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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 11.1901

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De Sanctis, Gaetano: Esplorazione archeologica delle provincie occidentali di Creta: topografia e monumenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9304#0181

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DELLE PROVINCIE OCCIDENTALI DI CRETA

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nessuna epigrafe finora è uscita di sotterra a rompere
il silenzio che avvolge le sue rovine. Queste si veg-
gono tuttora sopra e attorno al Capo Kutri, un enorme
e ruvido macigno, che si proietta sul mare dalla costa

attacca il promontorio, e la conca di Kissamo, si
direbbe una barriera sorta apposta a separare quel
sito ingrato dal civile consorzio con tutto il resto
dell' isola. Ciononostante ivi sorse e fiorì Phalasarna,

occidentale dell' isola, alla radice della lunga penisola
Concia ('). Le sue pareti esterne cadono a picco sul-
l'acqua, ed anche il lato che l'unisce al resto del-
l'isola è tutto irto di scogli, che ne rendono anche
di qua difficilissimo l'accesso. Una larga fenditura
divide la roccia in due parti, di cui la maggiore e
più prominente formava la vera acropoli, l'altra con-
serva resti meno considerevoli. Si direbbe quasi impos-
sibile che una città abbia potuto esistere sopra quella
rupe, più adatta a nidi di avvoltoi che ad abitazioni
umane, sulla quale non si può ascendere che a grande
fatica e per un unico sentiero, che sovente sparisce
fra i massi taglienti e le folte boscaglie di piante
selvatiche. Anche il dorsale di monti quasi imprati-
cabili, che s'interpone tra l'angusta pianura, cui si

0) V. Bursian, 1. e, p. 553; Pashley, op. cit., II, p. 61 sgg.;
Spratt, op. cit., II, p. 227 sgg. ; Svoronos, op. cit., p. 26S sgg.
e presso i medesimi la restante bibliografia.

Monumenti antichi — Vol. XI.

nè l'aspra schiena di quei monti impedì che attraverso
a loro la vicina Potyrhenion trovasse il suo sbocco
sul mare e facesse Phalasarna porto principale pel suo
traffico. Appunto se dalla natura erano stati frapposti
gravi ostacoli alle comunicazioni dalla parte di terra,
aveva tuttavia Phalasarna aperte davanti a sè le libere
vie del mare ; e nelle molte e varie risorse del mare,
additateci anche dai simboli delle sue monete ('), si
trova la spiegazione della sua esistenza in quel sito.
Testimonianza della lunga durata della città sono,
ancor meglio che i ruderi, le tombe della sua vasta
necropoli, che ora si veggono in gran numero scoper-
chiate e manomesse sopra quella piana desolata ed
incolta, la quale dalle falde dell'acropoli si stende a
sud lungo la marina (v. la pianta alla fig. 47 e le
vedute alla tav. XX-XXI, nn. 1, 3) (2).

(') Svoronos, L c. Cfr. sopra p. 302, nota 1.

(2) La pianta che qui pubblico, è rifatta sopra quella dello

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