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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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De Sanctis, Gaetano: Esplorazione archeologica delle provincie occidentali di Creta: topografia e monumenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0162

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311

Ad un'epoca molto più antica ci riporta il fram-
mento di una stela (fig. 11), che pure mi fu mostrata
in Kissamo, ma che proviene da AovGaxég, borgata
presso Mesoghia, dove fu rinvenuta vicino ad una
fonte in una località detta KajxtxQia. Presentemente
si conserva nel Museo della Canea. È di marmo
bianco, e resta soltanto la metà superiore, che è anche
molto consumata nella superfìcie. Ora è alta m. 0,36,

312

Un guerriero che suona la tromba si vede nel fregio
di Gjolbaschi colla scena di battaglia accesa presso le
navi, allo sbarco dei Greci nella Troade ('), ed ivi
stesso nell' episodio dell' inghiottimento di Anfiarao
sotto le mura di Tebe (2). Fa specie anzi di ritrovare
in questo secondo qualche analogia di più : il Zeus se-
duto in sito più elevato ricorda il capitano del no-
stro rilievo, l'Anfiarao più in basso a sinistra collo

ESPLORAZIONE ARCHEOLOGICA

e larga altrettanto. Nei due lati verticali è un mar-
gine rilevato di 12 mm. e largo 45. Vi sono espresse
a bassorilievo tre figure. A destra è un guerriero,
evidentemente un capitano, di alta statura e porta-
mento dignitoso, armato di corazza ed elmo a lunga
criniera; manca dai fianchi in giù e sembra stare
sopra un qualche rialzo abbassando lo sguardo sopra
un soldato, di cui resta solo il busto, e che a lui si
rivolge colla destra protesa, e toccandone colla mano
l'orlo dello scudo; la mano sinistra sembra che egli
tenga al fianco. Nel fondo, tra loro, apparisce la testa
di un uomo con lunga chioma e forse anche con un
berretto, il quale dà fiato ad una tromba. Questa
figura è in rilievo bassissimo e presenta l'occhio ese-
guito di prospetto, le'altre sono più rilevate, ma non di
molto, ed il tutto rivela lo stile attico dello scorcio del
V sec. a C. o dei primissimi tempi del IV.

scudo alzato presso la spalla e rivolto a destra, arieggia
alla figura del soldato, ed il trombettiere, per quanto
non occupi qui lo stesso posto, è un elemento troppo
raro e caratteristico perchè non si debba prendere
nota della sua presenza in ambedue le opere, nelle
quali conserva anche la stessa direzione verso sinistra.
Sono, s'intende, reminiscenze puramente estrinseche e
formali, ma il vederle ricorrere con combinazioni non
troppo dissimili sopra due monumenti diversi fa sup-
porre che non sia puro effetto del caso, ma che vi
sia un nesso dovuto ad un' ispirazione comune (3).

(') Benndorf, Gjolbaschi, tav. IX, A 1, p. 117.

(2) Ibid., tav. XXIV, A4.

(3) Le rappresentanze della Tebaide nel monumento di
Gjolbaschi sono state messe in rapporto colla pittura di Onasia
che faceva riscontro a quella di Polignoto in Platea: Benndorf,
1. e, p. 200.
 
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