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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 10.1901

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Mariani, Lucio: Aufidena: ricerche storiche ed archeologiche nel sannio settentrionale
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https://doi.org/10.11588/diglit.9303#0209

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405

AUFIDENA

406

abitanti dietro i Frentani: KaQaxrjvwv, oi sUfìv v/ià
rovg (IfQsviavovg (').

I loro capoluoghi erano Aufidena e Bovianum vetus,
il quale ultimo è, senza alcun dubbio, identificato con
Pietrabbondante presso Agnone (2) ; non resta dunque
altro nome da attribuire alla città che quello di Au-
fidena, cui anche il nome dell'attuale villaggio, Al-
talena, induce a pensare. La maggior parte degli scrit-
tori di geografia antica e di storia hanno infatti iden-
tificato Aufidena con Alfedena ; e dopo i fatti ar-
cheologici esposti, io non avrei bisogno di smuovere
nuovamente la questione, se questa non si fosse ap-
punto ai nostri giorni riaccesa per opera di alcuni
scritti non so se ispirati ad un falso concetto di or-
goglio cittadino. Poiché infatti ai giorni nostri la città
di Castel di Sangro esercita a buon diritto una pre-
ponderanza sulla regione, si è voluto da alcuni cultori
di storia locale ridar vita ad una vecchia opinione,
anteriore alla esplorazione della necropoli di Alfedena,
che sosteneva essere Castel di Sangro l'antica Aufi-

raceni sia corruzione di Sariceni, dal Sarus, Sagrus, è avven-
tata, perchè sono troppe le concordanze degli autori nella forma
del nome. E inutile parlare delle fantasie etimologiche di Leone
Casella, De primis Italiae colonis. Lngduni 1G06, p. 17.

(') Ptol. HI, 1, § 57, ed. Miiller, p. 357. Le varianti del
nome Kaqaxlvovg, Kagtxlvovs che danno i codd. hanno poca
importanza; lo i invece di ij può dipendere dalla pronuncia iota-
rizzante dei tempi romani ; la forma Kaqixivovs (cfr. Zonaras,
Vili, 7 ; KctQxivovg) si accosta alla forma citata or ora, di Ta-
cito, Carecini, cfr. Plinio Cardini. Del monte KciqÌxmv abbiamo
parlato a p. 241, cfr. p. 416. La radice del nome è probabil-
mente K('(f>a testa, cima, cfr. Pape-Benseler, Lexikon d.
griech. Eigennamen, s. v., oppure da kar- aspro, cfr. Kàpxivog
=■ scoglio, Vaniceck, Etym. IVoerserb. p. 130 seg. Il Mons
Carieius è forse = Koavità ogtj da Zonara 8, G, II posti nel
Sannio.

(2) Smith, Diction. ofanc. geogr. s. v.; Mommsen, Unterital.
Dialecte, p. 173, suppone che Bovianum fosse l'antico capoluogo
dei Sanniti. Un'esplorazione della sua necropoli sarebbe necessaria
per confermare questa opinione, qualora vi si rinvenissero an-
tichità anteriori al VII sec, le quali non sono finora apparse
nelle necropoli di Alfedena. Su Bovianum ha pubblicato anche
Lorenzo Fiocca un articolo sulla Rivista Abruzzese, IX, sett.
1899. Iscrizioni osche di Bovianum v. pr. Zwetajeff, Sylloge
Iscr. Ose. n. 15-22; Conway, Italie dialects, p. 183, n. 168-181;
Nazari, Dialetti italici, n. 185, 188-194.

(3) Mommsen nel C. I. L. IX, p. 259 ; la opinione precedente
del Mommsen era contraria; cfr fscr. Regni Neapolit. p. 268;
il Kiepert, nella carta annessa al Corpus, pone Aufidena presso
Alfedena, invece nella Carta corografica e archeologica del-
l'Italia centrale, ossia antico Lazio, Campania, Sannio, con
parti meridionali della Sabina e dell' Etruria, in 4 fogli, scala
1/250000, Berlino, Reimer, 1881, pone Aufidena a Castel di
Sangro ; stanno per la nostra opinione lo Smith, Dictionary

detta. Sia concesso quindi a me, che non posso essere
accusato di regionalismo e che sono stato chiamato
in causa, prima ancora che avessi reso di pubblica
ragione le mie idee, esporre la mia opinione a questo
riguardo, vagliando le ragioni prò e cantra che mi-
litano per l'identificazione di Aufidena con Alfedena,
oppure con Castel di Sangro.

Innanzi tutto debbo chiarir meglio perchè la lo-
calità di Castel di Sangro mi sembri inadatta per
una città antica. In tutte le acropoli del tipo cosi-
detto « pelasgico » che ho visitato, sia in Creta, sia
in Asia Minore, sia in Italia, ho constatato sempre
che alcune condizioni topografiche, che dipendono da
ragioni strategiche, si presentano costantemente. La
collina è di solito costituita da due o più cime che
comprendono insenature adatte allo stabilimento delle
dimore, mentre le cime colle pendici scoscese e colle
mura costituiscono la difesa dell'abitato, come abbiamo
veduto anche nella citta antica presso Alfedena (').
Ora, tale non è il caso di Castel di Sangro, collina
che ha una cima vicina ad oriente, alta m. 950
e una insenatura nel mezzo, entrambe però esterne
alle mura e prive di qualsiasi difesa naturale od ar-
tificiale. Contuttociò, pensando che Yàtfvv poteva es-
sere privo di mura, perchè abitato solo in tempo di
pace, ho ricercato se nella insenatura vicina alla for-
tezza vi fossero tracce antiche; ed i lavori che si
stavano praticando per il nuovo acquedotto da Fonte
Majure, avendo per avventura aperto una lunga e pro-
fonda fossa attraverso questa insenatura e la collina
di fronte, mi è stato facile constatare che il terreno
non contiene affatto tracce di cocci o d'altri rottami
antichi che non sogliono mancar mai nelle località
abitate in antico; e quelle persone che in Castel di
Sangro si interessano di queste ricerche, mi hanno
assicurato che in quei terreni non si è mai scoperto
un oggetto antico. Ora da ciò deriva che l'abitato in
epoca preromana doveva essere limitato alla cima del
castello, spazio troppo ristretto e poco praticabile per

of anc. geogr. s. v.; De Ruggiero, Dizionario di Ant. Rom.;
Pauly-Wissowa, Real encycl. s. v.; Le Nino, Notizie degli
Scavi 1896, p. 210, ove distingue Voppidum Aufìdenate da Aufi-
dena ; Cmnoay, Italie dialects, p. 194.

(') Cfr. le mie Antichità cretesi nei Mon. Lincei, VI, 1896,
p. 158 segg. ; Bull. Comm. arch. Com. 1896, p. 51; Le città
volsche, nella Nuova Antologia, 1896, p. 557 segg.
 
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