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DELLE PROVINCIE OCCIDENTALI DI CRETA
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analogo, nonostante che il sedile non sia bene spia-
nato e i bracciuoli non siano regolarmente tagliati
come in A. E lo stesso dovrà dirsi di un terzo masso
C, un po'più vicino al mare; è squadrato e presenta
nazione analoga a quella del lungo sedile o panca
prossima alla supposta saliua, di cui sopra a p. 359.
Non molto lungi dal trono A spicca in mezzo alla
necropoli una tomba che si eleva a guisa di ara an-
Fig. 63. — Phalasarna. Rovescio del medesimo macigno.
parimenti l'aspetto di un sedile, che sta da sè alla
guisa del trono A e che qui è formato di tre gradini
coi suoi bracciuoli laterali (fig. 64) (!). Una diffe-
renza ad ogni modo vi è tra questo e i troni B e C,
vale a dire, che mentre il primo è rivolto al campo
delle tombe, gli altri due guardano in senso opposto,
cioè verso le latomie. Questa circostanza importa forse
una diversa spiegazione, se non per B che è ancora
abbastanza vicino ad A, almeno pel più distante C,
specialmente se si consideri che ancora un'altra inca-
vatura nella roccia, simile ad un sedile o trono, ve-
desi persino sull' orlo della scogliera proprio sopra il
mare. Spontanea si presenta qui l'idea di una desti-
(') Anche qui si vede un'apertura in basso a destra, che
ricorda la nicchia del trono B.
eh' essa ricavata nel vivo masso e abbastanza bene
conservata, tranne in uno dei fianchi (fig. 65). È a
tre gradini, 1' ultimo dei quali munito di una piccola
gola. 11 piano di sopra è incavato in modo da formare
una cassa rettangolare con un rincasso all' intorno per
ricevere il coperchio che ora manca. Il rincasso è pro-
fondo m. 0,19, largo m. 0,09; la cavità della cassa
è lunga m. 2,40, larga m. 1,02; 1'altezza totale del
monumento è di m. 1,40, la sua lunghezza alla base
di m. 4,33 e la larghezza m. 2,15 circa (l'interra-
mento non permetteva una misurazione precisa).
Dei pezzi architettonici che un tempo sorgevano
sopra le altre tombe pochissimo è sfuggito alla di-
struzione. Degno di nota non vidi altro che due fram-
menti combacianti del frontoncino di un' edicola della
solita pietra arenaria locale, la cui larghezza dovea
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analogo, nonostante che il sedile non sia bene spia-
nato e i bracciuoli non siano regolarmente tagliati
come in A. E lo stesso dovrà dirsi di un terzo masso
C, un po'più vicino al mare; è squadrato e presenta
nazione analoga a quella del lungo sedile o panca
prossima alla supposta saliua, di cui sopra a p. 359.
Non molto lungi dal trono A spicca in mezzo alla
necropoli una tomba che si eleva a guisa di ara an-
Fig. 63. — Phalasarna. Rovescio del medesimo macigno.
parimenti l'aspetto di un sedile, che sta da sè alla
guisa del trono A e che qui è formato di tre gradini
coi suoi bracciuoli laterali (fig. 64) (!). Una diffe-
renza ad ogni modo vi è tra questo e i troni B e C,
vale a dire, che mentre il primo è rivolto al campo
delle tombe, gli altri due guardano in senso opposto,
cioè verso le latomie. Questa circostanza importa forse
una diversa spiegazione, se non per B che è ancora
abbastanza vicino ad A, almeno pel più distante C,
specialmente se si consideri che ancora un'altra inca-
vatura nella roccia, simile ad un sedile o trono, ve-
desi persino sull' orlo della scogliera proprio sopra il
mare. Spontanea si presenta qui l'idea di una desti-
(') Anche qui si vede un'apertura in basso a destra, che
ricorda la nicchia del trono B.
eh' essa ricavata nel vivo masso e abbastanza bene
conservata, tranne in uno dei fianchi (fig. 65). È a
tre gradini, 1' ultimo dei quali munito di una piccola
gola. 11 piano di sopra è incavato in modo da formare
una cassa rettangolare con un rincasso all' intorno per
ricevere il coperchio che ora manca. Il rincasso è pro-
fondo m. 0,19, largo m. 0,09; la cavità della cassa
è lunga m. 2,40, larga m. 1,02; 1'altezza totale del
monumento è di m. 1,40, la sua lunghezza alla base
di m. 4,33 e la larghezza m. 2,15 circa (l'interra-
mento non permetteva una misurazione precisa).
Dei pezzi architettonici che un tempo sorgevano
sopra le altre tombe pochissimo è sfuggito alla di-
struzione. Degno di nota non vidi altro che due fram-
menti combacianti del frontoncino di un' edicola della
solita pietra arenaria locale, la cui larghezza dovea