Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
409

AUFIDENA

410

Ad ogni modo la radice antica auf- è, secondo le
regole della fonetica osca, uguale ad alf; sarà facile
quindi trovare anche il significato di questo nome.
L' /' italico, nel mezzo della parola corrisponde al la-
tino b, quindi osco a«/"-=lat. alb, infatti: al fu um-
bro — lat. alba ('). Aufidus, nome dell' Ofanto, sarebbe
quindi un aggettivo formato come rap-id-us. e corri-
sponderebbe al lat. alb-id-us = biancheggiante, nome
adatto ad un ti urne, cfr. infatti l'antico nome del Tevere
Albtcla (-). È importante stabilire quando sia stato appli-
cato il nome di Alfedena al villaggio moderno. L'origine
di questo villaggio, come dimostrano alcuni editici (3),
risale certamente ed epoca medievale, come borgata
annessa al castello. Paolo Diacono (4), la nomina An-
zidetta. Nel Chronicon Volturnense (5) si parla di terre
in loco Aufalena, concesse in enfiteusi dall'abate di
S. Vincenzo al Volturno nell'anno 975. Un documento
del 1229, citato dal Ciarlanti (f>), è interessante per
la questione : ai tempi della guerra di Federico II
contro re Giovanni, il Vinciguerra di Aversa si era ri-
fugiato in Alfedena; l'esercito papale per andare contro
lui nel Beneventano, partendo da Sulmona, passa prima
per Alfedena, poi Scontrone, quindi Castel di Sangro.

Che il nome di Alfedena non sia un nome di rico-
struzione dotta moderna, dimostra la falsa etimologia
che ad esso si diede nel Medioevo o nel Rinascimento :
si diceva Alfidena derivato da Ala Fidelis e se ne
cercava la spiegazione nel fatto di un'ala di soldati
fedele ai Romani (7), ed Ala Fidelis divenne il motto

una pronunzia pingue della / (ivi, p. 275), che naturalmente
faceva oscillare la grafia del suono al in al ed au.

(') Cfr. greco àXtpóg, Alafis, Alfius — Albina, Alfenus -
Albvnus. II tema colla liquida ritorna in molti nomi italici: Al-
fidius, Alfuterna, Alfellani, Allifao, cfr. Vanicek. Et. W. 64, 65.

(2) Cfr. anche Aufeia aqua, antico nome dell1Acqua Mar-
ria ed 'AX<pevs. Diversa è l'etimologia data dal Vanicek (Elym.
Wocrterb. p. 881) che lo riconnette con Vudh, ùber, cfr. Oufens.

(3) P. e. la chiesetta presso il Castello, nella quale si
trova una pila od acquasantiera di scultura barbarica (roma-
nica); la Chiesa madre è un edificio ricostruito nel XIV-XV
secolo, ma con tracce di costruzione anche anteriore. E deco-
rato internamente da pitture votive del XIV e XV secolo (cfr.
De Nino, A/freschi nella chiesa di Alfedena in Briciole let-
terarie, pp. 137-140; Mariani, Illustrazione Italiana, 1897, p. 414,
19 die. n. 51.

(') L. II, 21; Rerum German. Script, p. 100, cfr. Cata-
lo<jus provinciarum Italiae, ivi, p. 244, Aufidianum.

('') Muratori, Rerum Italicarum scriptores, I, n, p. 133.

(*) Memorie storiche del Sannio, p. 3.'J7.

(7) Passarelli, ms. cit. ; Liberatore, Ragionamento sul piano
di Cinquemiglia, p. 57; Carlo Fiocca, Alfedena, p. G.

dello stemma di Alfedena, il quale appunto, come
stemma parlante porta « un volo sinistro » cioè un'ala
con la zampa di aquila ('). L'etimologia non si sarebbe
potuta fare se non avesse preesistito la forma Alfidena.

Tutto ciò dimostra che il nome di Alfedena non è
soltanto la continuazione glottologica di Aufidena, ma
ebe è rimasto sempre attaccato al suo posto.

Malgrado questi fatti incontestabili, cioè l'esistenza
della città antica e la persistenza del nome, vi furono
e vi sono tuttora persone che sostengono essere Castel
di Sangro il sito dell'antica A ufidena. Tale opinione fu
sostenuta dapprima dal medico Giuseppe Liberatore (2),
dal canonico Giuseppe Ruggieri poi dal Campa-
nile (4) ; e confutata dal Uorotea (5) e dal Passarelli (r').

(l) Tale stemma, qui riprodotto, trovasi scolpito sulla porta
del Porgo, dell'anno 1559:

die . v .
m . ivnii .

m . d . l . ix

Un altro stemma uguale trovasi sull'arco del Ponte d'Achille,
cfr. nostra p. 226. Gli « smalti » dello stemma non sono co-
nosciuti. Il Balzano, Dove fu Aufidena? p. 13, nota 19, rife-
risce erroneamente una mia frase circa lo stemma di Alfedena;
io intendevo parlare dello stemma composto o inquartato di
Veroli e Alfedena, formato dallo stemma di Alfedena raddop-
pialo per simmetria, i due voli legati da un laccio d'amore e
in capo, i tre pali di Veroli.

(2) Rai/ionamento topografico-istorico-fisico-ietro sul Piano
di Cinquemiglia, 1789, p. 57.

(3) Lettera nel Giornale letterario eli Napoli, volume 96.
aprile 1798, diretta al Giustiniani, autore del Dizionario geo-
grafico ragionato del regno di Napoli; cfr. Minieri-Riccio,
Bibliogr. Abr. p. 245, n. 440. Veramente il Ruggieri non dice
proprio che Castello sia ove era Aufidena, ma soltanto che ne
continuò la storia; C. Mancini, Giornale degli Scavi di Pompei,
1878, p. 47 segg.

(4) Storia di Castel di Sangro.

(b) Regno delle due Sicilie descritto ed illustrato, voi. XVI,
p. 2 segg.

(°) Alfedena giustificata, risposta apologetica contro l'opi-
nione del dott. fisico D. Giuseppe Liberatore, ras. del secolo
scorso, brutta copia che si conserva presso la famiglia De Amicis;
cfr. Pausa, Bibliografia stor. degli Abruzzi, p. 32, n. VI.
 
Annotationen