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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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De Sanctis, Gaetano: Esplorazione archeologica delle provincie occidentali di Creta: topografia e monumenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0180

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347

ESPLORAZIONE ARCHEOLOGICA

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dionisiaco ed in aspetto analogo (')• Una pittura pom-
peiana (2) offre persino la corrispondenza dell' Erote
che suona le tibie. Soltanto che nel caso nostro non si
può dare per sicura tale denominazione, non essendo
scoperto interamente l'inguine. Ma chiunque sia, la
figura principale ci si mostra come in apoteosi in mezzo
alla festa dell'amore e della vegetazione favorita da
Bacco (3). È una composizione assai animata, pittorica,
evidentemente ispirata a qualche dipinto ellenistico.
Le corrispondenze con pitture di Pompei ne danno la
riprova. L'esecuzione è piuttosto accurata nel gruppo
centrale e neLVErote che sta sulla pantera, più an-
dante nel resto.

Fig. 44.

4. Mano femminile (di Athena?) sostenente un
globo, sul quale restano le vestigia di una figura
(Nike?). Marmo bianco; lavoro andante.

5. Metà circa di una lekane di pietra color rosa,
detta ivi amXivónsxqa, del diametro di m. 0,65 circa
(fig. 44). È un tipo che ritroviamo p. es. a Pompei.
Nell'orlo è un manico piatto orizzontale ornato di
elegante palmetta in rilievo, e ad una certa distanza
da questa una testa di leone di stile libero, sporgente
come nelle grondaie, ma senza che sia perforata nella
bocca. Sotto, nel mezzo, è un disco alquanto rilevato
munito di una sporgenza a guisa di perno per essere
incastrata ad un piedistallo (4).

6. Manico di braciere in terracotta (5) con testa
rilevata di uomo barbato (fig. 45).

(') Cfr. Roscher, Lexikon d. Myth. I, col. 2334 sg. So-
gliano, Pitt. murali, n. 594-6.

(*) Helbig, Wandgem. n. 1372.

(») Cfr. Clarac-Reinach, p. 31 sg., n. 152.

(4) Cfr. pure Myres, ibid. {b).

P) Cfr. Gonze, Jahrb. d. I. V, 1890, p. 118 sgg.; Winter,
ibid. XII, 1897, p. 160 sgg.

7. Altro con maschera appena accennata di uomo.
Nel catalogo di tali arnesi Creta era finora rap-
presentata da un solo frammento.

Fig. 45.

Ricorderò infine un notevole pezzo architettonico
che era rotolato nella parte bassa della pendice presso
la strada da Polyrhenion a Kissamo. È il tamburo supe-
riore (fig. 46) di una colonna dorica a scanalature pro-
fonde tra costole alquanto smussate, col sommo-scapo
munito di collarino in forma di fascia liscia, alta
m. 0,12, superiormente sagomata e terminata da un li-
stello tondo. Incavo discoidale con buco pel perno tanto

Fig. 40.

sopra che sotto. Diametro superiore m. 0,65, inferiore
m. 0,80. È l'unico avanzo architettonico da me ve-
duto di un edifìcio di considerevole grandezza (').

Plialasarna.

Di questa città, che era la più occidentale del-
l' isola, abbiamo scarsissimi cenni degli antichi scrit-
tori; la sua storia ci è quasi del tutto sconosciuta;

(') Myres, ib., p. 183 (e) ricorda anche un piccolo capitello
composito di poros.
 
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