127
MONUMENTI PRIMITIVI
128
ad altri avanzi insignificanti, si ritrovarono pure entro
l'area ellittica, onde crede il Nissardi che servisse
quale ustrino; opinione questa alla quale non posso
certo sottoscrivere, quantunque le pessime condizioni
in cui si ritrovò tale costruzione, mi impediscano di
proporre alcuna seria ipotesi sulla sua originaria de-
stinazione. Aggiungo inoltre che la sua stessa contem-
coperchio intagliato pur esso in pietra. Disgraziata-
mente erano tutti vuoti, onde nulla sappiamo sull'epoca
in cui furono scavati; l'essersi ritrovati immediata-
mente al difuori della cinta esterna, lascerebbe sup-
porre che fossero ad essa coevi, ma l'assenza di scavi
estesi all' interno del recinto, non ci permette di
escludere che possano in seguito anche quivi rinvenirsi ;
Fig. 78. — Veduta della torre costruita a nord del Nuraghe Losa (fot. Vochieri).
poraneità alle vicine fortificazioni, benché probabile,
non è certa; notandosi qualche diversità nella sua co-
struzione.
Al di fuori di queste difese che chiameremo in-
terne, esiste un' altra cinta eretta pur essa come sembra
a scopo difensivo, della quale non restano che deboli
tracce ed il cui andamento è disegnato nella tav. VII
lettera d ; solo è possibile affermare che l'angolo meri-
dionale era afforzato da una torre circolare analoga a
quelle del recinto interno (tav. VII e) ; ma non è pos-
sibile decidere se fosse provvista di feritoie.
Fuori del recinto esterno verso mezzogiorno si ritro-
varono alcuni sepolcri incavati nella roccia (tav.VII e);
essi consistono in fosse rettangolari assai piccole, desti-
nate a ricevere dei cadaveri combusti ; sulla superficie
della roccia intorno alla fossa è ricavato un leggero
risalto, che doveva penetrare in un incastro praticato nel
non sappiamo quindi se queste sepolture siano coeve
al nuraghe o alle posteriori fortificazioni. Certo esse
sono identiche ad alcune sotto tumulo scoperte nelle
vicinanze di Cannona in Spagna ('), le quali appar-
tengono al periodo d'arte orientale, ed erano desti-
nate, a contenere dei cadaveri cremati; è possibile
quindi che al medesimo periodo risalgano anche i se-
polcri scavati a Losa, benché ciò non si possa affer-
mare, non essendosi rinvenuto nulla entro di essi.
Notiamo intanto che anche vicino ad altri nuraghi
si scoprirono delle sepolture; a Geremeas ad esem-
pio alcune di ignota forma sembra che restituis-
sero cadaveri umati, vasi rozzi e strumenti di ossi-
diana (2). Il Lamarmora poi parla di un altro sepolcro
C1) Rev. archéol, 1899, p. 241, fig. 41.
(2) Spano, Memoria sopra l'antico oppido di Geremeas, p. 7.
MONUMENTI PRIMITIVI
128
ad altri avanzi insignificanti, si ritrovarono pure entro
l'area ellittica, onde crede il Nissardi che servisse
quale ustrino; opinione questa alla quale non posso
certo sottoscrivere, quantunque le pessime condizioni
in cui si ritrovò tale costruzione, mi impediscano di
proporre alcuna seria ipotesi sulla sua originaria de-
stinazione. Aggiungo inoltre che la sua stessa contem-
coperchio intagliato pur esso in pietra. Disgraziata-
mente erano tutti vuoti, onde nulla sappiamo sull'epoca
in cui furono scavati; l'essersi ritrovati immediata-
mente al difuori della cinta esterna, lascerebbe sup-
porre che fossero ad essa coevi, ma l'assenza di scavi
estesi all' interno del recinto, non ci permette di
escludere che possano in seguito anche quivi rinvenirsi ;
Fig. 78. — Veduta della torre costruita a nord del Nuraghe Losa (fot. Vochieri).
poraneità alle vicine fortificazioni, benché probabile,
non è certa; notandosi qualche diversità nella sua co-
struzione.
Al di fuori di queste difese che chiameremo in-
terne, esiste un' altra cinta eretta pur essa come sembra
a scopo difensivo, della quale non restano che deboli
tracce ed il cui andamento è disegnato nella tav. VII
lettera d ; solo è possibile affermare che l'angolo meri-
dionale era afforzato da una torre circolare analoga a
quelle del recinto interno (tav. VII e) ; ma non è pos-
sibile decidere se fosse provvista di feritoie.
Fuori del recinto esterno verso mezzogiorno si ritro-
varono alcuni sepolcri incavati nella roccia (tav.VII e);
essi consistono in fosse rettangolari assai piccole, desti-
nate a ricevere dei cadaveri combusti ; sulla superficie
della roccia intorno alla fossa è ricavato un leggero
risalto, che doveva penetrare in un incastro praticato nel
non sappiamo quindi se queste sepolture siano coeve
al nuraghe o alle posteriori fortificazioni. Certo esse
sono identiche ad alcune sotto tumulo scoperte nelle
vicinanze di Cannona in Spagna ('), le quali appar-
tengono al periodo d'arte orientale, ed erano desti-
nate, a contenere dei cadaveri cremati; è possibile
quindi che al medesimo periodo risalgano anche i se-
polcri scavati a Losa, benché ciò non si possa affer-
mare, non essendosi rinvenuto nulla entro di essi.
Notiamo intanto che anche vicino ad altri nuraghi
si scoprirono delle sepolture; a Geremeas ad esem-
pio alcune di ignota forma sembra che restituis-
sero cadaveri umati, vasi rozzi e strumenti di ossi-
diana (2). Il Lamarmora poi parla di un altro sepolcro
C1) Rev. archéol, 1899, p. 241, fig. 41.
(2) Spano, Memoria sopra l'antico oppido di Geremeas, p. 7.