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AUFIDENA

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Come risulta dall' esame di queste tre principali
necropoli dell' Italia meridionale, la civiltà rappresen-
tata in Alfedena è, nel rito funebre e nel fondo della
suppellettile, uguale a quella del resto del Sannio,
della Lucania, dell' Apulia, dei Brutti! ; alcuni oggetti
però caratteristici di quella suppellettile sono quasi
ignoti nella regione a sud dell' Abruzzo e ci richia-
mano invece alla regione confinante a nord con esso,
cioè al Piceno. Sono questi principalmente i « torqui »,
le « chàtelaines » ed i dischi. Non sarà inutile perciò,
oltre alle citazioni che ho avuto già occasione di fare,
porre a confronto il materiale di Alfedena con alcune
più cospicue necropoli picene.

La parte del Piceno adiacente al territorio dei Pe-
ligni, è quella abitata dai Praelutii, nella quale non
scarseggiano i rinvenimenti di antichità preromane;
una vallata specialmente è nota agli archeologi per i
copiosi depositi che vi si riscontrano: è questa la valle
della Vibrata, la quale dai tempi più remoti fino
all' epoca classica sembra sia stata un asilo prediletto
di densa popolazione; in essa infatti si possono seguire
le tracce della civiltà primitiva dall' età paleolitica
fino all' età storica e le ricerche paletnologiche nel
ristretto territorio hanno reso benemerito il eh. Con-
cezio Uosa ('). Riserbandomi di tornare su questi strati
archeologici a proposito della questione cronologica che
ci proporremo; intendo pel momento fermare 1'atten-
zione del lettore su quelle antichità che hanno più
stretta analogia col materiale di Alfedena.

Parecchie stazioni contemporanee della nostra sono
segnalate nella valle della Vibrata, a Corropoli (2), a
Tortoreto (3), a Basciano (4) a Ripaquarquellara presso
S. Egidio (5), ove erano sepolcri a fosse ellittiche di
pietre calcaree con gran pietra sulla testa.

(') Rosa, Ricerche di archeologia preistorica sulla valle
della Vibrata, Firenze 1871 ; Sui villaggi preistorici scoperti
nella valle della Vibrata, estr. dalla Gazzetta di Torino,
28 aprile 1872, Ragguaglio delle ricerche paletnologiche fatte
nella Valle della Vibrata, Firenze 1873 ; Due necropoli della
prima età del ferro scoperte nel Piceno, estr. dalla Gazzetta
di Torino, 4 maggio 1873, ecc.

(2) Rosa, nelF Archivio per V Antropologia,IV, 1874, p. 199.

(3) Ivi, p. 200; e Savini, Notizie 1896, p. 514 (necropoli
tipo Novilara).

(4) Notizie 189G, p. 515.

(5) Notizie 1877, p. 124; 1878, p. 26, 139; 1884, p. 195.

Altri oggetti della stessa natura dei nostri sono
conservati presso il Municipio di Atri, e di essi debbo
la notizia e le fotografie all'egregio direttore di quella
Scuola d'arti e mestieri prof. V. Rosati. Sono prove-
nienti dal territorio di quel comune ('); constano prin-
cipalmente: di un'armilla di bronzo a quattro spire
e mezza, di parecchi pendagli di varie forme ; ve ne
sono conici di lamina enea, di quelli formati da sfe-
retta con lungo manico simili a quelli da noi descritti,
uno ad occhiale, due pendagli a vasetto, a forma
d' oinochoe (-), v' è anche un piccolo quadrupede,
forse un ariete, dello stesso stile del nostro (fig. 67 c).
Altri sono resti di collana, bullette d'ambra, ci-
lindretti di filo di bronzo a saltaleone. Alcuni fram-
menti di lamine sembrano appartenere ad un cintu-
rone; altri frammenti di ferro sono forse avanzi di
fibule e una fibula ben conservata è ad arco semplice
di bronzo con staffa a risvolto con riccio (3), come
alcune di Alfedena ; un' altra di bronzo con arco a
navicella munito di tre bitorzoletti, lunga viera con
bottoncino all' estremità, identica alla nostra fig. 3 e, f,
del Curino; ed un'altra con due soli bitorzoli ; infine
ci sono vari anelli, tra cui tino munito di piastrina
ogivale, simile al nostro n. 1985.

Un poco più in su, nella valle del Tronto, abbiamo
Carpinete (4), Colli (5), Spinetoli('!), ed altri paesi della
provincia di Ascoli Piceno, quali Offida (7), Cuprama-
rittima(8), Ripatransone (9), poi, più a nord, Osimo (,0),

(') Parte di essi e specialmente il pendaglio ad occhiale,
le fibule e le piccole oenochoe, provengono da una tomba co-
struita con tegoloni, scoperta sulla falda meridionale del Colle
della Giustizia, ad 1 km. circa ad occidente di Atri, in un ter-
reno del sig. Sorricchio. Venne distrutta dal contadino profa-
natore della tomba una grande olla piena, si dice, di cenere.
Gli altri oggetti provengono da scavi fatti per piantagione di
olivi in contrada Pretara, vicino al diruto convento di s. An-
tonio.

(2) Cfr. tomba di Borrello, p. 376.

(3) Cfr. Montelius, Italie Prim. I, tav. XI, n. 134.

(4) Notizie 1877, p. 90; Bull. Paletn. Rai. Ili, 1877, p. 112.

(*) Notizie 1878, p. 168; molti oggetti di questa prove-
nienza sono nel Museo di Ascoli Piceno, cfr. Gabrielli, Il Pai.
Com. di Ascoli Pie. e le sue collezioni ; cfr. anche tomba da
noi descritta nell'Appendice a questo capitolo; cfr. nota 8.

(6) Notizie 1878, p. 294 e segg.

(7) Allevi, Bull. Paletn. hai. II, 1876, p. 17 segg.; ed
O/fida Preistorica.

(8) Conc. Rosa, Archivio per VAntropologia, 111,1874, p. 337.

(9) Brizio, Notizie 1891, p. 282.
(<°) Notizie 1891, p. 282.
 
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