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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0068

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123

MONUMENTI PRIMITIVI

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rula (tav. Vili lett. n) assai interessante; essa conserva
infatti il suo architrave e mostra una costruzione ana-
loga a quella propria dei nuraghi, ma meno perfetta,
e costituita di materiale assai più minuto (fig. 75). La
sua soglia, sulla quale è un contadino poco visibile
nello zinco che esibisco, non collima col piano in-

FlG.

terno della torre, ma un primo gradino la sopraeleva
di m. 0,45; a questo poi ne succede un altro verso
1' esterno alto m. 0,70 sul piano della roccia. Siccome
tale posterula doveva servire alle comunicazioni della
torre coli'interno del recinto fortificato del quale la
torre stessa faceva parte, è evidente che in questo punto
il piano coevo alle fortificazioni che descrivo, doveva
corrispondere presso a poco al livello della soglia
esterna della posterula, o esserle di poco più basso;
onde ne deduco che il piano di campagna intorno al
nuraghe, che in origine dovette corrispondere con
quello della sua soglia; quando si costruirono le for-
tificazioni, si abbassò artificialmente o si era già
avvallato naturalmente di circa m. 0,70.

Neil' interno della torre si notano due nicchie assai
grandi, di costruzione del tutto diversa da quelle così
comuni nelle celle dei nuraghi, come può dedursi dal
semplice esame della fig. 76, presa dal punto segnato
in pianta colla lettera a; in pianta sono inoltre se-
gnate cinque nicchie, alcuna delle quali potè peraltro

ocbieri).

formarsi naturalmente colla caduta di qualche masso
del basamento interno ; finalmente cinque feritoie assai
larghe all' interno e ristrette verso 1' esterno, furono
aperte nello spessore dei muri, a scopo certamente di-
fensivo. Quelle della parete a destra di chi entra, sono
sufficientemente alte per permettere l'uso delle armi
ad un uomo in piedi (fig. 77) ('); ma quelle a sini-
stra sono assai basse ed un uomo potrebbe giovarsene
a malapena stando in ginocchio.

Al giorno d'oggi questa torre è isolata, ma è
chiaro che tale isolamento si deve alla distruzione

(') La fotografia si prese dal punto segnato in pianta
(Tav. Vili) colla lettera /J.
 
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