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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Editor]
Monumenti antichi — 11.1901

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Pinza, Giovanni: Monumenti primitivi della Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0069
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125

DELLA SARDEGNA

126

della cortina che doveva collegarla colle altre opere
simili ed evidentemente coeve, le quali circondano
il nuraghe e sono disegnate in rosso nella tav. Vili
annessa a questo lavoro.

Verso oriente gli scavi si sono limitati a mettere e
lasciare a nudo le fondazioni del nuraghe, compromet-

Fig. 77. —

tendone così senza scopo la sua stabilità ; l'esame della
pianta dimostra probabile che quivi esistesse un' altra
torre; più a settentrione si ritrovò in fatti una cor-
tina r r, la quale poi piega ad angolo retto in un punto
ove è un'altra torre (tav.Vili lettp), meglio conservata
di quella già descritta. Anche in questa la volta è
crollata ; ma è probabile fosse costituita dalla rastre-
mazione stessa delle pareti. L'unica sua porta, della
quale esibisco la veduta (fig. 78), si apre verso l'in-
terno del recinto, ed otto feritoie simili a quello
già notate ne attraversano lo spessore dei muri e
dovettero servire alla difesa dell'angolo ed al fian-
cheggiamento delle adiacenti cortine. Di queste, che
sono segnate in pianta colla lettera r, quella che guarda

il nord-ovest è assai grossa e munita di feritoie, ad
un certo punto però piega ad angolo, e quindi, ridotta
di spessore, riprende la prima sua direzione e si ad-
dossa al margine interno di una terza torre a, donde,
piegando ancora, raggiunge le fondazioni e la cortina
del nuraghe. L'ultima torre alla quale ho accennato

. Vochieri).

non si distingue dalla penultima che pel maggior nu-
mero di feritoie, e per una sorgente che scaturisce dalla
roccia sotto il muro che guarda all' esterno ed è se-
gnata in pianta colla lettera q.

È evidente lo scopo difensivo di tali opere ; incerto
è invece quello dell' area ellittica cinta da muro
segnata in pianta colla lettera o. Le pareti che la
recingono si conservano ovunque per l'altezza di pochi
decimetri, meno verso oriente, ove, non lungi da due
grandi lastroni quivi caduti, il muro in questione è
distrutto. L'ingresso doveva essere in s. Vicino ad esso,
ma all' esterno, si ritrovò un vaso rozzo capovolto ed
al disotto delle ceneri non analizzate; altre ceneri,
carboni in grande abbondanza e qualche coccio, oltre

Nicchia e feritoie della torre a Sud del Nuraghe Losa (fot
 
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