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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0018

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23 MONUMENT

pietra, forate al centro (tav. Ili, fig. 9), un disco con-
vesso in pietra, forato (tav. Ili, fig. 3), un ornato in-
tagliato in una materia a struttura lamellare nella
quale mi sembra riconoscere dell'avorio (tav. Ili, fig. 7),
infine la solita ceramica assai frammentata, ma nella
quale si riconoscono forme già note per gli scavi di
S. Bartolomeo (tav. Ili, fig. 10), e cocci decorati ad
impressioni di fune, come mostrano le fig. 2, 4, 6, 8
della tav. III.

Gli strati del periodo eneolitico nel mediterraneo
offrono notevolissimi raffronti con questo materiale
sardo.

Fig. 11 2:3. — Ansa di un vaso della caverna di S. Barto-
lomeo (Museo preistorico di Boma)

Già il Colini nel suo dotto lavoro sul sepolcreto
di Remedello ha notato i pochi confronti possibili
fra l'ascia di S. Bartolomeo e quelle ritrovate in altre
sepolture eneolitiche; si debbono escludere peraltro
a mio parere quelle di Castelluccio (') (Siracusa), le
quali sono piccoli modelli simbolici di un tipo d'ascia
forse del tutto diverso. Non vi ha alcun dubbio sulla
derivazione di queste ascie piatte a taglio allargato
da quelle piatte rettangolari, le quali peraltro, più
che derivare da quelle coniche di rame imitanti le
ascie di pietra levigata a sezione ellittica, poterono esse
stesse aver origine dalla diretta imitazione di esem-
plari in pietra simili a quello riprodotto dalla fig. 1.
Ciò, ad ogni modo, non può influire sulla cronologia
di questo strumento, poiché queste piccole innova-
zioni non fecero sparire i tipi che le avevano cagio-
nate ; il fatto poi che le ascie piatte di rame, già al-

0) Colini in Ball, di Paletn. ital. 1900. p. 2:58; cfr. p. 226.

I PRIMITIVI 24

l'alba dell'età del bronzo, ovunque sono sostituite da
quelle a margini rialzati, e quindi da quelle ad alette
che ne rappresentano un ulteriore sviluppo, prova anche
in Sardegna, ove non mancano le ascie a margini rial-
zati, l'origine e la diffusione eneolitica dello strumento
ritrovato a S. Bartolomeo, ove del resto anche i pu-
gnali di rame sono di un tipo proprio del periodo
eneolitico.

Sopravvivenze neolitiche comuni nel periodo eneo-
litico ed invece in decadenza all'età del bronzo, sono
gli strumenti in pietra levigata, gli ornamenti in pietra
o calcare lisciati, e forati mediante levigatura ese-
guita da ambo i lati (tav. I, fig. 8; II, figg. 6 e 12;
III, fig. 3, 9, 15), e forse anche gli utensili in ossi-
diana (tav. I, fig. 12; li fig. 4, 7; III fig. 13); pret-
tamente eneolitico invece è l'ornamento in avorio ripro-
dotto dalla tav. Ili, fig. 7, proveniente dalla caverna
di S. Elia, che ha restituito del materiale coevo a
quello di S. Bartolomeo, uno simile in osso si ritrovò
infatti nelle grotte eneolitiche di Palmella (').

Riguardo alle ceramiche l'uso promiscuo di quelle
fine in argilla depurata, o più ordinarie in impasto
ingubbiato, nere o rosse secondo il grado di cottura,
e cogli ornati ad incavo riempiti di sostanze bianche
o rosse, sono pur esse caratteristiche delle civiltà
eneolitiche del mediterraneo, benché in parecchi luoghi
perduri la loro fabbricazione sino alla età del ferro.
Riguardo alle forme, le coppe emisferiche più o meno
alte e le loro varietà sono troppo comuni per trarne
altra conseguenza all'infuori di quella che già erano
comunemente usate in tutto il mediterraneo sin dal-
l'età del rame (-'). I bacini come quello (tav. I, fig. 1)

(') Questo ornamento si conserva oggi nel Museo Breisto-
rico di Boma.

(2) Bonsor, nella Revue Archéologique, 1899, p. 302, fig. 3
(Campo Beai) e pag. 304, fig. 51 (Bencarron); Siret, Revue des
Questioni scientifiques de Bruxelles, 1893, p. 531, fig. 228
(Los Millares) ; ibidem, p. 551, fig. 282 (Los ErialesJ ; Bibeiro,
Xoticia de Algumas estacòes e monumentos prehistóricos,
p. 51, fig. 53 (dolmen di Monte Abrahao); Du Cbatellier,
Exploralion des Monumenti de Kerugon, de Kerflant, de-
Pen-ur-Menez e de Kervilloc nelle Mc'm. d. la soc. d'emul.
des Cótes du Nord, 1877, pi. II, figg. 0 e 7 e pag. 3 estr. ;
'EfW- àQX«ioì; 1899, p. 85 e niv, IX, fig. 25 e 26 (Suro);
Verhandlungen d. /'eri. yesellschaft fùr Anthr apologie, 1899,
p. 45, fig. II, n. 14, cfr. anche 15; Revue Archéologique,
1899, p. 302, fig. 16 e 17; De Gongora y Martinez, Antique-
dades prehistóricas de Andalucia, p. Ili, fig. 139 (Caniles,
tomba a cassa); Revue des Questions scienti fiques, 1893, p. 551,
 
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