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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Mariani, Lucio: Aufidena: ricerche storiche ed archeologiche nel sannio settentrionale
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0196

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379

AUFIDENA

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di bronzo, deposta, a quanto pare, sopra l'ossuario ('),
perchè sarebbe questo uno dei più cospicui indizi di
uno stadio di civiltà anteriore a quella di Alfedena,
nei paesi vicini, ed una guida per ulteriori ricerche.

Ma dopo questi confronti con trovamenti sporadici
nella regione più vicina al campo delle nostre ricerche,
i quali provano peraltro la comunanza della civiltà
dei popoli sabellici, posti all' intorno dell'Appennino
centrale, dobbiamo passare all' esame di altre necro-
poli del Sannio e dell' Italia meridionale, le quali ci
offrono, in grazia di scavi sistematici e di adeguate
pubblicazioni, un copioso ed utile materiale di con-
fronto. La prima stazione archeologica con materiale,
nel fondo, analogo che si presenta nel Sannio, ma sul
versante Tirreno, cosa che ci spiegherà alcune diver-
genze di civiltà, è Suessula (2).

Il materiale proveniente da Suessula è poi ana-
logo agli strati del secondo periodo della civiltà del
ferro in Capua (3), Cuma (4) e Nola (5) ; soltanto Sues-
sula è la più ricca, perchè topograficamente più im-
portante e frequentata dal commercio ellenico (").

La necropoli di Suessula ha comune con quella
di Alfedena molti tratti caratteristici : intanto, si tratta

(1) V. Colini, Bull. Paletn. hai. 1900, p. 147.

(2) Minervini, negli Atti deWAccad. di Caserta, ed Atti
della Commissione conservatrice dei Monumenti in Terra di
Lavoro 1878; Breve relazione intorno agli scavi nella necro-
poli di Suessula; Milani-Sogliano, Notizie 1878, p. 97 segg. ;
Bull. Paletn. Ital. 1878, p. 128; Von Duhn, nel Bull. d. Isti-
tuto di Corr. Arch. 1878, p. 145 segg. (citato: 1° rapp.); ivi,
1879, p. 141 segg. (= IP rapp.); Roem. Mitth. 1887, p. 235
segg. (= IIP rapp.). V. anche Rivista di storia antica del
Tropea, 1895, n. 3, p. 31 segg.; Schoetensach, Vor- u. Frù'h-
geschichtliches aus d. Sùditalien u. Tunis, nella Zeitschr. fur
Mimologie, XXIX, 1897, p. 3 segg.

(3) Von Duhn. Ann. Ist. 1879, p. 119 segg.

('} Recentemente sono apparsi in queste stazioni anche
strati della prima età del ferro e forse del bronzo ; cfr. Patroni,
Notizie 1899, pp. 183, 438; Bull. Palet. Hai. XXV, 1889, p. 183
segg. Questa civiltà presenta dei caratteri simili a quelli della
laziale. Pel 2° periodo cfr. ivi, p. 197; cfr. anche Patroni,
Cuma ecc. Napoli, 1900.

(5) In S. Erasmo, nel territorio Nolano sono venute alla
luce due tombe analoghe a quelle di Suessula ed Alfedena;
cfr. Sogliano, Notizie 1895, p. 250. Erano formate di lastroni
di tufo ; contenevano armi di ferro, avanzi di cinturoni con
ganci, vasi campani, ecc. A Fiumane in provincia di Avellino,
ugualmente, cfr. Bull. Palet. hai. XX, 1894, p. 29.

(6) Cfr. Von Duhn, 1° rapp. p. 161.

anche qui di una necropoli ad inumazione (')• Le tombe
sono scavate poco profonde, forse per la natura del
terreno; ed i vari tipi di sepolcri che diversificano
per piccoli dettagli, trovansi, come ad Alfedena, fram-
misti. 1 sistemi di sepoltura suessulani sono analoghi
a quelli di Alfedena, e cioè : 1° deposizione semplice
nel suolo; sono le tombe più ricche, con molti og-
getti di bronzo e, secondo il von Duhn, le più an-
tiche (2). Differiscono soltanto per avere sopra un tu-
mulo di sassi e perchè in esse si è constatata tal-
volta la esistenza di casse in legno (3). Un sistema
eccezionale è quello di una fossa scavata nel tufo e
ricoperta di tegoloni (4).

Il II0 sistema è quello delle fosse rivestite di
lastroni di tufo e di lastre calcaree (5), analoghe alla
maggioranza di quelle d'Alfedena, ove mancano in-
vece gli esempì di copertura a tetto e naturalmente
non appare il tipo esclusivamente greco delle tombe
a cubo di tufo e a cremazione che sono proprie dei
coloni greci e dovute all' influenza civile di questi (fi).

A Suessula però l'influenza greca non è giunta
fino ad introdurre la tomba a camera che è ignota
anche ad Alfedena e che invece si presenta in altre
città della Campania e del Sannio (7).

Il III0 sistema indigeno è quello di fosse rivestite
di tegoloni, precisamente come abbiamo visto in Al-
fedena.

L'uso dunque della tomba a fossa, sia non rive-
stita, sia rivestita di pietre o di tegoloni, deve rite-
nersi proprio della stirpe sannitica.

Nella necropoli suessulana il von Duhn ha con-
statato quasi sempre l'osservanza della orientazione

(') Il Von Duhn inclinava prima ad escludere gli esempì
di incinerazione citati (1° rapp., p. 147) ; ma poi (111° rapp.
p. 256) constatò la esistenza di alcuni esempì di questo rito,
non certamente nazionale, in specie nelle tombe greche del
V sec. Cita alcune tombe Capuane uguali alle Suessulane, nelle
contrade Arco e Tirone, ad ovest e nord di S. Maria, ove sono
apparsi alcuni esempì di cremazione. A Suessula, come ad Al-
life, ci sono esempì di ustione entro la tomba (11° rapp.
p. 147). Ma qui si tratta di eccezioni e di influenze greche.

(2) Cfr. anche a Telese, Capua, 1° rapp. p. 159 e nota 1.

(3J IIP rapp. p. 256 ; cfr. lo stesso uso a Cuma, cassa di-
pinta in rosso.

(■*) IP rapp. p. 147; cfr. ugualmente a Cuma.

(5) IP rapp. p. 147.

(6) IIP rapp. p. 236.

C) A Capua, Nola, Alife, IIP rapp. p. 248; a Napoli
cfr. De Petra, Mon. Lincei, Vili, 1898.
 
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