifico colla indicazione
delle provenienze, in un locale meno indecente di
quello che ora lo contiene, ho potuto notare i carat-
teristici oggetti seguenti.

La ceramica generalmente è di tipo più perfetto
di quella di Alfedena; prevalgono vasi importati a
vernice nera e le olle sono generalmente di argilla
figulina ben cotta e ben tornita ; fra questi vasi pe-
raltro non mancano esempì dello stesso genere di
quelli di Alfedena, d'impasto rozzo, p. e. un' olla
ovoide con corto collo e larga bocca, con quattro apofisi,
orecchiette o falsi manichi che dir si voglia, sulle
spalle, uguale alle nostre figg. 16 a, b, e n. 415;
un' olla sferica di argilla rossa con manichi a guisa di
stamnos, cfr. n. 732 (fig. 18 a), n. 2672 (fig. 19a);
un vasetto o tazza a larga bocca, d'impasto, con
quattro orecchiette attorno, sotto 1' orlo, parecchie cio-
tole e frammenti d'altri vasi, come pocula, d'impasto
rude ecc. Molti sono i vasi di lamina enea, per lo
più ciotole o lebeti, ma anche paline, lagynoi, situla
ed holpe, che insieme ad otto strigili, rappresentano
l'influenza della Grecia classica.

Tra gli oggetti di ornamento ho notato alcuni
torques ; le solite armille di quadrello a spira ; le col-

0) Per es. a Civitella-Salto nel comune di Pescorocchiano
in contrada S. Angelo ; a Roscia Piana, v. Persichetti, Notizie
1897, p. 158 e De Nino, Notizie 1892, p. 430; a Casali di
S. Silvestro, Notizie 1899, p. 361, v. anche add. p. 235 e nota 4.

(*) Cfr. p. e. Notizie 1899, p. 358, contrada Fontanella
pr. Paganica (Vestini).